Sulla morte ed il morire: Celentano ci azzecca.



Gentili presenti in Lista,

per conoscenza, riportiamo un comunicato diffuso
dal Laboratorio Eudemonia, in Teramo, ai media nelle scorse ore:



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Spettabile Redazione,

in merito all'intervento di Adriano Celentano sull'espianto degli organi, reso quasi coatto da uno Stato burocratico ed insensibire perfino su temi che toccano le corde più vibranti dell'etica e della morale, vorremmo renderle nota la campagna di sensibilizzazione messa in atto dal nostro Laboratorio di ricerca sociale, già da due anni impegnato in tale questione.

Ricordiamo qui brevemente che:

- innnanzitutto gli organi vengono espiantati in persone che di fatto non sono ancora cadaveri, bensì morenti.

- la attuale strumentazione scientifica, pur con tutti i suoi progressi, è tutto sommato ancora piuttosto elementare ed i suoi rilievi piuttosto approssimativi. Non solo: dobbiamo soprattutto rammentare che una strumentazione di rilevamento, in qualsiasi settore della scienza operi, può limitarsi a mostrare solo delle variabili relative a fenomeni e sostanze che ci sono già note. Nessuna strumentazione potrà, nè oggi nè mai, anche in un lontano futuro, fornirci indicazioni che possano essere anche lontamente definibili qualificate su fenomeni e sostanze a noi fino a quel momento sconosciute. Questo per dire che noi esseri umani non abbiamo già scoperto tutto quello che c'è da scoprire e, consci di questo, di fronte a tali decisioni bisogna esser ben più cauti di coloro che hanno votato quella squallida legge.

- donando la vita ad un altro essere vivente si mette a repentaglio una fase importante della nostra stessa esistenza. Il nostro morire, poichè ineluttabile ed irripetibile, dovrebbe essere un processo vissuto in piena coscienza e pace, perfino goduto, se possibile, in tutti suoi passaggi e sfumature, anche attraverso la elementare coscienza diffusa delle singole cellule rimaste in vita, non soltanto tramite l'intellettualità cerebrale. Non è un caso che molti sapienti di ieri e di oggi sono andati e vanno incontro alla morte con lo stesso spirito di ricerca, con lo stesso amore del mistero, con lo stesso inesauribile desiderio di capire, che hanno caratterizzato il loro modo di essere in vita.

Il campo delle ragioni contro questa abominevole legge è ben più vasto di quanto ci sia qui concesso esporre, e rinviamo all'indirizzo:

http://www.hyperlinker.com/eulab/imbs.htm

chi volesse approfondire l'argomento e volesse usufrire della webliografia da noi raccolta sull'arte del morire.

Con viva cordialità,

Danilo D'Antonio

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LABORATORIO di Ricerca Sociale EUDEMONIA
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