"rassegna stampa: SEMBRA YOGURT, MA È UN INSETTO DELL'A" LABAMA



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Greenplanet" - 15/07/06
SEMBRA YOGURT, MA È UN INSETTO DELL’ALABAMA.
Gusto di rhum? Butirrato di isobutile.
Yogurt alla mela? Acetato di cicloesile.
UN'ALTRA SEGNALAZIONE DELL'ULTIMO LIBRO DI PAOLO C.CONTI
"La leggenda del buon cibo italiano (e altri miti alimentari contemporanei"
Fazi editore 2006 - 264 pagine, 15 euro.

Questo libro, che piacerà a Beppe Grillo, è «un reportage alla vecchia
maniera» sul cibo.
Per Paolo C. Conti, che il cibo italiano sia buono, sano e genuino, è solo
un luogo comune.
«Gli alimenti di cui ci nutriamo non sono affatto sicuri».
I pesticidi sono un problema irrisolto.
La lista delle sostanze nocive ingerite è impressionante.
Il multimercurio è presente in tonno e pesce spada, soprattutto nel
Mediterraneo. E tra ecocibo e tecnocibo, vince il secondo.
Il cibo viene prodotto in serie, trasformato, trattato chimicamente,
alterato geneticamente e conservato in atmosfere modificate. Questo produce
rischi non svelati al consumatore («ho percepito una specie di ritrosia
negli addetti ai lavori a parlare della sicurezza alimentare»).

E l’Italia?
«Da una parte spendiamo cifre crescenti per comprare formaggi di malga,
salumi tipici, vegetali biologici. Ma dall’altra accettiamo sempre di più
l'industrializzazione dei prodotti alimentari di fascia bassa altamente
tecnologici».
Creando ibridi mostruosi, come il würstel italiano, fatto da cotica (pelle
di maiale, non carne) proveniente dalla Germania e acqua; per addensarli si
usano amidi, caseinati, farina di Guar o caragenine (alghe), potassio
nitrato, sodio nitrito, rosso cocciniglia (estratto dal carapace di un
parassita degli insetti), antiossidanti, aromi e glutammato monosodico.
Il depauperamento è sanitario, ma anche gustativo.
Gli alimenti vengono trattati così intensamente da perdere sostanze
nutritive e sapore.
Da qui l’abuso di aromi, spesso inventati in laboratorio.
Lo chef come il piccolo chimico.
Gusto di rhum? Butirrato di isobutile
Yogurt alla mela? Acetato di cicloesile.
Yogurt alla banana? Sempre acetato di cicloesile, basta scrivere «gusto di
banana» e nessuno noterà la differenza.
Se un vino sa di acacia è perché contiene una sostanza chimica chiamata
piperonale.
Solo che quella sostanza è naturale, esiste di per sé nel vino.
Non nel tecnocibo, dove in uno yogurt alla fragola puoi trovare molecole
estratte da una patata.
L’importante, per chi vende, «è che lo yogurt sia in grado di trasmettere al
mio cervello la sensazione che stia effettivamente mangiando una fragola».
Anche se, in realtà, stai degustando un insetto dell’Alabama.
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