a proposito dell'avv. Lusi



Per favore come nessuno non vuole aiutarci mandate almeno tramite internet
questa lettera di testimonianza e che tutti si rendono conto della verita
e incapacita di un personaggio delegato da comune che sta rovinando
la esistenza di un popolo.


Lusi = Hitler

Ultimi anni a Roma si stanno succedendo strane manovre di razzismo
che ci fa ricordare anni quaranta (seconda guerra mondiale).
Quando Hitler ordino che tutti gli ebrei e zingari dovevano sparire
dalla faccia della terra. Dopo quasi sessanta anni storia si sta ripetendo
cambiando soltanto nome del protagonista. Fallimento delle politiche
sociali
di comune di Roma, fanno si che sindaco Rutelli doveva trovare soluzioni
per spazzare via un popolo senza guardare in faccia nessuno.

Per svolgere questo lavoro ha scelto persona più adatta secondo lui,
Avv. Luigi Lusi che e una (non) persona senza scrupoli e senza coscienza,
che svolge la sua tirannia in modo che pure Gestapo mu puo' invidiare
per la efficacia delle azioni razziste contro mio popolo.

Il suo lavoro comprende le deportazioni di un popolo che ha solo una colpa,
cioe' di essere zingari, ma perche' Avv. Lusi non prende certificati
di nascita e se sa leggere potra' vedere che quasi i tutti bambini
che hanno meno di diciotto anni sono nati in Italia.

Credo che una citta' come Roma e un paese "democratico" come Italia
non dovrebbero permettere personaggi come sindaco Rutelli e Luigi Lusi
di circolare liberi per le strade perche' sono ladri.
Spendere una marea di soldi dei contribuenti Italiani per fare deportazioni,
al posto di spendere questi soldi per le cure mediche
di tutti quelli bambini che soffrono di bronchite polmonare, meningite
perche' in Roma ci sono mille bambini che soffrono questo male.

Per incapacita' di svolgere il suo lavoro credo che sarebbe meglio
che Avv. Lusi va a casa sua, perché non ha capito nulla su di noi,
credo pure che tempi di (non) dialogo e' finito e che
si deve scendere in piazza per difendere unica cosa
a quale ci tengono tutti: la libertà di esistere.

Goran