libertà per Ahmad Saadat!




Libertà per Ahmad Saadat e per tutti i rivoluzionari palestinesi!

Nella notte di ieri, martedi 15 gennaio, le forze di sicurezza dell’Autorita’
Palestinese hanno arrestato il segretario Generale del Fronte Popolare per
la Liberazione della Palestina, Ahmad Saadat.
Arafat e la sua cricca, obbedendo supinamente alle direttive che vengono da
Tel Aviv e Washington, hanno dimostrato ulteriormente, con questo arresto,
la propria estraneita’ alla Resistenza popolare e armata palestinese contro
l’occupazione sionista, il disinteresse per le condizioni di vita a cui e’
ridotto il popolo palestinese e la totale accondiscendenza ai diktat
imperialisti. Invece di difendere e sostenere in tutti i modi la sacrosanta
Resistenza palestinese e l’Intifada, la burocrazia corrotta che costituisce
l’ANP si prodiga nel tentare di fermare la lotta dei palestinesi, perché sa
che il trionfo dell’Intifada spazzerà via, assieme all’occupazione
israeliana, anche l’attuale potere clientelare e servile fondato sul denaro
elargito dai paesi imperialisti per mantenere la “pace” tra i palestinesi,
ossia per soffocarne le giuste aspirazioni e la lotta.
Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, come le altre
componenti della Resistenza che non accettano di piegare la testa, è da mesi
sottoposto alla repressione incrociata dello stato sionista e dei
collaborazionisti dell’ANP, a causa della coerenza e della determinazione
con cui porta avanti l’Intifada e la Resistenza contro l’occupazione. L’
eliminazione del ministro sio-nazista Zeevi, fatta a novembre da una brigata
combattente del FPLP, è solo il punto più alto raggiunto dalle azioni di
questa colonna portante della Resistenza Palestinese, ed è solo il pretesto
dietro cui si cela questo arresto. Il guaio di Arafat e dei suoi è che le
aspirazioni del popolo palestinese non possono essere barattate con qualche
spicciolo per pochi burocrati; una nuova generazione di dirigenti, tra i
quali Saadat, forgiatisi nella prima e nell’attuale Intifada e radicati
profondamente nella società palestinese, è venuta alla ribalta e mette in
crisi gli equilibri di potere ricavati dalla vecchia leadership dell’OLP
solo grazie alla continua genuflessione di fronte ai diktat sionisti e
imperialisti.
Il popolo e la Resistenza palestinese hanno già mostrato la propria capacità
di mantenere unito il fronte di lotta ed evitare di regalare al nemico una
situazione in cui i conflitti interni possano far dimenticare chi è, in
questo momento, il nemico principale. Non così ha fatto l’ANP, arrestando in
questi mesi militanti di Hamas, del FPLP, della Jihad e di tutte le
componenti indicate da Washington e da Tel Aviv come “terroriste”; agli
assassini perpetrati dall’esercito sionista, alle distruzioni di case, di
campi, ai blocchi delle città palestinesi ha risposto intimando alla
popolazione di “stare buoni”, reprimendo poi chi esercitava il legittimo
diritto all’autodifesa e alla guerra di liberazione.
Il popolo palestinese non accetterà che Ahmad Saadat, così come tutti coloro
che combattono per la liberazione della propria terra, venga tenuto in
carcere o, peggio, consegnato agli aguzzini israeliani. Il popolo
palestinese, come sta già dimostrando in queste ore manifestando nelle
piazze e come, più in generale, ha dimostrato in 50 anni di lotta contro la
presenza sionista, continuerà la sua inarrestabile lotta per una Palestina
libera, democratica e progressista.


Libertà per Ahmad Saadat!
Libertà per tutti i prigionieri Palestinesi!
Sosteniamo l’Intifada popolare e la Resistenza palestinese
contro l’occupazione sionista e l’imperialismo!


Comitato per la Pace e la Solidarietà fra i popoli
16 gennaio 2002

bollettino at tiscali.it


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