rassegna stampa: Acqua, tra banca mondiale e movimenti di lotta



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
----------------------------
tratto da "Il Manifesto" - 30/03/06
CITTA' DEL MESSICO
Acqua, tra banca mondiale e movimenti di lotta
EMILIO MOLINARI *
Sono tornato da Città del Messico con la convinzione di aver partecipato ad
un grande avvenimento mondiale. In Italia si è dato uno scarso peso, ma
quella dal 15 al 22 di marzo è una settimana che segnerà il nostro futuro.
- Si è presentato al mondo un nuovo soggetto politico: il Movimento
Internazionale dell'Acqua, con migliaia di partecipanti.
- E' stata una vertenza mondiale per il diritto all'accesso a questo bene
comune, forte di una piattaforma condivisa da tutti i movimenti di 80 paesi.
- Movimento e vertenza, si sono manifestati nelle strade di Città del
Messico, nel Forum Alternativo e dentro lo stesso 4º Forum Mondiale
ufficiale e ne hanno segnato l'agenda, lo svolgimento e i linguaggi.
- A questo movimento fanno ormai riferimento associazioni, comitati di lotta
locali, sindacati, Ong come pure partiti, sindaci, parlamentari, aziende
pubbliche del servizio idrico e perfino governi e ministri dell'America
latina.
Tutte queste realtà hanno dibattuto o manifestato per 7 giorni su un nodo di
fondo: l'acqua è un diritto umano.
Ad un certo punto però, «i padroni», le multinazionali dell'acqua associate
in Acqua-Fed, hanno detto: «basta discutere, bisogna agire». «Decidete
perciò e decidete di non scrivere che l'acqua è un diritto umano». 140
governi di tutti i paesi, si sono piegati e hanno votato un documento il cui
testo era già noto da tempo. La politica non esiste più, si arrende alle
multinazionali. Il presidente del Messico Fox alla decisione di Bolivia e
Venezuela di non votare dichiara: «se su 148 governi, due non votano, non è
problema democratico». I commissari europei cui il Parlamento Europeo aveva
dato un preciso mandato, sollevando il problema della legittimità del Forum,
dichiarano in privato, ripresi da molti giornali messicani, che gli
interessi in gioco sono forti e così le pressioni delle Corporations su di
loro.
Per convinzione, perché a libro paga o con la pistola della Banca Mondiale
(Bm) alla tempia, i governi votano che l'acqua non è un diritto umano. Di
questo dobbiamo parlare adesso e farlo qui: in Italia, in Europa, nel
movimento dei movimenti, con i partiti, con i sindacati, con chi non si è
informato, con chi semplicemente ha sottovalutato questo appuntamento...
Questo 4º Forum e queste conclusione non sono una manifestazione di forza
delle multinazionali, ma l'ottusa reazione di un potere capitalista che non
sa come governare il nostro tempo, quello dell'esaurimento delle grandi
risorse del pianeta.
Questo potere non convince più nessuno, vede crescere una opposizione
interna al Forum e fuori la forza di un Forum Alternativo, con la grandiosa
manifestazione del 16 Marzo. E sa di centinaia di lotte locali che
respingono in tutto il mondo la privatizzazione dei servizi idrici. Popoli
indigeni e contadini che chiedono il diritto sull'acqua, che lottano contro
dighe, miniere, inquinamenti, che chiedono coordinamento e visione
d'insieme: un governo dell'acqua.
Il Forum chiude ignorando tutto questo, dice che i poteri locali devono
giocare il ruolo principale, ma brutalmente esclude i poveri; riprende le
parole del movimento, chiede di superare il falso dilemma pubblico privato,
ma la Bm finanzierà solo quelli che privatizzano; dichiara nei fatti il
fallimento della politica di partenariato pubblico privato varata all'Aia
nel 2000 e poi a Kyoto nel 2003, e di voler portare l'acqua potabile almeno
