04/12 Non è stata la prima aggressione nazista, facciamo in modo che sia l'ultima



Con preghiera di pubblicazione/diffusione

Bologna Social Forum
(http://www.contropiani2000.org/bsf)


Bologna, 04/12/01
Comunicato stampa sull'aggressione razzista di un gruppo di neonazisti
accaduta a margine della Marcia della dignità del 1/12.


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Non è stata la prima aggressione nazista, facciamo in modo che sia l'ultima
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/aggressione_fascista.htm
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Sabato migliaia di cittadini hanno vissuto ed attraversato la Marcia della
Dignità, ponendo al centro della città ciò che la giunta Guazzaloca e
l'Assessore Pannuti vogliono tenere oscurato nelle periferie dimenticate e
nei ghetti dell'esclusione.
Migranti e italiani, comunità dei Centri di Prima Accoglienza ed
associazioni della società civile del Bologna Social Forum, disobbedienti
insieme a PRC e Verdi hanno saputo essere moltitudine in marcia per
riconquistare i diritti negati.
Questa rete sociale in cammino ci pare indicare un possibile percorso per
ripensare la cittadinanza, coniugando bisogni e nuovi desideri nella
costruzione di un altro glocale migliore e sempre più necessario.
A margine di questo straordinario evento squadre di razzisti hanno
premeditatamente organizzato e attuato aggressioni contro cittadini che
pacificamente rientravano nelle loro case, agendo vergognosamente
indisturbati.
Non è prima volta che neonazisti organizzati compiono raid razzisti nei
nostri territori e sembrano muoversi con una tranquillità impressionate e
certi dell'impunità tanto da scegliere ripetutamente le stesse vie per
queste vigliacche imboscate. Di fronte a tutto questo, in maniera inaudita,
nella seduta del 03/12 del consiglio comunale, la maggioranza di Guazzaloca
ha bocciato anche la proposta di discutere una pur minima mozione di
solidarietà ai migranti e alle vittime di questo infame gesto.
Consideriamo tutto questo intollerabile e vi proponiamo di accompagnarci a
svelare le sedi nascoste del pensiero razzista, la cui esistenza è ignorata
dagli stessi coinquilini dei condomini in cui si trovano, denunciandole
agli abitanti dei quartieri ed alla società.


Martedì 4 Ore 17.30
Porta Santo Stefano
Sveliamo le sedi dei razzisti, chiudiamo l'indifferenza!


Vi comunichiamo inoltre l'apertura di un'inchiesta sui fatti di via
Volturno, condotta direttamente da noi ed in stretta collaborazione con la
difesa dei cittadini aggrediti che ieri mattina abbiamo accompagnato in
Questura per sporgere la relativa denuncia.
Anche perché, se non ora quando?

Bologna Social Forum





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Solidarietà da parte del centro di accoglienza "Saif" dell'Arcoveggio
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/aggressione_fascista_saif.htm
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L'assemblea degli immigrati del centro Arcoveggio tenutasi ieri domenica 2
dicembre intende esprimere la propria solidarietà ai ragazzi aggrediti dai
nazi a margine della manifestazione per la dignità di sabato scorso.
Come immigrati, infatti, ci sentiamo doppiamente vicini a loro perché
vittime di un'aggressione a sfondo razzista e perché colpiti per aver
partecipato ad una manifestazione a favore degli immigrati.
Un grazie a loro e a tutti i militanti che sono scesi in piazza al nostro
fianco sabato.
L'aggressione nazista rende evidente come anche a Bologna il clima politico
stia diventando sempre più barbaro e la società sempre più malata.
Occasioni di solidarietà e di lotta comune, come la manifestazione di
sabato scorso, sono sempre più necessarie per cercare di curarla.
Vi siamo vicini.
Per il centro di accoglienza "Saif" dell'Arcoveggio
Mohamed Rafia Boukhbiza





