INFORMAZIONI VARIE Notizia numero:202



Vogliono fermare le lotte

		La Federazione Nazionale delle Rappresentanze Sindacali di
Base condanna senza appello l'omicidio del professor Marco Biagi,
collaboratore del Ministro del Welfare Maroni, avvenuto ieri sera a Bologna
ed esprime le proprie condoglianze alla moglie e ai figli


		Questo omicidio è avvenuto nel momento in cui milioni di
lavoratori riassumevano il conflitto come strumento di regolazione
democratica dei propri interessi rilanciando il movimento dei lavoratori di
fronte al proseguire dell'attacco ai diritti e alle tutele del mondo del
lavoro. La singolare coincidenza del recente ritiro della scorta alla
vittima, il suo essere figura non pubblica e quindi poco conosciuta, le
recentissime note del SISDE che "acutamente" prevedevano nuovi atti
terroristici verso "personalità... maggiormente impegnate nelle riforme
economico-sociali...con ruoli chiave di tecnici e consulenti", dicono che,
come avvenuto tragicamente negli anni passati, non si possa escludere che
dietro questo omicidio ci siano quelle stesse forze occulte che hanno
imperversato per anni nel nostro Paese da Piazza Fontana in poi. L'analogia
con quanto accaduto a Milano nel '69 è impressionante e deve far
riflettere. Con puntualità anche questa volta si è ucciso per fermare le
lotte in corso, per favorire oggettivamente il capitale rispetto al lavoro,
per cercare di rendere inutili le battaglie di questi mesi. L'immediata
scomposta reazione del presidente del Consiglio e di quello di
Confindustria, che hanno immediatamente cercato di attribuire alla
"campagna di odio" di questi mesi la responsabilità oggettiva
dell'omicidio, è già la dimostrazione della determinazione del Governo e
dei padroni di utilizzare l'omicidio del Professor Biagi per accelerare i
processi di destrutturazione del mondo del lavoro, intimidendo pesantemente
quanti non intendano arretrare dalla strenua difesa dei diritti e delle
tutele del mondo del lavoro. La Federazione Nazionale RdB, nell'invitare
tutte le proprie strutture alla massima vigilanza per respingere ogni
provocazione, proclama per oggi 20 marzo 2 ORE DI SCIOPERO NAZIONALE a fine
di ogni turno di lavoro contro l' omicidio del professor Biagi, per
difendere le ragioni del movimento dei lavoratori, contro la campagna di
strumentalizzazione tesa a fermare le lotte in corso contro le scelte di
trasformazione sociale.

Roma - 20/3/2002

Paolo Leonardi

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