R: Re: R: Del mangiar carne



Grazie per questo intervento che condivido e da parte mia lo ritengo 
un'ottima conclusione della discussione...
Emanuele De Gasperis

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Messaggio originale----
Da: rss.rbrt at gmail.com
Data: 20/01/2012 16.12

A: <consumocritico at peacelink.it>
Ogg: Re: R: Del mangiar carne

E poi 
dicono che i vegetariani diventano naturalmente meno aggressivi.
Io ho 
deciso di non mangiare più carne ai tempi degli omogeneizzati e
tra 
forzature e non l'ho portato avanti per molto tempo assieme ai
problemi 
di peso, l'ultima volta che ripresi diventai praticamente
anemica e non 
mi reggevo sulle gambe e decisi di ricominciare a
mangiare carne 
definitivamente perchè il mio corpo richiedeva quel
tipo di nutrienti. 
Mi ritengo un'animalista, non sfegatata, ma faccio
del mio meglio e 
credo che il punto non sia mangiare carne o meno.
L'uomo - in generale 
- nasce come onnivoro, ma la sua specifica
evoluzione alimentare dalle 
origini è stata legata ai gruppi sanguigni
...e sarà facile notare che 
chi trae un beneficio immediato dal
divenire vegetariano/vegano è 
spesso chi è legato ad un gruppo A, il B
ci si abitua col tempo, mentre 
il gruppo 0 ne risente (e questo
dev'essere affiancato certamente a 
molti altri fattori sulla qualità
quotidiana che ho concesso alla mia 
vita). Come potete vedere "si vive
benissimo senza carne" non è 
un'affermazione del tutto vera o falsa ma
piuttosto di una veridicità 
non univoca. Io credo che più che
privarsene del tutto tutti quanti una 
vera soluzione possa consistere
nell'intervenire sulle modalità di 
allevamento e di macellazione,
ritornare un po' indietro, "decrescere" 
e boicottare quella grande
distribuzione che ci fa arrivare la carne 
nel piatto utilizzando una
filiera degli orrori. Comprare la carne dal 
piccolo negoziante che ha
il terreno là vicino e gli permette prima una 
vita dignitosa senza lo
spettro continuo della macellazione con 
siringate d'antibiotici e
schifezze nella mangiatoia e batterie.  E 
cercare di consumare carne
ragionevolmente, nei limiti del bisogno e 
non lasciarne nel piatto o
farla scadere in frigo per vanificare un 
sacrificio. Mi viene in mente
una frase:

“Questa gente (Aborigeni) 
crede che tutto sul pianeta esista per una
ragione precisa, uno scopo. 
Nulla è casuale, privo di senso o
sbagliato. Ci sono solo equivoci o 
misteri non ancora svelati
dall’uomo mortale. Lo scopo del regno 
vegetale è nutrire gli animali e
gli uomini, consolidare il terreno, 
accrescere la bellezza e mantenere
l’equilibrio nell’atmosfera. Mi 
venne detto che le piante e gli alberi
cantano silenziosamente per noi 
umani e che tutto ciò che chiedono in
cambio è di cantare per loro. 
Immediatamente, la mia mente scientifica
tradusse questa credenza nello 
scambio anidride carbonica ossigeno…
…Quando sulla strada compariva un 
serpente, non c'era da dubitare che
fosse lì allo scopo di fornirci la 
cena.”     [Tratto da "E VENNE
CHIAMATA DUE CUORI..." di Marlo Morgan]


Il serpente si dona a loro e loro ringraziano la sua anima.


