rassegna stampa - GREENPEACE: OGM, CRESCONO GLI INCIDENTI, 11 CASI NEL 2005



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 9 marzo 06

GREENPEACE: OGM, CRESCONO GLI INCIDENTI, 11 CASI NEL 2005
La maggior parte degli incidenti è tenuta segreta dalle aziende e dalle
autorità pubbliche.
Roma, Italia — Il primo rapporto mondiale su OGM e contaminazione genetica
viene presentato oggi da Greenpeace e rivela contaminazioni, semine illegali
ed effetti collaterali negativi in campo agricolo.
Il rapporto, disponibile on line, mostra 113 casi verificatesi in 39 Paesi
del mondo, il doppio dei Paesi nei quali la coltivazione di piante Ogm è
consentita. In Italia, ad esempio, nel 2003 sono stati distrutti quasi 400
ettari di campi di mais contaminato in Piemonte.

La frequenza degli "incidenti" è purtroppo in aumento, con 11 nuovi casi che
si sono aggiunti alla lista nera nel solo 2005.
Il rapporto è un resoconto degli incidenti esposti sul "Registro on-line
delle Contaminazioni" curato da Greenpeace e GeneWatch UK.
Tra i casi da segnalare:

carne di maiali geneticamente modificati venduta erroneamente ad ignari
consumatori
coltivazioni contaminate da OGM farmaceutici
coltivazione e distribuzione di mais non autorizzato resistente agli
antibiotici
presenza di OGM non autorizzati negli alimenti, anche negli invii di aiuti
alimentari
inavvertito utilizzo di diverse varietà di OGM perfino in campi sperimentali
di standard elevati
"Non esiste un registro ufficiale a livello nazionale o internazionale di
casi di contaminazione genetica" segnala Federica Ferrario, responsabile Ogm
di Greenpeace "Chiediamo che venga reso obbligatorio un registro a livello
internazionale di questo tipo e che vengano concordati standard minimi per
l'identificazione e l'etichettatura di tutti i trasporti di colture Ogm.
Altrimenti, senza questi standard di biosicurezza, la tracciabilità diventa
impossibile, e di conseguenza impossibile rintracciare e ritirare eventuali
Ogm pericolosi".

La maggior parte degli incidenti vengono attualmente tenuti segreti dalle
aziende e dalle autorità pubbliche.
Il rapporto viene pubblicato a due giorni dall'avvio dell'incontro dei 132
Paesi firmatari del Protocollo di Cartagena sulla Biosicurezza. Nella scorsa
riunione, un accordo rigoroso sulla biosicurezza e la tracciabilità, era
stato bloccato da Brasile e Nuova Zelanda, sostenuti dai maggiori
esportatori di Ogm, Usa, Argentina e Canada, che non hanno aderito al
Protocollo, e cercano di ostacolarlo in ogni modo, riducendo le informazioni
sui trasporti internazionali ad un banale quanto inutile "potrebbe contenere
Ogm".

"Ci auguriamo che il Brasile, che ospita la conferenza a Curitiba, non
tradisca i Paesi in via di sviluppo, piegandosi agli interessi delle
multinazionali biotech, e a spese dell'ambiente".


Il sito del registro dei casi di contaminazione da Ogm:
www.gmcontaminationregister.org

Il sito del Protocollo di Biosicurezza: www.biodiv.org/biosafety
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N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com

Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it

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