Re: Fermiamole le pietre



Aderiamo all'appello di Giampiero, anche perchè non è all'insegna della superiorità "civile".
Aderendo a certe giuste campagne per i diritti umani bisogna avere una speciale attenzione nel non cadere nella trappola "civilizzatrice".
Infatti abbiamo avuto una guerra "quasi sia" fatta per il Burqa e non per il controllo del petrolio e per i corridoi di acqua e petrolio e gas.
La guerra non è finita manco per niente, anzi si dice di volerla allargare, e le donne sempre col Burqa stanno.
Anche perchè per togliersi il Burqa:
 1) deve essere una decisone autonoma delle donne, non credo che alle donne piaccia toglieri il Burqa su ordine di chichessia; in questo modo resta il Burqua invisibile ma altretanto reale che copre tutte le donne che non  hanno posizioni di potere;
2) per toglieri il Burqa le donne debbono sentirsi sicure di poter  togliersi il Burqa, insomma non debbono avere paura di togliersi il Burqa, infatti io non mi stupirei se le donne decidessero di mettersi il Burqa pure in occidente per poter prendere una metropolitana o un tram in pace!!!
potrebbero pure decidere, stufe di vedere corpi di donne nude appiccicate ovunque."quasi quasi, invece di "quasi sia" mi metto il Burqa!".
Non vorrei che qui a furia di portare avanti la "civiltà" le donne fossero costrette a tornare in convento per poter accedere alla cultura e allo studio e sottrarsi alla schiavitù casalinga.
 
Fermo restano che la lapidazione non solo contro le donne, ma anche contro gli omosessuali, va combattuta, come va combattuta la pena di morte, l'infibulazione e il controllo delle nascite forzato e inconsapevole, da parte delle vittime, bisogna con altrettanta forza che si dica aderendo a queste campagne, che in nessun caso certe questioni possono diventare alibi per interventi militari.
Per dirla tutta, ora si sono accorti che l'Arabia Saudita e l'Egitto pure, a breve, non sono paesi democratici, paesi che sono sempre stati le sponde privilegiate dell'America, in quanto l'attacco alla zona deve essere a tutto campo, visto che i governi di detti paesi hanno difficoltà a controllare il "malcontento" interno. E visto anche  che l'Arabia Saudita ha ritirato una parte del suo "gruzzolo" investito in America e non è escluso che ritiri pure il resto, dando una accellerata alla crisi economica in America e alla scontata risposta GUERRA per uscire dalla crisi economica.
Giuste ci sembrano le considerazioni di Giampiero sulla condizione femminile, giusto il puntualizzare che in merito alla condizione delle donne, delle donne anomine, quelle che non contano, che non hanno potere. "il più pulito c'ha la rogna", come si usa dire a Roma.
vittoria
L'Avamposto degli Incompatibili
----- Original Message -----
Sent: Tuesday, August 27, 2002 8:17 PM
Subject: Re: Fermiamole le pietre

care amiche di Femmis,
 
ho inviato 1.000 messaggi (500 per indirizzo e-mail per aiutare AMINA, ma credo che i due server degli indirizzi siano andati in tilt, perché dei primi 900 messaggi ben 440 sono tornati indietro rifiutati,
 
comunque domani provvedo ad inviare sempre alti quantitativi a nome dei lettori del mio portale, speriamo servano a qualcosa,
è una cosa indegna,
ecco cosa ho scritto ai destinatari:
 
Non commerciate coi Paesi dalle leggi crudeli

Nel millennio in cui conquisteremo le stelle lapidiamo una donna per un peccato che dimezzerebbe la popolazione italiana del 50%. Alla forza bisogna rispondere con la forza, anche questo è un crimine contro l'Umanità. Come si può uccidere una madre, come si può render orfano un bambino per l'applicazione di una legge assurda ?
Invito tutti coloro che credono nella vita ed aborrono un atto nefando come questo a lanciare il proprio sdegno a mezzo e-mail indirizzata all'ambasciatore della Nigeria in Italia a questi due indirizzi:
nigerian.rome at iol.it
embassy at nigerian.it
Ogni Stato civile di questa Terra dovrebbe fermare ogni scambio commerciale con la Nigeria, isolarla e costringerla a bloccare questo disumano gesto che equivale ad una pena di morte, pena di morte per adulterio.
Vi prego, mi rivolgo ora solo agli adulteri d'Italia, pensare al rimorso che che vi coglierà la prima volta, dopo questo mio messaggio, in cui v'approssimerete in talami altrui privi della necessaria autorizzazione.
Avanti, muovetevi, c'è da salvare la vita di Amina e delle altre che verranno dopo di lei.
Io mi vergogno d'appartenere al genere maschile di questa umanità che non è in grado di porre la donna sul più alto gradino della creazione, perché senza di lei non si rinnova la vita.
Ogni pietra lanciata addosso Amina diverebbe una pietra ideale contro una madre, una sorella, una sposa, una figlia.
Non voltiamoci dall'altra parte, non facciamo finta di nulla e non sentiamoci soltanto fortunati di non essere nati lì, si, proprio nel paese che spero bombarderete con la vostra indignazione telematica.
Io, farò il mio dovere, inviando 1.000 messaggi d'indignazione al giorno a nome dei miei lettori giornalieri.
Ma spero in Voi, avanti tutta.
Giampiero Labbate
Soltanto chi è cancellato può capire i cancellati ed ha il dovere di offrire anche il suo più piccolo aiuto.

giampiero labbate

www.ricordati.com

Lo scrittore cancellato perché non ipocrita


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