[ACEA #228] Difendiamo le minoranze



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Comunicato n. 228 del 13-5-00

Difendiamo le minoranze

La già insoddisfacente tutela delle minoranze in Austria sarà ulteriormente
indebolita se si dovesse realizzare la cancellazione dell'articolo 19 della
Legge Fondamentale dello Stato austriaco, che quel Governo (composto dai
popolari di Schüssel - ÖVP, e dai nazional-liberali di Haider - FP) mira a
sostituire con una "norma programmatica sui gruppi linguistici". Infatti,
mentre il vigente articolo 19 della Legge Fondamentale austriaca prevede la
tutela e la promozione attiva delle minoranze, la "norma programmatica"
proposta dal Cancelliere federale Wolfgang Schüssel (che suonerebbe così:
"La repubblica riconosce i propri gruppi etnici e la loro molteplicità
linguistica e culturale sviluppatasi storicamente") è una semplice
proclamazione senza alcuna conseguenza vincolante sul piano giuridico, né
dal punto di vista della tutela, né da quello della promozione. 
L'articolo 19 della Legge Fondamentale, risalente all'anno 1867, è l'unico
articolo riguardante la questione delle minoranze che l'Austria ha lasciato
immodificato; un articolo che supera le disposizioni dell'era democratica
riguardanti le minoranze. L'articolo 19 è l'unica disposizione che nella
Legge Fondamentale austriaca che descrive le minoranze come soggetti che
abbisognano di tutela e che possono rivendicarla. 
L'Associazione per i Popoli minacciati - Sudtirolo si associa alle critiche
del Centro austriaco dei gruppi etnici (Österreichisches
Volksgruppenzentrum), che vede nella progettata "norma programmatica" un
duro colpo alla già insufficiente tutela giuridica delle minoranze in
Austria. Una disposizione altisonante, ma priva di contenuti giuridicamente
vincolanti; buona soltanto ad acquietare l'opinione pubblica dell'Unione
Europea nei confronti del Governo austriaco. L'intenzione è deplorevole
anche perché a 46 anni dal Trattato di Stato del 15 maggio 1955 non v'è
ancora nessuna prova del fatto che verrà mantenuta la tutela delle minoranze
prevista dall'articolo 7. 
Al momento dell'assunzione in carica, il Governo federale austriaco aveva
dichiarato la propria intenzione di assolvere completamente al proprio
obbligo costituzionale di tutela delle minoranze, ed aveva quindi
riconosciuto che i precedenti Governi non avevano preso tale obbligo sul serio. 
Con la progettata abrogazione dell'art. 19 della Legge Fondamentale questa
dichiarazione risulta evidentemente priva di significato. Secondo l'accordo
di coalizione, infatti, i due partiti di governo vogliono portare il livello
della tutela delle minoranze in Austria, attualmente lacunosa, a quello
attualmente in vigore in Carinzia. Ma la Carinzia non può proprio essere
considerata un modello di tutela delle minoranze, come provato anche dal
numero in costante calo delle persone parlanti la lingua slovena. 
A 46 anni dal Trattato di Stato l'Austria deve finirla con la politica
dell'annichilimento demografico delle minoranze, portata avanti o tollerata
fino ad oggi da importanti partiti. I Croati dell'Austria Inferiore sono già
scomparsi, ed ora è seriamente in pericolo soprattutto la consistenza di
Croati e Magiari del Burgenland
(Fonte AceA)




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