CS: Walmart diventerà presto equosolidale?



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Walmart diventerà presto equosolidale?


Cari amici,
è con preoccupazione che condividiamo con voi la notizia, che postiamo
questa mattina sul sito del nostro blog [fair]watch, di una possibile e
molto prossima certificazione equosolidale del gigante dei supermercati
americani Wal-Mart. Una transnazionale, la prima azienda del mondo per
occupati, che si è sempre distinta nel mondo per la sua spregiudicatezza
nei rapporti con i propri lavoratori, gli stipendi di fame, i licenziamenti
indiscriminati e l'utilizzo di fornitori lel Sud del mondo selezionati con
l'unico criterio de
La certificazione potrebbe riguardare una nuova linea di caffé, fornita da
cooperative brasiliane di Minas Gerais, e sarebbe accompagnata da Transfair
USA.
La fonte del nostro post è il Washington Post
(<>http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2006/06/11/AR2006061100813.html).
Come [fair]watch riteniamo non più rimandabile un confronto aperto e forte
nell'ambito dei movimenti e delle organizzazioni di commercio equo sulla
certificazione delle imprese irresponsabili, in assenza di impegni concreti
su un cambiamento strutturale delle loro pratiche aziendali, che può
danneggiare la credibilità dell'esperienza equosolidale.
Vi chiediamo di far girare il più possibile questa notizia, e offriamo alle
organizzazioni di commercio equo lo spazio del nostro blog per contributi,
commenti e proposte nel merito. Come fairwatch offriremo spazi di confronto
pubblici nel prossimi eventi di incontro della società civile italiana,
Messaggi di protesta possono essere inviati direttamente a Transfair USA
(<mailto:info at transfairusa.org>info at transfairusa.org)

La redazione di [fair]watch

Di seguito il nostro post

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Sostiene Pereira: Wal-mart presto equosolidale?
Poco Fundo: remoto villaggio del Brasile del Sudest. E per Rosevaldo Jose
Pereira, coltivatore di caffé, neanche il nome Wal-Mart vuol dire nulla.
Rosevaldo, 40 anni, che dalle 5 del mattino tutte le mattine raccoglie
bacche di caffé, è uno dei protagonisti coinvolti nella più discussa
operazione che Wal-Mart sta per intraprendere da diversi anni a questa
parte: il commercio equo e solidale. Wal-Mart infatti sta considerando la
possibilità di introdurre la cooperativa di Rosevaldo, una delle 7
cooperative brasiliane certificate come equosolidali, tra i suoi fornitori
di caffé.

Il Brasile produce il 30% del caffé che circola nel mondo ed esporta circa
26.4 milioni di pacchetti, la maggior parte dei quali coltivati nello stato
del Minas Gerais. A un'ora e mezza da Poco Fundo c'è Bom Dia, la società
che vende il caffé della cooperativa di Pereira e che in questo momento è
in trattative con Wal-Mart. I dirigenti di Wal-Mart visiteranno Poco Fundo
entro la fine del mese, prima di prendere la decisione definitiva. Questa
azione fa parte del nuovo corso di Wal-Mart che riassume questo cambiamento
di filosofia nella formula ben espressa dal direttore generale H. Lee Scott
Jr.: "fare bene facendo del bene."  Senza rinunciare, però, ai lauti
profitti che la multinazionale della GDO accumula acquistando i propri
prodotti da alcune delle imprese più irresponsabili in tutto il globo.

L'obiettivo di Wal-Mart? Prezzi più convenienti. Il lavoro che fa Bom Dia,
raccogliendo le bacche direttamente dai produttori e tostandoli in proprio,
elimina un passaggio di lavorazione che faceva crescere i prezzi per
Wal-Mart. Wal-mart è dunque in procinto di creare una nuova linea a marchio
Sam's Club, che gli costerebbe meno e, oltre alla reputazione, farebbe
crescere i suoi introiti.  Trans Fair USA sta lavorando al progetto, con
buona pace dei diritti globali

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[fair]watch, uno sguardo a volo radente sulle altre economie, sul mondo
delle imprese, sulla finanza e sul mondo diverso possibile. Una redazione
di professionisti della comunicazione ed esperti di economia sociale e
solidale, a fianco di [fair] per costruire la sostenibilità. [fair]watch è:
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