(Fwd) CS 18-2001 - Pena di Morte



Segnalo che il sottoscritto (moderatore della lista) sara' off-line dal 25 aprile 
all'11 maggio; se qualcuno riceve i comunicati di AI e puo' postarli al mio 
posto gliene sarei molto grato.
Un abbraccio
Olivier

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From:           	"Amnesty International" <press at amnesty.it>
To:             	stampa at amnesty.it
Date sent:      	Mon, 23 Apr 2001 15:04:58 +0000
Subject:        	CS 18-2001 - Pena di Morte
Send reply to:  	"Amnesty International" <press at amnesty.it>

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TANTI 'NO' ALLA PENA DI MORTE
Dichiarazione di Amnesty International sull'articolo di Franco Cangini
sul Quotidiano Nazionale

Eravamo pressoche' certi che qualcuno avrebbe colto l'occasione
dell'ennesimo sciagurato fatto di sangue contro un minore per tornare
a sostenere l'uso della pena di morte. Questa volta e' toccato a 
Franco Cangini, che - ritenendo di interpretare il "sentimento della 
gente comune" - urla tre 'si'' alla pena di morte. 

Eppure tra la gente comune ci siamo anche noi, soci e volontari di 
Amnesty International e di fronte a crimini cosi' terribili 
continuiamo a dire molti 'no', alla pena di morte. E non perche' alle 
violazioni dei diritti umani ci abbiamo fatto il callo, anche se 
purtroppo ci tocca leggere di massacri di bambini tutti i giorni in 
tutto il mondo. Anzi, crediamo di essere un po' piu' sensibili di chi 
di questi fatti di sangue sente parlare solo qualche volta. 

Contrariamente a quanto forse puo' pensare Cangini, noi come alle 
altre associazioni che lottano contro la pena di morte quali la 
Comunita' di Sant'Egidio o Nessuno Tocchi Caino - che rappresentano 
anch'esse svariate decine di migliaia di cittadini -facciamo parte 
'del popolo' e conosciamo sia emozioni sia ragione. Proviamo emozioni 
di affetto ed empatia, per le vittime e per i loro parenti, vorremmo 
essere loro vicini. Proviamo rabbia nei confronti di un assassino che 
e' stato capaci di accanirsi conto una piccola bambina. Ma proviamo 
anche disgusto all'idea di uno stato che si trasforma in assassino, 
perche' incapace di dare altre risposte. La violenza va combattuta 
rinforzando la giustizia, non applicando la vendetta.

Daniele Scaglione
Presidente della Sezione Italiana
di Amnesty International
Ufficio Stampa 
Amnesty International

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