Re: Fermiamole le pietre



care amiche di Femmis,
 
ho inviato 1.000 messaggi (500 per indirizzo e-mail per aiutare AMINA, ma credo che i due server degli indirizzi siano andati in tilt, perché dei primi 900 messaggi ben 440 sono tornati indietro rifiutati,
 
comunque domani provvedo ad inviare sempre alti quantitativi a nome dei lettori del mio portale, speriamo servano a qualcosa,
è una cosa indegna,
ecco cosa ho scritto ai destinatari:
 
Non commerciate coi Paesi dalle leggi crudeli

Nel millennio in cui conquisteremo le stelle lapidiamo una donna per un peccato che dimezzerebbe la popolazione italiana del 50%. Alla forza bisogna rispondere con la forza, anche questo è un crimine contro l'Umanità. Come si può uccidere una madre, come si può render orfano un bambino per l'applicazione di una legge assurda ?
Invito tutti coloro che credono nella vita ed aborrono un atto nefando come questo a lanciare il proprio sdegno a mezzo e-mail indirizzata all'ambasciatore della Nigeria in Italia a questi due indirizzi:
nigerian.rome at iol.it
embassy at nigerian.it
Ogni Stato civile di questa Terra dovrebbe fermare ogni scambio commerciale con la Nigeria, isolarla e costringerla a bloccare questo disumano gesto che equivale ad una pena di morte, pena di morte per adulterio.
Vi prego, mi rivolgo ora solo agli adulteri d'Italia, pensare al rimorso che che vi coglierà la prima volta, dopo questo mio messaggio, in cui v'approssimerete in talami altrui privi della necessaria autorizzazione.
Avanti, muovetevi, c'è da salvare la vita di Amina e delle altre che verranno dopo di lei.
Io mi vergogno d'appartenere al genere maschile di questa umanità che non è in grado di porre la donna sul più alto gradino della creazione, perché senza di lei non si rinnova la vita.
Ogni pietra lanciata addosso Amina diverebbe una pietra ideale contro una madre, una sorella, una sposa, una figlia.
Non voltiamoci dall'altra parte, non facciamo finta di nulla e non sentiamoci soltanto fortunati di non essere nati lì, si, proprio nel paese che spero bombarderete con la vostra indignazione telematica.
Io, farò il mio dovere, inviando 1.000 messaggi d'indignazione al giorno a nome dei miei lettori giornalieri.
Ma spero in Voi, avanti tutta.
Giampiero Labbate
Soltanto chi è cancellato può capire i cancellati ed ha il dovere di offrire anche il suo più piccolo aiuto.

giampiero labbate

www.ricordati.com

Lo scrittore cancellato perché non ipocrita


Add this card to your address book