rassegna stampa: il dumping del latte in Burkina Faso



a cura di ALtrAgricoltura Nord Est
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tartto da "www.vita.it" - 14/9/05

La campagna No Dumping informa: il dumping del latte in Burkina Faso.
Una recente ricerca denuncia come l'esportazione sussidiata di latte in
polvere europea danneggia l'economia burkinabè.
Una recente ricerca effettuata da MISEREOR, Organizzazione Non Governativa
tedesca membro della CIDSE, la rete internazionale di 15 organizzazioni
cattoliche di cooperazione internazionale dell'Europa, del Nord America e
Nuova Zelanda, di cui Focsiv rappresenta il membro italiano,denuncia come
l'esportazione di latte in polvere proveniente dall'Unione Europea abbia
danneggiato e continui a danneggiare l'economia burkinabè.
La ricerca ci dice che fin dalla sua indipendenza, il Burkina Faso si è
rivelato essere un grande importatore di latte con una crescita esponenziale
di queste importazioni durante le carestie degli anni 70. All'epoca,
l'importazione del latte in polvere proveniente dall'Europa, fu consigliata
per affrontare l'insicurezza alimentare ed allo stesso tempo per arricchire
l'alimentazione delle popolazioni urbane e rurali. In alcuni periodi, quando
l'Europa “crollava sotto le sue montagne di latte e di burro” , l'aiuto
alimentare immetteva latte e burro in quantità ingenti.
Il latte importato è penetrato in questo modo a fondo nel mercato burkinabè
sostituendosi di fatto alla produzione locale; gli allevatori infatti non
riescono a competere con i prezzi molto bassi del latte importato. Questo
perché il latte in polvere importato ha un costo nel mercato burkinabè
inferiore a quello locale; basti pensare che un litro di latte importato
costa 200 F mentre un litro di latte locale costa 300 F.
Questo ha impedito ogni sviluppo significativo del settore latte; oggi la
situazione è tale che nonostante la presenza di più di un milione di
allevatori (il 10% della popolazione totale del Burkina-Faso) le popolazioni
di Uagadugu e di Bobo-Dioulasso consumano praticamente soltanto latte
importato. I loro yogurt, per la maggior parte, sono fabbricati con latte
importato.
Non soltanto questa situazione costa molti miliardi di franchi (3 miliardi
d'importazione di latte e prodotti lattiero-caseari nel 2002 ), ma è anche
un mancato profitto. Con i suoi 7.000.000 di bovini, il Burkina-Faso esporta
molta carne verso i paesi limitrofi ma non il latte, né i prodotti
lattiero-caseari. L'allevamento rappresenta il 20% di esportazioni. Con
l'avvio dell'area di scambio CEDEAO, gli allevatori del Sahel potrebbero
interessarsi a questo mercato potenziale, non soltanto per la carne, ma
anche per il latte ed i prodotti derivati.
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