R: comunicato stampa - privatizzazione dell' acqua



Ciao Mariarosaria,
questo dovrebbe funzionare, prima copi ed incolli 
verdata.prt nella cartella dove c'è il programma, dopo avvii Abby apri 
keygen metti il seriale attivi tramite telefono copia ed incolla l'ID 
che trovi nella schermata di Abby nel keygen alla seconda linea (clicca 
su country .. è un bottoncino .. fino a quando esce "eu") e clicca 
activation . Incolli l'attivazione .. è un numero lungo.. 

----
Messaggio originale----
Da: m.chiaramonte at fastwebnet.it
Data: 17-giu-
2008 16.43
A: <consumocritico at peacelink.it>
Ogg: R: comunicato stampa - 
privatizzazione dell&#39; acqua

Sono (amaramente e realisticamente) d’
accordo con le analisi di tutti.

 

Ma ci sarà mai la goccia che fa 
traboccare il vaso?

 

Di fronte a questo governo indecente (ma che si 
aspettava qualcosa di
diverso? Uòlter Veltroni?), di fronte ad un’
opposizione parlamentare
inesistente, indegna e inutile, di fronte ai 
congressi della sinistra
extraparlamentare che voteranno in maniera 
autoreferenziale pensando ancora
di rappresentare qualcosa, qualcuno/a, 
magari qualcuno parlerà di lotta di
classe (classe A new generation? “
tornate a essere donne”?), di fronte a
quante altre cose resteremo qui 
ad accarezzare i nostri piccoli privilegi, i
nostri interessi, i nostri 
orticelli?

 

SINISTRA UNITA (?)

 

Maria

 

Maria Chiaramonte

Gardone Riviera (Bs)

  _____  

Da: consumocritico-request@peacelink.
it
[mailto:consumocritico-request at peacelink.it] Per conto di luca 
pusceddu
Inviato: martedì 17 giugno 2008 15.56
A: 
consumocritico at peacelink.it
Oggetto: RE: comunicato stampa - 
privatizzazione dell' acqua

 

Luciano, hai proprio ragione. Mi hai 
fatto venire in mente una straordinaria
battuta di un film di Pier 
Paolo Pasolini, "La Ricotta", in cui un
giornalista italiano chiede ad 
un regista (impersonato da Orson Wells) cosa
pensi dell'Italia. Ed egli 
risponde: " un popolo di analfabeti con la
borghesia più ignorante 
d'europa". Ecco, questa è l'Italia. Un italia
piccina, pidocchiosa, 
uscita dalle logge, un regime dei pascià, come avrebbe
detto un mio 
grande conterraneo, Antonio Gramsci.
ciao


Luca



  _____  

Date: 
Tue, 17 Jun 2008 15:42:58 +0200
From: deiesu at gmail.com
To: 
consumocritico at peacelink.it
Subject: Re: comunicato stampa - 
privatizzazione dell' acqua

Vorrei far vedere le cose da un'altra 
ottica:

gli italiani che ricavano benefici da questo sistema (in 
termini di soldi,
potere, vantaggi, nomine, briciole varie) sono molti 
di più di quelli che ne
vedono l'assurdità e la nocività. Poi c'è il 
gruppo con basso livello
culturale, intortato dalle televisioni. 
L'unica possibilità di cambiamento
si potrà verificare solo quando il 
processo di spolpamento messo in atto
dalla finanza internazionale con 
la complicità dei politici di tutti i
partiti sarà completato e noi 
arriveremo al livello dell'Argentina, del
Cile, della Polonia, della 
Russia di Eltsin, etc.

Non so' se la nostra millenaria cultura della 
sopportazione, così come
insegnataci da Santa Madre Chiesa, ci 
permetterà di sollevarci anche in quel
frangente...resta comunque la 
nostra unica speranza...Solo quando perde
direttamente di suo e non può 
arrangiarsi in altro modo l'italiano scende in
piazza. 

Non abbiamo 
una cultura diffusa della comunità, del bene comune, della
solidarietà...abbiamo la cultura difussissima del furbetto, del "sto 
bene io
(e la mia famiglia), stanno bene tutti"

...la dura, durissima 
realtà è che siamo in pochi, destinati ad essere
sempre meno e non 
schiacciati da una limitata casta perversa di politici, ma
immersi in 
un ambiente mefitico di bastardi che nel fango stanno bene o
comunque 
hanno imparato a viverci.

Da poco più di un anno vivo all'estero ed ho 
dovuto constatare che il nostro
è proprio un popolo di merda... 
fantasioso, caciarone, ma come popolo una
vera schifezza: tutti contro 
tutti e vinca il più furbo, il più ammanicato.

Hanno ragione Stella e 
Rizzo a dire che l'Italia è alla deriva ed il
problema  è che la colpa 
non è solo del capitano o dell'equipaggio, ma della
maggioranza dei 
passeggeri che vogliono consapevolmente andare così.

