Fw: il riciclo della carta gode buona salute



Il riciclaggio avanza.

Buone notizie sull'andamento del riciclaggio della carta .
La quantità di carta e cartone raccolti in Italia in modo differenziato nel
2004 è aumentata del 15,2 %, rispetto all'anno precedente.
E non è più solo il Nord a tirare la volata (+ 11,2%) ma anche il Centro
(+25%) ed il Sud (+16,5%) hanno dato importanti segni di vitalità.
In soli sette anni, la carta raccolta in modo differenziato dagli italiani
è passata da poco più di un milione di tonnellate (1998) ad oltre due
milioni di tonnellate (2.154.455) nel 2004.
E le previsioni per il 2005 sono di ulteriori significativi aumenti
(2.352.241 tonnellate), anche grazie ad uno scatto d'orgoglio delle regioni
del Sud e delle Isole, destinato in pochi anni a colmare l'attuale divario
con le regioni del Nord.
Tutto questo significa che oggi l'Italia ricicla, letteralmente, il 48,2%
dei prodotti cellulosici immessi annualmente nel suo mercato.
Per la parte restante, il 24,9% è carta e cartone non recuperabile (carta
igienica..) e conservata nel tempo (biblioteche..) e il 12,7% è recuperato
con il riuso.
Resta una quota, pari al 14,25% (1.075.000 di tonnellate nel 2004),
costituita in gran parte degli scarti della raccolta differenza e del
riciclo, che per il momento finisce in discarica o negli inceneritori.
E i dati positivi riguardano anche l'economia.
Nel 2004, per la prima volta nella storia del Paese, l'esportazione di
carta da macero ha superato la sua importazione e il valore commerciale
della carta da macero è stabile, grazie alla crescente domanda e su valori
interessanti: da 9 a 55 euro per tonnellata, a seconda della qualità.
E anche la qualità intrinseca della carta raccolta è in continuo
miglioramento: le frazioni estranee sono ormai nettamente inferiori al 4%.
Certamente anche merito del progressivo passaggio dalla raccolta con
campane a quella del "porta a porta".
E l'economia riguarda anche il portafoglio di molte famiglie italiane.
Forse non tutti sanno che i Comuni convenzionati con il COMIECO ricevono un
compenso economico proporzionale alla qualità e quantità degli imballaggi
raccolti in modo differenziato, pari a circa 4 centesimi al chilo.
Nel 2004, i 5.603 comuni convenzionati con il COMIECO hanno ricevuto
complessivamente 67.560.843 euro, pari a 1,43 euro per ciascuno dei circa
47 milioni cittadini residenti nei comuni convenzionati.
Un piccolo ma significativo compenso che indirettamente (meno tasse
rifiuti) premia anche tutti coloro che nelle loro case hanno
scrupolosamente separato la carta dagli altri rifiuti.
In questo scenario nettamente positivo la Liguria non brilla in modo
particolare.
In media ogni ligure ha recuperato solo 37 chili di carta, a fronte di una
media delle regioni del Nord di 51 chili.
Record negativo della Liguria è anche la percentuale di residenti
convenzionati con il COMIECO: 75%. Un po' poco, a fronte del 79% di
cittadini delle regioni del Nord che si possono avvalere dei vantaggi
economici derivanti dalle convenzioni con il COMIECO.
Di conseguenza, nel 2004 i comuni liguri convenzionati hanno ricevuto dal
COMIECO solo 0,83 euro per ciascuno dei loro abitanti, il valore più basso
tra le regioni del Nord.
Nello stesso anno, i comuni convenzionati del Trentino Alto Adige hanno
ricevuto ben 3 euro ad abitante, merito della maggiore quantità di carta
raccolta (77 kg/ab) e della migliore qualità garantita dalla raccolta
"porta a porta" che i liguri continuano ad ignorare.