(Fwd) cs58-2000



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Date sent:      	Thu, 18 May 2000 11:17:57 +0000
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ISRAELE: IL GOVERNO DEVE FERMARE LA TRATTA 
DELLE SCHIAVE DEL SESSO

Amnesty International lancia oggi un nuovo rapporto in cui denuncia 
la tratta di donne dai paesi dell'ex Unione Sovietica in Israele. 
Molte ragazze vengono attirate con la prospettiva di facili guadagni 
e poi costrette a prostituirsi. Chiuse in appartamenti simili a 
prigioni, subiscono violenze di ogni genere e vengono vendute tra i 
clan anche per decine di migliaia di dollari.

Nel 1998 la Commissione ONU per i Diritti Umani ha espresso 
rammarico perche' "le donne condotte in Israele per fini di 
prostituzione non sono protette come vittime ma rischiano di pagare 
con l'espulsione la loro presenza illegale nel paese". Le autorita' 
non accertano mai se la donna espulsa rischia violazioni dei diritti 
umani nel proprio paese, in palese violazione degli obblighi assunti 
con l'adesione alla Convenzione sui Rifugiati. 

Capita anche che molte ragazze sfuggite al controllo degli sfruttatori 
siano arrestate allo scopo di farle collaborare nelle indagini. Il 
risultato e' che per paura di subire altri abusi, le donne 
preferiscono quasi sempre tacere.

Amnesty International  chiede al governo israeliano di collaborare 
con i paesi dell'ex Urss per fermare questo ignobile commercio. E' 
inoltre necessaria una strategia  tra potere esecutivo, legislativo e 
giudiziario per difendere e non punire le vittime della tratta. 
FINE DEL COMUNICATO 

Roma, 18 maggio 2000  
Ufficio Stampa 
Amnesty International

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