Il 
20/01/12, LIVIA BITTI<livia.bitti at gmail.com> ha scritto:
> Condivido 
pienamente il concetto di Giulia. Anche i da circa 20 non mangio
> più 
carne e derivati. Vorrei aggiungere che oltre a rispettare qualsiasi
> 
animale riscaldato dal sole, c'è anche l'altro discorso che l'uomo nel

> momento in cui ingerisce carne, si prende tutta lo sofferenza dello 
stesso
> nel momento in cui la sta ingerendo. Che questo non sia 
percepito subito o
> che non se ne prenda coscenza è un altro discorso. 
Comunque, le scelte
> vanno rispettate tutte, sta a noi capire, 
comprendere e non criminalizzare
> o offendere chi compie scelte 
diverse, anche se non le condividiamo. Va
> risottolineato però, che la 
persona, l'uomo in genere, vive benissimo senza
> mangiare carne e 
derivati. E non si venga a dire delle proteine della
> carne, i legumi 
come le lenticchie ed altri ancora le sostituiscono
> benissimo, senza 
creare cadeverina nell'intestino che lo distrugge. Forse
> 
pacificamente, ognuno di noi dovrebbe, non solo informarsi meglio, ma
> 
sperimentare su se stesso - se lo desidera - ciò che è meglio rispetto 
ad
> un'altra scelta. Grazie per lo scambio di sapere.
>
> Giorgio De 
Santis
>
> ---------- Messaggio inoltrato ----------
> Da: Giorgio 
Iannone <gioyann at aruba.it>
> Date: 19 gennaio 2012 22:37
> Oggetto: Re: 
R: Del mangiar carne
> A: consumocritico at peacelink.it
>
>
>  Daniele (e 
altri che mi chiedevano dove fosse la violenza nelle parole di
> chi è 
anti--carne), vi risponderò con un paio di citazioni prese da questa
> 
mail list:
>
>
> "LA BELVA UMANA..quando é ignorante e spietata!"
>
>
>

> "sei un famelico carnivoro, che sei convinto che gli animali siano 
esseri
> inferiori, che ritieni che gli animali non abbiano una 
sensibilità e che
> quindi sia giusto cibarsene senza scrupoli.
> credo 
che più che scrivere su peacelink dovresti scrivere su "ammazziamoli
> 
tutti:"
>
>
> Questi per me sono toni squadristi e poco utili a un 
confronto civile.
> Oltretutto generano sempre centinaia di mail 
concatenate, nessuno deve
> essere obbligato a mettere un filtro o 
chissàcosa solo perchè in una mail
> list invece di informare si 
lanciano anatemi e insulti verso chi consuma
> carne.
>
> Create un 
forum e litigate lì, non via mail.
>
>
> Giorgio
>
>
>
> Il 19/01/2012 
21:44, Daniele ha scritto:
>
> Mia intenzione era infatti parlarne, ho 
allentato il giudizio nonostante i
> PREgiudizi, piuttosto pesanti 
verso me e 'quelli come me' (!!!). Senza
> parlare dei luoghi comuni. 
Gente con la verità in mano, che si arrampica
> sugli specchi e cade 
nella comunicazione aggressiva perchè si sente
> attaccata, 
semplicemente perchè ragiona in modo autoreferenziale, per
> compiacere 
il proprio palato pretendendo di far finta di niente.
>
> E' veramente 
paradossale farsi dare dei violenti denunciando una catena di
> 
sfruttamento e morte per'altro sforzandosi di mantenere i toni cauti
> 
nonostante le numerose provocazioni.
> Giorgio, dov'è la violenza di 
cui parli? Toni squadristi? Non è che la tua
> coscienza non regge 
davanti ai dati? E' un tuo problema, invece di
> offendere, rimani 
nella tua ignoranza se preferisci. La storia è iniziata
> più di 
qualche secolo fa sai? Approfitta della tua posizione dominante,
> 
mangia carne!
> Ma ce ne rendiamo conto?
> Almeno la decenza di 
ammettere le proprie debolezze. Anch'io ho mangiato
> carne in passato, 
mica mi sento migliore degli altri.
> Certa gente sembra nata per far 
perdere la pazienza, poi penso alle
> dinamiche del condizionamento e 
del conformismo, e comprendo che
> l'intenzione è solo parziale...
>
>

