APPELLO DEL S.IN.COBAS A SINDACALISMO DI BASE



S.in.COBAS
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APPELLO A TUTTO IL SINDACALISMO DI BASE E AUTORGANIZZATO:
NON BUTTIAMO IL 15 FEBBRAIO
FACCIOMOLO VIVERE IL 5 APRILE E IL 23 MARZO

Lo sciopero generale del 15 febbraio scorso, proclamato unitariamente dall'
insieme del sindacalismo di base e autorganizzato e sostenuto dal
Coordinamento delle RSU, ha messo in campo l'alternativa alla concertazione
e permesso di tenere aperta la strada che la revoca dello sciopero da parte
delle organizzazioni confederali del pubblico impiego intendeva chiudere;
quella della lotta senza "se" e senza "ma" contro il violento attacco di
Governo e Confindustria.

L'Assemblea nazionale del movimento dei social forum, tenutasi a Bologna il
2 e 3 marzo, ha valorizzato lo sciopero dei sindacati di base, raccogliendo
il suo contenuto. Su questa base è stato deciso a largo consenso di
organizzare la presenza del movimento sia nel corteo del 23 marzo, che nello
sciopero generale del 5 aprile, indetti dalla Cgil. Ci sarà dunque una
presenza caratterizzata del movimento e delle sue parole d'ordine, dal no
alla guerra alla lotta alla legge razzista Bossi-Fini, ma anche dall'
esplicitazione del "no alla concertazione".

Il S.in.COBAS valuta positivamente la condivisione dei contenuti del 15
febbraio e ritiene che questo fatto permetta di fare dei passi avanti.

Il S.in.COBAS aveva proposto già il 21 febbraio scorso che il sindacalismo
di base proclamasse unitariamente lo sciopero generale nella giornata del 5
aprile, perché oggi è necessario unificare i lavoratori nella lotta, ma
anche costruire un altro punto di vista, antiliberista e anticoncertativo.

Il 15 febbraio non va buttato, deve continuare, anzi va fatto vivere ora!

Per questo proponiamo di nuovo che il sindacalismo di base faccia vivere
unitariamente la piattaforma antiliberista e anticoncertativa, proclamando
lo sciopero generale il 5 aprile prossimo. Ma proponiamo anche di
raccogliere il fatto nuovo dell'assemblea bolognese e, quindi, di sostenere
la presenza caratterizzata del movimento antiliberista il 23 marzo prossimo
a Roma.

Le date del 5 aprile e del 23 marzo non le abbiamo decise noi. La rottura
con la disastrosa concertazione non c'è stata da parte della Cgil, come
dimostrato quotidianamente nei luoghi di lavoro e come confermano il
protocollo d'intesa del pubblico impiego ed il contratto nazionale dei
chimici. Ma oggi sono molti i lavoratori e i delegati che condividono con
noi la volontà di costruire una uscita dal basso e da sinistra dalla
concertazione. E la condivide anche il movimento antiliberista.

Il 5 aprile e il 23 marzo sono un'occasione di generalizzazione della lotta
e un'occasione per far vivere il 15 febbraio, a partire dalle parole d'
ordine dell'estensione dei diritti, in particolare delle tutele dell'art.18
a tutte le aziende, a prescindere dalla loro dimensione e delle forme
contrattuali, e della conquista del reddito sociale. Un'occasione per
iniziare a ricomporre i soggetti del lavoro e del non lavoro che i padroni
vogliono dividere. Cogliamola.

Segreteria nazionale S.in.COBAS

Milano, 4 marzo 2002