rassegna stampa - Legambiente, Ogm: a Vienna per chiedere una moratoria sulle coltivazioni gm



Vi proponiamo un comunicato di Legambiente Onlus in relazione all'avvenuta
conferenza europea sulla coesistenza delle coltivazioni convenzionali,
biologiche e geneticamente modificate.
a cura di AltrAgricoltura Nord est
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Roma, 6 aprile 2006
Comunicato stampa





OGM: A VIENNA LA CONFERENZA EUROPEA SULLA COESISTENZA



LEGAMBIENTE ALLA MANIFESTAZIONE:

"CHIARA L'INTENZIONE DELLA COMMISSIONE:

NESSUNA VOLONTÀ DI REGOLAMENTAZIONE COMUNITARIA"



L'ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA LANCIA UN APPELLO:

ISTITUIRE UNA MORATORIA PER LE COLTIVAZIONI OGM IN EUROPA,

FINCHÈ NON SIA GARANTITA UNA NORMATIVA RIGOROSA





172 regioni e 4500 autorità locali europee, di cui 15 regioni e oltre 1300
comuni italiani. Sono i numeri del popolo anti-ogm che oggi, rappresentati
da delegazioni, hanno sfilato per le strade di Vienna in occasione della
conferenza europea sulla coesistenza degli ogm con le colture biologiche e
tradizionali. Tra i 10.000 manifestanti anche Legambiente che, come spiega
il suo direttore generale Francesco Ferrante, chiede "una moratoria per le
coltivazioni transgeniche in Europa, vista la mancanza di una normativa,
chiara e rigorosa, che possa impedire la contaminazione tra le diverse
colture".

Durante la manifestazione Legambiente e Friends of the Earth Europe hanno
distribuito un documento sul diritto di scegliere, coltivare e mangiare
cibo ogm-free (<http://www.gmofree-europe.org/>www.gmofree-europe.org).

"A Vienna - continua Ferrante - si stanno incontrando gli esperti della
Commissione europea, dei governi nazionali, delle regioni, delle
organizzazioni agricole e dell'industria biotech per dibattere come
regolamentare la coesistenza. Ma il disegno della Commissione è chiaro: non
c'è la volontà di pianificare una normativa comunitaria al contrario di
quanto hanno chiesto in molti. Le ragioni dei manifestanti sono infatti
state accolte dalla presidenza austriaca, così come ha confermato il
ministro dell'ambiente e agricoltura, Proll. Il governo italiano si schieri
al suo fianco per garantire il diritto degli europei a un'agricoltura di
qualità che oggi rappresenta un patrimonio inestimabile".

Con 153 prodotti a marchio Dop e Igp e 353 Doc e Docg l'Italia è oggi al
primo posto in Europa per produzioni tipiche (sono 4.100 i prodotti
agroalimentari tradizionali), ed è anche il primo paese per le produzioni
biologiche con ben 1.162.212 ettari, pari al 7% della superficie agricola
coltivata.

In futuro dunque l'Italia potrebbe diventare la nazione simbolo della
biodiversità nel mondo, "così come l'Europa - aggiunge il direttore di
Legambiente - se ci sarà la volontà di aumentare il numero di produzioni
tipiche riconosciute a livello europeo e spiegare lo stretto legame tra
esistenza di prodotti tipici, sopravvivenza animale e mantenimento della
biodiversità".

Ma perché questo avvenga, sottolinea l'associazione ambientalista, è
necessario indicare la dimensione economica, sociale, culturale e
ambientale di un'agricoltura in grado di difendere il suo patrimonio di
saperi tradizionali e nel farne un elemento di identità e di posizionamento
nello scenario competitivo globale.





L'Ufficio stampa

06.86268355-79-99



a Vienna, Mauro Albrizio, responsabile ufficio europeo Legambiente

(0032.479940251)
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