CPT Ponte Galeria: lettera a Francesco Rutelli



Lettera aperta ai consiglieri comunali di Roma

Il sindaco di Roma disponga la chiusura
del campo di concentramento di Ponte Galeria
in cui sono iniquamente reclusi immigrati innocenti
ed in cui già un uomo ha perso la vita

Egregi signori,
ci pare che il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, sia stato recentemente
eletto al Parlamento Europeo anche grazie a chi ha votato la sua lista per
poter esprimere una preferenza per Tahar Ben Jelloun, il grande scrittore
autore de Il razzismo spiegato a mia figlia.
Ebbene, il sindaco di Roma incredibilmente tollera che nel territorio del
suo Comune esista una struttura segregativa che è la quintessenza del
razzismo: il "centro di permanenza temporanea" di Ponte Galeria.

I "centri di permanenza temporanea" in cui vengono reclusi gli immigrati
cosiddetti "clandestini" sono a tutti gli effetti in termini tecnici dei
campi di concentramento, strutture fuori della legalità democratica, in cui
la dignità giuridica della persona umana è cancellata.
I "centri di permanenza temporanea" sono strutture incostituzionali,
incompatibili con lo stato di diritto e la democrazia: in essi vengono
precipitate e private della libertà persone che non hanno commesso reati ed
alle quali è di fatto negato finanche il diritto ad un processo.
I "centri di permanenza temporanea" sono strutture assassine: in essi, e
segnatamente in quello di Trapani ed in quello di Roma, delle persone
innocenti hanno trovato una morte assurda ed atroce.

Occorre ripristinare la legalità costituzionale e il rispetto dei diritti umani.
Occorre abolire i "centri di permanenza temporanea".
Occorre che gli enti locali, le autorità sanitarie, i soggetti istituzionali
preposti alla difesa dei diritti, della legalità, dell'incolumità delle
persone sul territorio, si adoperino per metter fine a tale scandalo, dal
momento che il Parlamento, il governo, il Presidente della Repubblica e la
Corte Costituzionale ancora non hanno sentito il dovere di intervenire in
merito in difesa della legge fondamentale dello stato italiano, in difesa
della civiltà giuridica, dello stato di diritto, della democrazia.

Il sindaco di Roma, quale massima autorità sanitaria locale nel territorio
del Comune amministrato, può e deve mettere i sigilli a quella struttura
sita in Roma, a Ponte Galeria, in cui una persona ha già perso la vita. Può
e deve deciderne la chiusura immediata.
A tal fine lo scorso mese abbiamo già indirizzato una lettera aperta al
sindaco senza ricevere fin qui risposta alcuna.

Ci rivolgiamo adesso a voi, confidando nella vostra umana sensibilità e
nell'impegno che, come rappresentanti di un'istituzione democratica,
sicuramente sentite a far valere i diritti umani e la legalità
costituzionale: vi chiediamo di sollecitare il sindaco ad intervenire nella
pienezza dei suoi poteri per chiudere immediatamente il campo di
concentramento di Ponte Galeria ed affermare l'indisponibilità della vostra
città ad ospitare una struttura antigiuridica ed incostituzionale, una
struttura barbara e assassina.
Distinti saluti,

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 12 marzo 2000

Mittente: Peppe Sini, str. S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532


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Sandro e Roberta Ercoli
Via C.P. La Fontaine 69
01100 Viterbo
tel. 0761 290037