comunicato di lavoro società cambiare rotta



LAVORO SOCIETA'-CAMBIARE ROTTA PARTECIPA AI REFERENDUM SOCIALI PER
ESTENDERE A TUTTI L'ART. 18 E I DIRITTI PREVISTI NELLO STATUTO DEI
LAVORATORI.


Le grandi mobilitazione dei mei scorsi, a partire dalla grande
manifestazione del 23 marzo e dello sciopero generale del 16 aprile, devono
trovare ora  continuità in nuovi momenti di lotta sia a livello locale che
generale.
Il governo e la Confindustria proseguono nella scelta di scontro sui
diversi fronti, con proposte e progetti finalizzati ad attuare una
profonda modifica e rottura dell'assetto sociale, come elaborato nel "libro
bianco". Rispetto all'articolo 18 e in generale alle tutele previste nello
Statuto dei Lavoratori, il Governo prosegue con arrogante decisionismo,
proponendo soluzioni che riducono ancor più i diritti contenuti nello
statuto dei lavoratori, anche per le aziende al sopra dei 15 dipendenti.
Vi è quindi la necessità di proseguire con il forte movimento unitario di
lotta di questi mesi,
attraverso una mobilitazione capace di coniugare la difesa dei diritti sin
qui conquistati, con la domanda proveniente ampi settori del mondo del
lavoro, in particolar modo giovanili, di una maggior estensione delle
garanzie e dei diritti.
Se da un lato è necessario programmare un nuovo calendario di lotte e di
mobilitazioni, dall'altro il Coordinamento nazionale dell'area
programmatica "LavoroSocietà-CambiareRotta" ritiene che vada  anche
sostenuta l'iniziativa messa in campo  da un comitato di cittadini di
promuovere una raccolta di firme che, utilizzando  lo strumento
referendario,  metta in primo piano, nell'agende politica del paese, il
principio dell'universalità del diritto, anche dentro i luoghi di lavoro.
Il referendum costituzionale abrogativo accompagnadolo alla grandi
mobilitazioni, ed allo sviluppo  del conflitto, può essere, in questo caso,
un efficace strumento a sostegno della lotta intrapresa dal mondo del
lavoro e dalla CGIL.
Il Coordinamento nazionale dell'area programmatica
"LavoroSocietà-CambiareRotta", riunito a Roma il 29 maggio, con la propria
autonomia intende quindi partecipare alla campagna referendaria relativa ai
all'estensione dell'articolo 18 contro il licenziamento ingiustificato e
dell articolo 35 dello Statuto dei Lavoratori, che consente il pieno
esercizio dei diritti sindacali.
Il coordinamento considera tale decisione coerente rispetto a quanto
deliberato nel congresso nazionale CGIL e da importanti categorie, sulla
necessità di difendere, allargare le tutele e i diritti. Il raggiungimento
di questi obiettivi congressuali si realizza attraverso molteplici
strumenti tra i quali anche il referendum, che ci offre la possibilità di
una campagna di massa a sostegno delle nostre posizioni contro la
precarizzazione del lavoro e lo sviluppo dei diritti.
Il quesito referendario non risolve i problemi riguardanti larghi settori
del lavoro precario, come ad esempio i contratti a collaborazone coordinata
e continuativa, pensiamo possa avere un importante ruolo propedeutico nel
sottolinearne l'urgenza di dare anche a questi lavoratori e lavoratrici
garanzie e diritti con pari dignità del restante mondo del lavoro.
Il Coordinamento nazionale dell'area programmatica
"LavoroSocietà-CambiareRotta",  decide inoltre di impegnarsi anche alla
promozione, entra i mese di giugno,  di inizitative proprie, in tutte le
regioni ed in tutte le realtà locali,  di  confronto, in particolar modo
con il mondo sindacale e politico, per illustrare le nostre analisi e
proposte.
Il Coordinamento nazionale dell'area programmatica
"LavoroSocietà-CambiareRotta" incontrerà nei prossimi giorni il comitato
promotore del refenrendum al fine di concordare le modalità di lavoro
comune per raggiungere l'obiettivo delle firme necessarie alla validazione
del referendum.