Lettura scenica sulla Palestina "Mia terra, patria mia", dalla serie: Per non dimenticare



Gentili signori,
Vi scrivo per informarvi che la Compagnia teatrale ITINERARIA ha allestito
una nuova lettura scenica, già annunciata nella serie "Per non dimenticare",
sul tema del calvario del popolo palestinese nella prosa e nei versi dei
suoi scrittori.
Sarà la sede dell'Associazione a tenere a battesimo questa nuova proposta la
sera di giovedì 31 gennaio alle ore 21 a Cologno Monzese in via Goldoni n.
18. Siete tutti invitati.
Fabrizio De Giovanni/Associazione ITINERARIA
www.itineraria.it

Giovedì 31 gennaio 2002
"MIA TERRA PATRIA MIA" il calvario del popolo palestinese nella prosa e nei
versi dei suoi scrittori,
di Roberto Carusi, con Lorella De Luca e Fabrizio De Giovanni.
Ingresso libero segue rinfresco.
E' necessario prenotare rispondendo a questa mail o telefonando allo
02.2538451 o al 335.8393331.
Informazioni su come raggiungerci al sito
http://www.itineraria.it/sede_map.htm .

Una lettura scenica di ITINERARIA
"MIA TERRA PATRIA MIA"
LE VOCI DI UNO STILLICIDIO
Va in scena il 31 gennaio, alle ore 21, nella Bottega di ITINERARIA (a
Cologno Monzese, in via Goldoni 18)  MIA TERRA PATRIA MIA: versi e prose di
autori palestinesi, interpretati da Lorella De Luca e Fabrizio De Giovanni
per la regia di Roberto Carusi, con la collaborazione di Emiliano Viscardi e
Maria Chiara Di Marco per l'allestimento scenico e di Gabriele Vianello per
le luci e i suoni.
MIA TERRA PATRIA MIA è un recital a due voci, che l'Associazione Culturale e
Teatrale ITINERARIA propone - nella sua serie di letture sceniche "per non
dimenticare" - come testimonianza in prima persona delle sofferte vicende
del popolo palestinese. Non a caso la richiesta di approfondire
drammaturgicamente un tema tanto tragico e attuale è venuta dalla Rete Radiè
Resch, che da quasi quarant'anni lavora per la coscientizzazione e la
solidarietà nei confronti dei Palestinesi. L'originalità della proposta sta
nel fatto che a illuminare gli aspetti salienti di questa tragedia del
nostro tempo sono tutti testi - ora in prosa, ora in poesia - di autori essi
stessi palestinesi (tra gli altri Bsyso, Darwish, Kanafani, Giabra). I
brani - senza nulla togliere alla loro qualità artistica - possono
identificarsi con quella letteratura "di necessità" che caratterizza molte
popolazioni tuttora oppresse nel mondo contemporaneo.
Quali raccordi tra le varie "tessere" del mosaico - oltre al CD del
complesso musicale palestinese Mustafa Al Kurd Group - sono state scelte
citazioni dalle Tesi dell'Associazione Gush Shalom (nella versione delle
Donne in nero) e da "Collage palestinese" (diario di un viaggio della Rete
Radiè Resch in Palestina).
Ettore Masina (fondatore della Rete Radiè Resch) ha concesso l'utilizzazione
di una sua testimonianza in apertura del recital.
Adele Manzi ha fornito indicazioni bibliografiche a proposito del repertorio
selezionato per il montaggio.
L'ingresso allo spettacolo è libero. Dato il numero limitato dei posti, è
consigliabile prenotare (02/2538451 - 335.8393331).