Nuriye Kesbir, donna kurda di religione yezida, non deve essere estradata in Turchia: appello dell' "Associazione per i popoli minacciati"



Circa 2.000 Kurdi provenienti da Olanda e Germania hanno dimostrato sabato
24 agosto alle ore 13.00 all'Aia, contro l'estradizione verso la Turchia
della Kurda e Yezida Nuriye Kesbir. La sig.ra Kesbir è arrivata in Olanda
nel settembre 2001 e ha subito chiesto asilo politico. E' stata arrestata in
seguito alla richiesta di estradizione da parte della Turchia. Su questa
richiesta si pronuncerà un tribunale olandese il 30 agosto. La Yezida è
accusata dalla Turchia di appartenere al partito kurdo PKK. Come
l'Associazione per i popoli minacciati (APM) ha potuto verificare, ci sono
state forte pressioni da parte del governo turco sull'Olanda ancora prima
del processo.
I generali e politici turchi, che sono i principali responsabili per i
40.000 morti del conflitto turco-kurdo, non sono ancora stati giudicati da
nessun tribunale. Nelle carceri turche ci sono migliaia di prigionieri che
in una normale democrazia non sarebbero mai stati condannati. Sembra assurdo
che un regime come quello turco possa pretendere che non si conceda asilo
politico alla sig.ra Kesbir in quanto avrebbe militato in una organizzazione
terroristica. In Turchia non esiste un sistema giudiziario equo. Infatti la
parlamentare kurda Leyla Zana nel 1994 venne condannata a 15 anni di
carcere solo per aver fatto riferimento ai diritti democratici e alle
sofferenze del suo popolo.
Nonostante le recenti riforme adottate dal Parlamento turco, in pochissimi
prigionieri politici saranno rimessi in libertà. Il timore dell'Apm
(Associazione per i popoli minacciati) è che la sig.ra Kesbir all'arrivo in
Turchia venga immediatamente incarcerata. Secondo le indicazioni di Amnesty
International anche nel 2001 nelle carceri turche è stata usata
sistematicamente la tortura e lo stupro: durante il periodo di detenzione
senza alcun contatto con l'esterno, polizia e gendarmeria hanno praticato
nei confronti dei detenuti ogni tipo di violenza sessuale, con elettroshock
a genitali e seni. Nuriye Kesbir non può essere consegnata alla Turchia, in
quanto rischierebbe la vita. Come Kurda e come Yezida è sempre stata
esposta ad una doppia persecuzione. Il 98% degli appartenenti alla minoranza
religiosa yezida in Turchia è dovuta fuggire nei paesi dell'UE e chi rimane
rischia la vita: l'ultimo caso di omicidio è del 12 aprile del 2002, giorno
in cui Seredin e Newroz Sancar, marito e moglie yezidi, sono stati
uccisi a Xaniki Nusaybin. Sul caso di Nuriye Kesbir deve pronunciarsi un
tribunale internazionale: lo stesso tribunale che dovrebbe giudicare
generali e politici turchi per crimini di guerra e persecuzione della
popolazione kurda.