CAMPAGNA DONNE AFGHANE



WOMENforWOMEN
donne contro i fondamentalismi


CAMPAGNA PER I DIRITTI CIVILI E POLITICI DELLE DONNE AFGHANE



La lotta per i nostri diritti e la nostra democrazia passa oggi per
l'appoggio e il sostegno alla lotta delle donne afghane.

Per anni, le loro  associazioni, e RAWA in particolare, hanno fornito
documenti, prove, testimonianze ed analisi sulla situazione
dell'Afghanistan . Insieme alle donne democratiche algerine, iraniane,
egiziane, sono state per tutti la principale fonte di informazione sugli
effetti devastanti dei fondamentalismi e sulle responsabilità degli USA e
dell'Occidente nell'aver costruito, finanziato e legittimato regimi fondati
sulla violazione dei diritti delle donne, ignorando o sopprimendo qualsiasi
movimento di opposizione democratico. 

Le donne afghane sono state e sono in prima linea nella resistenza contro
i   regimi del terrore istaurati prima dai Muhajeddin della Alleanza del
Nord e poi dai Talebani. Per  anni si sono battute per un progetto di
società laico e democratico, sfidando a rischio della vita le norme che
negano loro il diritto di essere persone. Sappiamo, e i rapporti ONU lo
documentano, che sia in Afghanistan che nei campi profughi ci sono
associazioni e reti di donne che contano migliaia di adesioni, e che
conducono scuole clandestine, forniscono assistenza medica, organizzano
corsi di alfabetizzazione per le donne, portano avanti progetti  di
microeconomia. In una popolazione femminile sofferente per gravi problemi
depressivi , le statistiche parlano di percentuali che rasentano il 98%,
hanno mantenuto viva la consapevolezza dei diritti e la speranza di un
cambiamento.  Di fronte alla distruzione sistematica di ogni espressione di
società civile operata dal regime dei Talibani, hanno continuato a
costruire la possibilità di un futuro.

Oggi,  le associazioni delle donne che operano in Afghanistan e in Pakistan
condannano la guerra degli Usa e dei loro alleati, che non fa che aggravare
le già disperate condizioni di milioni di civili e in particolare delle
donne che ora sono ancora più esposte alla miseria, alle violenze, agli
abusi, alla morte. E dichiarano che la lotta contro il regime terroristico
dei Talibani non passa per i bombardamenti  ma per il sostegno ai diritti
delle donne e alla resistenza del popolo afghano.

Nel frattempo, le manovre diplomatiche per delineare il futuro assetto
politico dell'Afghanistan sono già in corso , e si parla di un 
coinvolgimento nel tavolo dei negoziati della Alleanza del Nord e
addirittura dei Talebani "moderati". Il tavolo delle trattattive
pretenderebbe di rappresentare tutte le componenti della popolazione. Ma il
discorso si svolge solo tra uomini. La rappresentanza delle donne non è
nemmeno menzionata.
Esse evidentemente sono viste solo come vittime del regime fondamentalista
o come uno dei lamentabili "danni collaterali" prodotti dalla guerra degli
USA, mai come soggetti politici.

Le firmatarie e i firmatari di questa campagna appoggiano le donne afghane
nella loro richiesta di partecipare a pieno titolo e a tutti i livelli nei
processi politici che interessano e  interesseranno il paese. Affermiamo
con forza che non esiste diritto internazionale se non sono tutelati i
diritti delle donne, e che nessuna soluzione politica può considerarsi
legittima se non ottiene il consenso e la partecipazione diretta delle donne

Chiediamo che le associazioni di donne operanti sul territorio siano
chiamate a far parte con pieni diritti del tavolo dei negoziati politici
per definire l' assetto futuro del governo in Afghanistan, ma anche che
esse siano considerate come un interlocutore fondamentale e come  partner
attivo dagli organismi internazionali,  sia nella gestione degli aiuti
umanitari  per fronteggiare l'emergenza attuale, sia nei processi di
ricostruzione del paese.

Richiamandoci al rapporto ONU dello "Special Rapporteur sulla violenza 
contro le donne, le sue cause e conseguenze" , Mrs Radhika Coomaraswamy, 
in missione in Afghanistan e Pakistan nel 1999, chiediamo inoltre 

- Che qualsiasi governo futuro in Afghanistan debba impegnarsi in prima
istanza ad abolire tutte le misure discriminatorie nei confronti delle
donne e a garantire la loro piena partecipazione nella vita civile,
culturale, politica, economica e sociale.
- Che gli organismi  internazionali coinvolti negli aiuti umanitari e nella
ricostruzione assumano come primo e imprescindibile obiettivo l'empowerment
delle donne afghane e che utilizzino, dove è possibile, le donne stesse nei
loro progetti
- che i governi si impegnino a concedere l'asilo e lo statuto formale di
rifugiate politiche a tutte le donne vittime dei regimi fondamentalisti che
violano sistematicamente i loro diritti umani e mettono a repentaglio la
loro sicurezza e la loro vita.



Invitiamo tutte le associazioni delle donne e le altre associazioni , i
partiti,   i sindacati che  si battono per la democrazia e la difesa dei
diritti umani a
sottoscrivere questa  campagna,  a far pressione sugli organismi
governativi perchè si impegnino formalmente ad accettare e promuovere le
sue richieste,  e a promuovere iniziative di informazione e di sostegno
alle associazioni delle donne afghane, perché il sostegno alla loro lotta
diventi l'obiettivo di una grande mobilitazione internazionale  per i
diritti umani e civili.


Associazione Testarda
Associazione Casa della Donna di Pisa
Con il sostegno di Mujeres en Red

Per firmare andare a
http://www.petitiononline.com/AFGWOMEN/
Le adesioni di associazioni e enti vanno mandate a: testarda at dada.it

Se non desiderate comunicare il vostro indirizzo mail in un sistema
automatico di  registrazione, potete aderire direttamente mandando un mail
a testarda at dada.it , specificando il vostro nome, cognome, città e paese,
e, se volete, professione e associazione o organismo di appartenenza.