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La manifestazione dei migranti del 1.12.01 e l'aggressione nazista.
http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/aggressione_fascista_dimit.htm
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La manifestazione degli immigrati e del Bologna Social forum del 1.12.2001
è stata numerosa e rappresentativa delle presenze e delle nazionalità degli
immigrati e dei profughi nel bolognese. E' stata una manifestazione libera
dove anche l'espressione religiosa si è incontrata con la rivendicazione
politica. E' stata pacifica. E' stata colorata ed espressiva. E' stata uno
dei rari momenti in cui individui, comunità/gruppi di stranieri e di
italiani hanno manifestato e rivendicato diritti e condizioni di vita
migliori, mettendo in atto modi di comunicazioni originali e autentici
rispecchianti le proprie culture e amalgamati nella cultura, sindacale e
non solo, locale. Una manifestazione dove si è esercitata l'unica
possibilità di manifestare pensiero e dissenso da stranieri/estranei, dove
il bisogno di manifestare e di dire le cose che ci interessano si è
identificato con il: "mi comunico ergo mi manifesto". Una risposta/
proposta al mancato interloquire pluriennale con le istituzioni e le
politiche sociali. E' stata una manifestazione divertente e leggera per
rispondere alla pesantezza della quotidianità e alla pesantezza del / dei
futuri incerti. Abbiamo parlato, gridato, discusso, ci siamo divertiti. E
anche con il divertimento abbiamo voluto comunicare di più, dialogare e
aprirci ancora ad un pubblico di strada attento e osservante. Abbiamo
cercato attenzione e dialogo. E sono queste le due questioni più importanti
che hanno creato, forse per paura, tensione ed aggressioni. Dall'attenzione
alla tensione. A manifestazione conclusa un gruppo nazi colpisce due volte:
una in via Volturno e l'altra in piazza dell'Unità. I nazi chiedono: la
manifestazione è finita? Come a dire non siete più in tanti, colorati ed
espressivi, adesso siete soli, senza la vostra moltitudine e noi possiamo
disporre di voi come ci pare. Vi violentiamo, vi rendiamo vittime, vi
correggiamo fisicamente.
I nazi chiedono: vi siete divertiti? E' la attrazione e la simpatia
suscitata fra la gente che non va perdonata. Lo straniero deve rimanere uno
straniero e l'italiano un italiano, ogni mescolanza è una contaminazione
pericolosissima. 100% italiano, 100% noi e nessun altro, uniformati e
apologetici di razze e culture da laboratorio, con la nostalgia da ghetto.
I nazi picchiano tre giovani italiani, il più grande ha 21 anni, il loro
reato quello di avere partecipato alla manifestazione degli immigrati. I
nazi hanno capito che l'integrazione non è solo a senso unico ma investe le
culture e le persone autoctone. La "integrabilità" degli stranieri,
santificata dalla chiesa locale, diventa la misura per tutti i cittadini e
l'errore di chi agli stranieri si avvicina è doppio e ancor più pericoloso.
Come il dialogo, perché modifica i contesti e non solo la singola persona
oppure una sola categoria di persone, perché l'espressione condivisa "degli
altri", l'interloquire, è la forza nella debolezza degli immigrati e dei
profughi. Questa forza apre i percorsi comuni, partecipati e praticati da
noi e dagli italiani, e gli italiani che si lasciano influenzare, "che si
lasciano andare", diventano traditori da cancellare, umiliandoli.
I nazi picchiano in via Volturno. Una delle strade della "Uno Bianca", una
via simbolica del centro di Bologna che ci fa ricordare crimini compiuti e
ricatti appesi allora come adesso sulla città, costruiti sull'obbligo del
senso unico, sulla necessità di far fallire ogni tentativo di accoglienza e
di apertura, specialmente se rivolto ai possibili nuovi cittadini.
La cronaca delle aggressioni naziste copre nei giornali quella della
manifestazione dei migranti, anche gli annunci della manifestazione con
tanto di conferenza stampa presso un Centro di prima ed eterna accoglienza,
trova spazi ridotti e sincopici. Informare e soprattutto orientare
l'opinione pubblica diventa sempre più difficile.
Una delle strade da praticare è lo spazio pubblico "l'agorà" del Bologna
Social Forum, cerchiamo di praticare e creare dialoghi al di là degli
interessi partitici e/o bottegai rivendicando solidarietà con:
- la costruzione di una accoglienza, rivolta all'immigrazione e alla
  profuganza, strutturata all'integrazione e alla mobilità sociale dei nuovi
  cittadini;
- il superamento della clandestinazione degli immigrati e dei profughi
  prodotta dalle politiche sicuritarie e dagli interventi distorti,
  repressivi ed assistenzialistici delle istituzioni;

Praticando:
- la descrizione dell'esistente, informando e producendo informazione in
  modo che si conosca le situazioni estreme e i meccanismi che le creano.
  Nessuno può dire che non sapeva;
- la costruzione di linee di resistenza per recuperare dignità e umanità,
  per cercare di superare i circuiti di violenza intenzionale, quotidiana e
  programmata;
- la ricerca di prospettive dell'immigrazione e della profuganza,
  riconoscendo ai nuovi arrivati (singoli o famiglie che siano) i percorsi di
  integrazione sociale, il diritto alla piena cittadinanza e il diritto al
  voto amministrativo.


Dimitris Argiropoulos Bologna Social Forum







Prossimi appuntamenti del Bologna Social Forum.
Mercoledì 5 Dicembre
- presso il TPO di Via Lenin, 3. Ore 21. riunione del GRUPPO SCUOLA E
   FORMAZIONE DEL BOLOGNA SOCIAL FORUM
  info: Gianluca nof1391 at iperbole.bologna.it
        Alvin le13409 at iperbole.bologna.it
- presso il TPO di Via Lenin, 3. Ore 21. riunione del gruppo tematico
  sul lavoro. Analisi e discussione dei risultati del questionario sulla
  composizione sociale degli aderenti al BSF.
  Info: francotux at libero.it



In evidenza: Il digiuno per una "finanziaria di pace" continua !
             http://www.contropiani2000.org/bsf/cs/sciopero_della_fame.htm




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Tutta la documentazione sul "Bologna Social Forum" si trova
all'indirizzo: http://www.contropiani2000.org/bsf
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==> NOVITA': E' stata aperta una Newsletter del Bologna Social Forum dove
chiunque può iscriversi per ricevere solo notizie e comunicati stampa su
iniziative e prese di posizione. Ci si può iscrivere:
- attraverso apposita form dal sito Contropiani - Bologna Social Forum
  http://www.contropiani2000.org
- all'indirizzo della lista
  http://it.groups.yahoo.com/group/bsf-info

Rimane, comunque, la lista Noocse per il dibattito
http://it.egroups.com/group/noocse-bo/


==> NOVITA': Ordine del giorno partecipativo !!
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    Proponi all'assemblea del BSF un argomento in discussione