alla metà degli esclusi.
Ma mancano 200 miliardi di dollari all'anno, i governi non li sborsano, le
multinazionali non sono disposte a «convogliare i loro capitali a fianco di
quelli pubblici». Esse vogliono semmai ricevere soldi e garanzie per i loro
profitti. I movimenti impediscono loro di farne. I poveri vengono
abbandonati a se stessi e il rappresentante degli Usa mr. Slim, dichiara:
«il diritto umano? Ok, basta che si paghi». Il rappresentante
dell'associazione Cglu che raccoglie 17.000 sindaci di tutto il mondo,
denuncia: «così voi decidete che 10.000 persone muoiano ogni giorno».
Ma la cultura dell'acqua è cresciuta in tutto il mondo. Dal Forum
Alternativo di Città del Messico è uscita una dichiarazione, sottoscritta da
tutte le 80 realtà presenti: una piattaforma alla quale il Contratto
Mondiale dell'acqua e il Movimento italiano hanno dato un contributo di idee
e di esperienze. Essa chiede di togliere l'acqua dal Wto e da ogni trattato
di libero commercio, di togliere alla Bm la funzione di arbitrato e
tribunale (Ciadi) tra comunità e multinazionali. Chiede che la politica
riprenda la dignità della propria missione e tolga legittimità e obbedienza
al Consiglio Mondiale dell'Acqua diretto dalle grandi multinazionali. Chiede
che gli eletti nelle istituzioni si organizzino assieme ai movimenti per
portare avanti questi obiettivi. Chiede ai comuni, alle imprese pubbliche,
alla società civile, di rispondere all'impotenza delle istituzioni
internazionali, istituendo un Fondo di Solidarietà che destini un centesimo
di euro per metro cubo di acqua erogata alla cooperazione decentrata e
partecipata dal basso.
Chiede che le imprese pubbliche, diventino a loro volta soggetto politico,
costruiscano assieme al movimento la partecipazione dei cittadini attivi.
Chiede che si concretizzi il diritto all'acqua, definendone la quantità
gratuita giornaliera per tutti, a carico della fiscalità e la successiva
graduale tariffazione, sulla base dei consumi.
Non partiamo da zero: al Forum Alternativo lo abbiamo visto in concreto.
L'associazione degli eletti al Parlamento Europeo è stata in grado di
determinare una importante risoluzione ed indicare nell'Onu il soggetto
alternativo al Forum; cosa in parte ripresa dal documento finale, abbiamo
visto l'associazione mondiale dei comuni (Cglu) battersi all'interno del
Forum ufficiale, e nel nostro paese abbiamo da coinvolgere l'associazione
dei Nuovi Municipi, abbiamo la disponibilità del Sindacato Cgil della
funzione pubblica. Abbiamo visto che nel mondo ci sono tanti Acquedotti
Pugliesi, tanti Vendola e Petrella. che già è stata costituita in Italia
l'associazione delle imprese pubbliche che gestiscono i servizi idrici,
Acqua Pubblica,cui partecipano il Consorzio provinciale milanese, l'impresa
lodigiana, ecc....
Forse abbiamo perso l'occasione, in questo Forum di concentrare tutto il
potenziale di lotta, fuori e anche dentro il Forum ufficiale. Potevamo farlo
lavorando tutti assieme, confrontando le idee e agendo in modo sinergico.
La prima vertenza mondiale del Movimento, quella sull'acqua, è iniziata. Si
può vincere, dobbiamo solo combatterla. Perché nel combatterla scriviamo
anche le prime pagine di un nuovo racconto: quello del socialismo del XXI
secolo.
(* Presidente della sezione italiana del Contratto mondiale dell'acqua)
----------------------------------------
N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com

Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it

--
No virus found in this outgoing message.
Checked by AVG Free Edition.
Version: 7.1.385 / Virus Database: 268.3.4/299 - Release Date: 31/03/2006