Indonesia: Bush chiede l'abbandono di un processo contro la ESSO



Indonesia: Bush chiede l'abbandono di un processo contro la ESSO
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Il Dipartimento di Stato Americano chiede ad un giudice federale di
abbandonare il processo che vede la ESSO come imputata per i presunti
crimini commessi in Indonesia

Fonte: Human Rights Watch
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI at inwind.it
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7 Agosto 2002 - Il Dipartimento di Stato Americano ha chiesto ad un giudice
federale di abbandonare il processo contro la multinazionale ESSO per la
presunta complicita' nella violazione dei diritti umani in Indonesia.
Secondo Human Rights Watch, questa mossa alza seri dubbi sull'impegno
assunto da Bush per aumentare la responsabilita' delle grandi aziende.

L'accusa, depositata l'11 Giugno 2002 nel distretto della Columbia, sostiene
che l'esercito Indonesiano ha fornito "servizi di protezione" ad una azienda
consociata alla ESSO nella provincia di Aceh dove e' in corso un conflitto,
e che l'esercito Indonesiano ha commesso "genocidio, omocidio, tortura,
crimini contro l'umanita', violenza sessuale e rapimento" mentre forniva
protezione alla multinazionale tra il 1999 e il 2001. L'accusa sostiene,
inoltre, che la ESSO era al corrente degli abusi commessi dall'esercito, ma
non ha fatto nulla per evitarli

Sulla scia degli scandali aziendali che hanno coinvolto la Enron e la
WorldCom, tra le altre, il Presidente Americano Bush ha chiesto "una nuova
etica di responsabilita' personale nel mercato" sostenendo che gli Americani
hanno bisogno di "fiducia nella condotta di tutti i nostri leader
aziendali."

Secondo Human Rights Watch, se l'amministrazione Bush e' seria nel
promuovere l'etica aziendale, non dovrebbe cercare di fermare il processo."
HRW non fa parte del processo e non prende posizione sulle accuse che
riguardano la ESSO in Indonesia, ma e' molto preoccupata per la richiesta
del Dipartimento di Stato di fermare il processo, invece di assumere una
posizione neutra e permettere che la verita' sia accertata.

La ESSO ha respinto tutti i capi di accusa, e accusa la ILRF, cioe'
l'organizzazione che ha avanzato le accuse, di volersi fare pubblicita'. La
multinazionale aveva presentato al giudice la richiesta di sollecitare
l'opinione (non vincolante) del Dipartimento di Stato sulla questione, per
chiedere se il processo potrebbe avere affetti negativi sulla politica
estera degli USA.

Il Dipartimento avrebbe potuto assumere una posizione neutra, invece si e'
schierato con la ESSO chiedendo che il caso venga abbandonato.

Il Dipartimento sostiene che il processo puo' frenare i progressi in tutela
dei diritti umani in Indonesia. Le organizzazioni indonesiane tuttavia
temono che la lettera del Dipartimento legittimera' il rifiuto dell'esercito
Indonesiano di sottoporsi a processi giudiziari, soprattutto se si considera
che recentemente il governo Statunitense ha deciso di riprendere la
cooperazione militare con l'Indonesia.
Human Rights Watch ha duramente criticato la ripresa dell'assistenza
militare all'Indonesia perche' potrebbe ostacolare i tentativi di rafforzare
il controllo civile e giudiziario sull'esercito.

Il Dipartimento di Stato ha anche detto che i potenziali effetti
sull'economia Indonesiana potrebbero danneggiare importanti interessi
americani e potrebbero impedire la cooperazione con le multinazionali
statunitensi.

Due settimane prima che il Dipartimento facesse presenti al giudice le
proprie obiezioni, l'ambasciatore indonesiano a Washington ha scritto una
lettera in cui affermava che il processo potrebbe avere impatti negativi sui
negoziati per la pace nella regione in quanto essi si trovano in una fase
delicata. Tuttavia, le forze di sicurezza indonesiane hanno aumentato le
operazioni militari, hanno proposto le legge marziale, ed hanno arrestato i
negoziatori dei ribelli da quando sono iniziati questi negoziati.