Rassegna stampa - QUOTE LATTE: De Petris (Verdi) "Bruxelles persevera nell'ingiustizia"



Vi giriamo la newsletter a cura del gruppo parlamentare dei Verdi del Senato
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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E' attesa a giorni la comunicazione ufficiale della Commissione europea in
merito alla revisione del regime delle quote latte. Oggi la senatrice De
Petris ha scritto in proposito una lettera al Ministro De Castro



COMUNICATO  STAMPA


QUOTE LATTE: De Petris (Verdi) “Bruxelles persevera nell’ingiustizia”
Appello al Governo per forte impegno nella trattativa in corso


        19/11/07 – “Il regime vigente delle quote latte ha danneggiato
gravemente l’Italia costringendo all’importazione del 50% del prodotto
necessario. Il governo  ora deve difendere con intransigenza a Bruxelles le
ragioni del nostro settore zootecnico, per cambiare una riforma che si
preannuncia ancora una volta iniqua.”
        Loredana De Petris, senatrice dei verdi e capogruppo in Commissione
Agricoltura, ha scritto oggi al Ministro dell’Agricoltura De Castro
nell’imminenza della comunicazione della Commissione europea in merito alla
revisione del regime delle quote latte.
        “E’ ingiusto – dichiara la senatrice – che sia concessa la facoltà
di incrementare la produzione agli Stati che non utilizzano a pieno le
quote assegnate. Le quote aggiuntive devono essere invece ripartite
proporzionalmente agli Stati in esubero permanente di produzione che hanno
sopportato, come nel caso dell’Italia, multe annuali per quasi 200 milioni
di euro a causa di una attribuzione iniziale inadeguata.”
        “Trovo anche paradossale – prosegue la senatrice – che con gli
aiuti comunitari destinati agli Stati membri per l’acquisto di derrate
alimentari a favore degli indigenti, l’AGEA acquisti e distribuisca in
Italia latte prodotto e confezionato in Slovenia, come sta avvenendo in
questi giorni. Ancora una volta un regolamento comunitario penalizza le
aziende zootecniche nazionali che versano, ormai da tempo, in stato di
evidente difficoltà, e chiudono a migliaia ogni attività.”
        “Senza una politica innovativa per il settore – conclude De Petris
– avremo presto difficoltà a trovare la materia prima di qualità per i
nostri migliori formaggi tradizionali e a denominazione d’origine,
apprezzati in Italia e nel mondo.”
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