Comunicato sulla chiusura di Thad-der



UIKI - Onlus
Ufficio d'Informazione del Kurdistan in Italia


UN AUGURIO PER IL NUOVO ANNO!

Anche quest'anno, appena cominciato, si prospetta all'insegna delle
violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Sarà anche
questo un anno di tortura, sofferenze e spargimenti di sangue. Contro
questo ci dobbiamo impegnare e mobilitare.

Noi come ufficio vogliamo fin da adesso richiamare tutti gli organismi, le
persone pacifiste, democratiche, non violente, umaniste a prendere
posizione e lottare insieme al nostro popolo e alla società civile di
Turchia contro ogni violazione, tortura adoperandosi per il dialogo, la
democrazia, la convivenza, la fratellanza e la pace.

Vi alleghiamo il comunicato stampa di protesta, che è stato divulgato in
Turchia, contro la chiusura e i sigilli imposti alla sede di Diyarbakir di
THAD-DER, l'Associazione dei familiari dei prigionieri.



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Comunicato Stampa
Violazioni della libertà di associazione
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Secondo le disposizioni che lo Stato di Emergenza prevede è stata commessa
un'altra violazione della libertà di associazione. L'Associazione delle
famiglie dei prigionieri di Diyarbakir (THAD-DER) è stata perquisita dalla
polizia e dalla Gendarmeria (articolo 4 della disposizione del Consiglio di
Sicurezza dello Stato) senza che siano state rilevate prove di reato.
Nonostante che non ci sia stata nessuna violazione della legge, il 30
dicembre 2001 una stanza usata dai membri dell'associazione è stata
sigillata, azione giustificata con il fatto che "in essa viene offerto del
tè ai membri che si recano all'associazione e viene usata come luogo di
incontro". Mentre la legittimità della decisione veniva discussa, lo stesso
giorno, a mezzanotte, THAD-DER  è stata chiusa per tre mesi e le porte
dell'associazione sono state sigillate secondo la Legge 2935, che dispone
lo Stato d'Emergenza, articolo 11/1, per decisione del Governatore
provinciale di Diyarbakir. Adesso c'è il timore che altre associazioni e
organizzazioni della società civile vengano chiuse nella stessa arbitraria
maniera.
La legge sullo Stato d'Emergenza e il Decreto 285 non sono stati seguiti
secondo le norme previste, né come indicato nell'Art. 125 della
Costituzione. Chiunque dovrebbe essere d'accordo che questa situazione è
un'inaccettabile violazione dei principi posti dallo "stato di diritto". Un
reclamo è anche stato sottoposto all'attenzione del Presidente della
Repubblica, del Primo Ministro, del Ministro degli Interni, del Ministro
della Giustizia, del Ministro per i diritti umani e del Presidente della
Commissione d'inchiesta sui diritti umani della Grande Assemblea Nazionale
Turca. L'Associazione dei familiari dei prigionieri di Diyarbakir
(THAD-DER), come dichiara nel suo statuto,  si propone di cercare di
favorire la solidarietà fra le famiglie dei prigionieri, migliorare la
salute, la nutrizione, le attività sportive e la salute mentale dei
detenuti e di innalzare le condizioni degli stessi a standard più alti.  I
membri dell'associazione sono, in maggioranza, parenti di prigionieri che
stanno scontando delle pene.
La relazione fra il funzionamento della società civile e la democrazia è
indubbia. Nella cultura democratica contemporanea, le organizzazioni della
società civile costituiscono la base della democrazia. Tali organizzazioni
agiscono nella salvaguardia dei cittadini rispetto alle autorità. In realtà
quello che dovrebbe succedere è che ad organizzazioni come THAD-DER sia
dato un forte ruolo per l'eliminazione dei problemi che i prigionieri
affrontano, migliorare il dialogo e accrescerne la tutela. La chiusura di
THAD-DER contraddice grandemente le responsabilità dichiarate dalla Turchia
e gli obblighi che gli gravano dall'essere candidato membro all'UE e al suo
programma di riforma della nazione.
Noi, rappresentanti delle organizzazioni della società civile, le cui firme
seguono, chiediamo che si ritiri la disposizione che prevede la chiusura di
THAD-DER. Si tratta di un atto che viola il diritto d'associazione e che
non ha fondamento giuridico. Inoltre, chiediamo che sia posta fine
all'amministrazione sotto Stato d'Emergenza. Chiediamo che venga abolito lo
Stato d'Emergenza, che limita i diritti e le libertà fondamentali.
Ci auguriamo di aver posto in allerta i rappresentanti eletti nella regione
e i membri del 57° governo così come l'opinione pubblica democratica sulle
violazioni dei diritti d'associazione. Chiediamo che la disposizione di
chiusura venga immediatamente ritirata.
Vi ringraziamo per l'attenzione.

Mustafa OZER, Ali ONCU, Necdet IPEKYUZ (LAWYERS ASSOC. President) (Tes-Is
Nl Branch Presdident) (Physicians ASSOC. President); Osman BAYDEMIR, Bahri
KARHAN, Vecihi AYDOGAN, Hayrettin ALTUN  (IHD Branch Pres.) (MO. Br. Pres.)
(B.T.S Br. Pres.) (Education-Union Br. Pres.); Zulkuf KARATEKIN, Hasan
ADSIZ M., Emin GULER, Mehmet KAYA (IMO Br. Pres.) (Tr. Or. Kam. Union.
Pres.) (News-Union Pres.) (Tum-Bel Union Pres.); Mesut EROGLU, Medeni
TUTSI, Ersin TURK, Arif AKKAYA (BES Br. Pres.) (Yap-Yol Union Pres.) (ESM
Br. Pres.) (Tek. Gi. Is. 1NL Br. Pres.); Cemal DOGRUL, Kemal AKGUL, Vezir
PERISAN, Halil OZTOPALAN  (T. Gida-Is Br. Pres.) (Tes-Is 2 Nl. Br. Pres.)
(Municipal-Work (Is) Br. Pres,) (Yol-Is 1 Nl. Br. Pres.); Zulkuf CANTURK,
Bahri KARAKOC, Haci YIGIT, Sedat TALAY (Health-Work Br. Pres.) (Harb-Is Br.
Pres.) (DISK Gen-Is Blg. Tem. ) (GOC-DER Br. Pres.); Abdullah AKENGIN,
Mehmet KAYA, Fahrettin CALAN, Selahattin ELCI (THAD-DER Pres.) (CHD Br.
Pres.) (Jeoloji Muh. Od Pres.) (Har ve Kad. Muh. Od. Pres.); Semih OKTAY,
Tarik ODEN, (Mechanical Eng. (Muh) Rooms (Od). Pres.) (Electrical Eng.
Rooms Pres.); Kemal BULUS, Muhittin TUTKUN (Environmental Eng. Rooms Pres.)
(Agricultural Eng. Rooms Pres.).