rassegna stampa: Al via la rete italiana sull'agrobiodive rsità



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
--------------------------------------
tratto da "Bioagricoltura Notizie" - 16/11/207
Domenica 11 novembre 2007 - 8 Associazioni si sono riunite per formalizzare
un patto di impegno comune.
-------------------------------------------------------------------------

Dopo 7 anni di attività informale, viene formalizzata la Rete Semi Rurali, i
cui soci fondatori sono l’Associazione Rurale Italiana (ARI), l’Associazione
per la Solidarietà della Campagna Italiana (ASCI), Archeologia Arborea, l’
Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, Civiltà Contadina, il
Consorzio della Quarantina, il Coordinamento Toscano Produttori Biologici
(CTPB) e il Centro Internazionale Crocevia. Si tratta di un momento
importante per il mondo dell’associazionismo agricolo italiano, che
mettendosi insieme vuole ricordare a tutti che la biodiversità agricola va
conservata, valorizzata e sviluppata nelle campagne dagli agricoltori, prima
di tutto.

La Rete si da uno statuto  per sostenere, facilitare e promuovere il
contatto, il dialogo, lo scambio e la condivisione di informazioni e
iniziative tra coloro che difendono i valori della biodiversità e dell’
agricoltura contadina e si oppongono a ciò che genera erosione e perdita
della diversità, all’agricoltura mineraria basata sulla monocoltura
intensiva e/o sulle colture geneticamente modificate.

I fondatori della Rete riconoscono che il recupero delle varietà
tradizionali e contadine deve diventare un'attività produttiva - non museale
o collezionistica - incentivando la commercializzazione, lo scambio e il
consumo locale delle varietà più interessanti dal punto di vista alimentare,
gastronomico, economico, ambientale e sociale, evitando di cadere nel
clamore superficiale ed erosivo generato dal marketing della tipicità.

Tra i suoi obiettivi principali ci sono il sostegno a recupero,
coltivazione, allevamento, conservazione, scambio, sviluppo e diffusione di
varietà e razze tradizionali e contadine di interesse agricolo; la
promozione dell’innovazione rurale, anche attraverso la ricerca
partecipativa, e lo scambio di conoscenze e saperi tra agricoltori; la
valorizzazione della cultura rurale, dell’agricoltura contadina, dei saperi
popolari, delle pratiche locali, delle titolarità collettive, dei luoghi
comunitari, degli usi tramandati e delle consuetudini condivise;

Per far questo è importante aver chiaro a quale modello agricolo la Rete si
rivolge e a quali sono gli agricoltori di riferimento. Parlare di sementi
adatte al territorio, vuol dire, infatti, parlare di agricoltura contadina e
familiare, realizzata spesso in quelle zone marginali, come, ad esempio, le
tante montagne e colline che compongono l’ossatura del nostro paese o
economicamente marginalizzata dal modello industrialista. In questo humus
culturale vuole lavorare la Rete, diventando un tessuto connettivo di
supporto e sostegno delle  le diverse realtà locali e nazionali già da tempo
attive.

Per informazioni
Riccardo Bocci – 328.3876663 – info at semirurali.net o direttamente presso le
associazioni della Rete (www.aiab.it, www.asci-italia.org,
www.archeologiaarborea.org, www,.civiltacontadina.it, www.quarantina.it,
www.croceviaterra.it, www.ctpb.it)


----------------------------------------------
N. B.: se volete essere cancellati da questa lista scrivete a

altragricoltura at altragricolturanordest.it