>
>
> Il 19/01/2012 20.29, abramo ha scritto:
>
> o poco tempo per star 
dietro a questa  discussione, son sempre più deluso
> da tanti troppi 
luoghi comuni che ci annebbiano la vista, mi resta solo una
> canzone 
di un  grande, se non sbaglio vegano o vegetariano che sia "...le
> 
barricate in piazza le fai per conto della borghesia che crea falsi 
miti di
> progresso..." e più mi guardo in giro e più gli dò ragione.
>

> vi saluto e chiudo la mia discussione su tal argomento, non credo che

> riuscirete ad abolire la carne nel caso mi adeguerò, senza tanti 
conti sul
> apporto di proteine da altre fonti tanto non li facevo 
prima non li farei
> neanche dopo, credo forse di più all'abolizione 
degli allevamenti intensivi
> o le mungiture meccaniche.
>
> comunque 
preferisco occupare il mo tempo in altre battaglie tutto qua, che
> IO 
ritengo più importanti per ME!!! cercando di non farmi annebbiare la
> 
vista da tanti troppi borghesi che... chiudo qua augurandovi buona
> 
battaglia a tutti
>
>
>
> non fatevi mettere le fette di salame 
sugl'occhi, (appunto!)
>
>  ----Messaggio originale----
> Da: 
ventiseidiecizerotre at gmail.com
> Data: 19/01/2012 19.38
> A: 
<consumocritico at peacelink.it> <consumocritico at peacelink.it>
> Ogg: Del 
mangiar carne
>
> Vorrei intervenire nel dibattito in merito al 
“mangiar carne” e al
> vegetarianismo/veganismo.
>
> Non mi pare che la 
“mail della discordia” contenga nulla né di offensivo né
> di così 
terribile: informa su un’iniziativa. Chi non è interessato, la
> 
cancella e punto!
>
> Si chiama “consumo critico” questa lista? Bene, 
allora per me vuol dire che
> vi ha posto tutto quello che riguarda un 
approccio intelligente e cosciente
> alla dimensione materiale della 
vita.
>
> Non capisco perché la gente debba sentirsi urtata da chi 
denuncia la
> situazione degli allevamenti intensivi e più in generale 
dell’uccisione di
> animali per essere cibo: questa è la realtà, non vi 
si scappa!
>
> Non si tratta semplicemente di abolire un alimento, ma 
di comprendere la
> catena di violenza che ce lo fa arrivare nel 
piatto. E di spezzarla.
>
> Gli allevamenti intensivi sono 
inaccettabili per varie ragioni (impatto
> ambientale, condizione degli 
animali, aspetto salutista...), ma per me lo è
> anche ammazzare un 
essere vivente senziente. (e non voglio nemmeno
> rispondere a chi fa 
la ‘solita’ obiezione dell’insalata morta!).
>
> Io non posso fare a 
meno di chiedere giustizia e rispetto per quegli esseri
> viventi che 
soffrono e muoiono per un’alimentazione, quella carnea, che non
> è 
affatto naturale per l’uomo (non abbiamo né una dentatura né un 
intestino
> da carnivori...), oltre che contraria etica. E a me pare 
che l’etica possa
> essere ritenuta una grande conquista dell’umanità.

>
> Al signor Enrico, voglio solo dire che vorrei sapere quale bovino 
vorrebbe
> ringraziare l’uomo di essere al mondo... la mucca con la 
mastite per la
> mungitura meccanica? Non credo. Il vitello separato 
dalla madre fin da
> subito, cresciuto anemico tanto che non si regge 
sulle zampe quando dal suo
> minuscolo box individuale viene portato al 
macello? Neppure. E così via,
> nessuno neanche quello allevato libero, 
ma che finisce comunque al macello,
> con un proiettile in testa e 
appeso ancora semi-vivo ai ganci e squartato.
> Detto questo, è ovvio 
che nessun animale deve all’uomo la propria
> esistenza, la deve alla 
Natura.
>
> Giulia
>
> (vegana, antispecista e anche attivista!)
>

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