RadioOndaRossa ad Officina 99



Vogliono chiudere Radio Onda Rossa, la voce romana di Radio Gap, hanno
attaccato Indymedia...

Vogliono colpire la libertà d'informazione ed il movimento noglobal.

I conti di Genova sono ancora aperti, e quello della comunicazione è uno
dei terreni di conflitto più duro. Da Seattle in poi, il movimento ha vinto
le sue battaglie con e nei media, e questo soprattutto grazie alla presenza
capillare di reti di informazione indipendente, che hanno saputo incidere
anche sulla comunicazione dei mass media. E' stato grazie al mediattivismo
di radio, videomaker, giornalisti, fotografi, che esistono i documenti di
ciò che centinaia di migliaia di manifestanti hanno visto con i propri
occhi a Napoli e a Genova: l'espansione del movimento, la repressione
poliziesca.

Anche per questo la violenza delle forze dell'ordine nelle piazze ha
tutt'altro che risparmiato i giornalisti, e l'attacco all'informazione
indipendente continua oggi in altre forme.
Dopo l'assalto al Media Center a Genova, dopo le perquisizioni ad alcuni
attivisti di indymedia, dopo la minaccia di Gasparri di chiudere Radio onda
Rossa, voce romana di Radio Gap ed emittente libera da 25 anni, il 20
febbraio i carabinieri hanno fatto irruzione in spazi individuati come sedi
di Indymedia a Taranto, Bologna, Firenze e Torino. Dicono di cercare
materiale audio e video su Genova, materiale disponibile on line da luglio,
e che il movimento ha tutto l'interesse a rendere pubblico.

In realtà è una minaccia, una ritorsione, un segnale preciso. L'ultimo di
una lunga serie, viste le dichiarazioni di Scajola. A questo segnale va
data una risposta forte. Facciamo appello a tutti i cittadini e a tutti gli
organi di informazione perche' non sottovalutino la gravita' dei fatti e si
facciano carico di vigilare su cio' che sta accadendo in questo paese, ed
invitiamo tutti al dibattito pubblico che si terrà ad Officina 99 sabato 23
marzo alle ore 18.00 in occasione della presentazione del libro di Radio
Gap "Le parole di Genova".

RETE NOGLOBAL


Sabato 23 febbraio alle ore 17.30, presso il C.S.O.A. Officina 99 (via
gianturco 101)
Presentazione del libro di Radio GAP "Le parole di Genova. Idee e proposte
dal movimento" a cura di A. Ginori.
Segue dibattito con A.Ginori, Radio GAP, Radio Onda Rossa, Indymedia,
Candida TV

Ore 21:30
SUPERVIDEO >>>G8
Candida TV, 2001

A seguire
Live set : ARGENTINA ARDE
Esperienze retino acustica
CANDIDA/NTSC + DT5"


InfoAut - Agenzia di comunicAzione -
Calata Trinità Maggiore 15 Napoli
tel/fax 081.5522399
ska at ecn.org
http://www.ecn.org/ska
http://www.noglobal.org
**********************************

NOTA: Radio Gap e' un network di sette radio comunitarie e di un'agenzia d
informazione su Internet: Radio Onda d'Urto (Brescia e Milano), Radio
Fujiko, Radio Citta' 103 e Radio K Centrale (Bologna), Radio Onda Rossa
(Roma), Radio Ciroma (Cosenza), Agenzia Amisnet (Roma). Radio Gap comincia a
trasmettere a Genova, nella scuola Diaz, sede del Media Center del Genoa
Social Forum. Durante la settimana dal 16 al 22 luglio 2001 e' stata ripresa
da numerose emittenti europee, su Internet ha avuto 1,5 milioni di contatti.
Il lavoro di documentazione dei Forum, le radiocronache dalle
manifestazioni, l'irruzione della polizia negli studi della radio alla
scuola Diaz, hanno fatto di Radio Gap la voce del movimento . Da allora,
Radio Gap ha continuato a seguire tutti gli appuntamenti del movimento e si
propone di costruire una rete di radio libere in Italia.
Le parole di Genova" è il libro di Radio Gap che raccoglie gli atti del
Forum intitolato "Un altro mondo e'possibile", svoltosi a Genova dal 16 al
21 luglio 2001. Dal Brasile alla Nigeria, dall'India al Canada, sono state
portate a Genova denunce, testimonianze, proposte. Un manifesto della
societa' civile scandito in otto parole. Globalita', Diritti, Pace,
Poverta', Terra, Democrazia, Popoli, Lotta. La radiocronaca delle
manifestazioni, il corteo dei migranti, gli scontri di piazza, l'irruzione
della polizia nella scuola Diaz, e' documentata nel cd audio allegato: un
popolo in movimento fotografato dall'instancabile testimone Tano D'Amico.