..."Io speriamo 
che me la cavo" diceva un bambino napoletano in un
tema...speriamolo 
tutti...ma chi di speranza vive...

Silvano

 

 

Il 17 giugno 2008 
14.52, franco borghi <franco.borghi at fbitc.it> ha scritto:

...PURTROPPO 
NOI ITALIANI NON SAPPIAMO REAGIRE A TUTTE LE LEGGI CHE QUESTO
GOVERNO 
SI PREPARA A FARE.
Il problema non è il governo, questo governo 
allergico alla legalità,   il
problema siamo noi che non abbiamo la 
forza e il coraggio di scendere in
piazza.
...pantofole, TV e calcio.

Franco

-----------------------------------------
FB-Franco BORGHI
Intn'l Trading & Consulting
Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO - Italy
Ph. intn'l +39.051.6859231
Fax Intn'l +39.051.6836715
Mob.Ph. +39.
348.3802633
Skype Ph.name: consultfb
Reply to: franco.borghi at fbitc.it


----- Original Message ----- From: "italo disabato"
<italo.
disabato at rifondazione.it>
To: <consumocritico at peacelink.it>
Sent: 
Tuesday, June 17, 2008 12:44 PM
Subject: comunicato stampa



NEL DPEF 
SI TORNA A PARLARE DI PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA.

Il Ministro 
dell'Economia Tremonti ha annunciato che il prossimo 18 giugno,
in sede 
di presentazione del Documento di programmazione
economico-finanziaria 
(Dpef), allegherà allo stesso un "Piano per lo
sviluppo" che, tra le 
altre cose, prevede un decreto o un disegno di legge
per la messa a 
gara della gestione di tutti i servizi pubblici locali. Il
solerte 
Ministro ha inoltre tenuto più volte a precisare come la
privatizzazione riguarderà anche l'acqua, dimostrando la precisa 
volontà di
attaccare il movimento che in questi anni si è prodotto con 
più forza e
radicamento territoriale. E, se qualcuno coltivasse qualche 
illusione di
possibilità parlamentare, ci ha pensato la ministro-ombra 
del PD,
Lanzillotta, a dichiarare il consenso bipartisan dell'intero 
Parlamento.

Siamo alle solite.

Il modello neoliberista, per 
continuare ad esistere, ha assoluto bisogno
della valorizzazione 
finanziaria e della messa sul mercato dei beni comuni,
in una logica di 
espropriazione totale dei diritti e di precarizzazione
completa della 
vita delle persone.

Perché si dispieghi l'orizzonte della solitudine 
competitiva - ciascuno
lasciato solo sul mercato in diretta 
competizione con l'altro- occorre
eliminare qualsiasi orizzonte di 
comune condivisone, qualsiasi spazio
pubblico, qualsiasi diritto 
sociale. Da qui l'attacco strumentale ai
"fannulloni" del lavoro 
pubblico, il tentativo di eliminare il contratto
nazionale e l'espressa 
volontà di precarizzare definitivamente il
lavoro. Da qui il disegno di 
privatizzazione totale dei beni comuni e dei
servizi pubblici locali 
per consegnarli ai poteri forti del grande capitale
finanziario. 
Lasciando al pubblico il solo ruolo di gendarme, e dispiegando
in 
funzione di esso le politiche securitarie, attraverso una attenta
seminagione dell'intolleranza sociale e del razzismo contro ogni 
diversità
e della trasformazione in problema di ordine pubblico di ogni
conflittualità sociale.

Occorre respingere con forza questa nuova 
ondata di privatizzazioni.

Perché la consegna al mercato dei beni 
comuni e dei servizi pubblici è
un'espropriazione di democrazia.

Perché tutte le lotte per la ripubblicizzazione dell'acqua, per una 
diversa
politica dei rifiuti che faccia a meno di discariche ed 
inceneritori, per
un nuovo piano energetico che dica basta alla 
proliferazione di centrali
fossili e nucleari e si basi sul risparmio 
energetico, per un diverso modo
di muoversi e di abitare i territori 
urbani sarebbero vanificate dalla
definitiva consegna al mercato di 
questi beni.

Perché il mercato non conserva, avendo tutto l'interesse 
a dissipare.

Perché il mercato non universalizza, avendo tutto 
l'interesse a dividere.

Credo sia giunto il momento, così come è stato 
per la lotta alla direttiva
Bolkestein e per il contrasto al precedente 
DDL Lanzillotta, di costruire
da subito una nuova alleanza contro la 
privatizzazione dei beni comuni e
dei servizi pubblici che metta 
insieme tutte le forze e le realtà che in
questi anni, dentro i 
territori e attraverso esperienze di partecipazione
dal basso, hanno 
indicato la strada di un altro modello sociale e di un
altro mondo 
possibile.

Italo Di Sabato - dip. naz.le Movimenti Prc/Se

.


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