rassegna stampa: MA NESSUNO VEDE IL RINCARO AI DISCOUNT



a  cura di AltrAgricoltura Nord Est
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 tratto da "La Repubblica" - 15/04/2005 

MA NESSUNO VEDE IL RINCARO AI DISCOUNT

Da un'indagine della Bocconi: l'hard discount vede i prezzi correre ben al
di sopra dell'inflazione media italiana e delle altre catene distributive
MILANO * Nello scenario critico di consumi e prezzi non mancano certo i
paradossi, come rileva una recente indagine dell'Università Bocconi di
Milano e presentata nei giorni scorsi nel corso di un seminario a porte
chiuse con esponenti delle catene distributive e dell'industria di marca.
La grande distribuzione ha accusato pesantemente la crisi dei consumi e nel
2004, per la prima volta nel corso degli ultimi anni, ha registrato una
flessione ( 2,3%) del giro d'affari depurato dall'effetto espansione degli
affari determinato dall'apertura di nuovi negozi.

Il paradosso verificato nel corso dell'indagine Bocconi è quello dell'hard
discount che vede i prezzi correre ben al di sopra dell'inflazione media
italiana e delle altre catene distributive. Per i consumatori, invece, va
tutto bene visto che l'inflazione percepita nei discount è solo del 5,3% a
fonte di una crescita reale dell' 8,4% dei prezzi medi. È l'effetto di
richiamo della convenienza, si può sottolineare.

I negozi discount restano intanto nettamente convenienti con prezzi che
sono in media la metà di quelli dei supermercati tradizionali. Inoltre
l'organizzazione dell'assortimento è tale che consentono ai consumatori di
" riempire" il carrello della spesa a costi contenuti. Le famiglie però -
come rileva l'indagine - non si sono accorte di come stanno in realtà le
cose, almeno per quanto riguarda la dinamica dei prezzi.

Nei punti vendita tradizionali della grande distribuzione (ipermercati,
supermercati o superette, ossia i piccoli supermarket di quartiere) i
consumatori si dimostrano di orientamento opposto.

Negli ipermercati l'inflazione reale nel 2004 è stata dello 0,7% mentre le
massaie hanno percepito un aumento medio dei prezzi pari all' 11,6 per
cento.

Se consideriamo la media dell'inflazione nella grande distribuzione
l'effetto è esponenziale: la crescita media dei prezzi 2004 è stata dell'
1,5% ma per i consumatori i listini alla vendita sono rincarati del 12,4
per cento. In pratica, l'effetto inflazione percepita ha decuplicato i
rincari.

Cos'è che ha fatto la fortuna dell'hard discount allora? L'aver comunicato
bene ai consumatori l'effetto convenienza, che ha offuscato un'inflazione
marcata proprio nei discount.

L'euro- come dismotra l'indagine Bocconi- ha modificato la percezione dei
prezzi da parte dei consumatori, che nel 63,1% dei casi, fanno ancora la
conversione in lire. Il 76,8% dei consumatori dichiarano apertamente di
essere oggi molto più attento al valore complessivo dello scontrino
rispetto al passato. Rilevante anche il fatto che il 57,8% degli italiani
dichiari che è diventata pratica ormai frequente il confronto di prezzo tra
i vari negozi. Al tempo stesso il 78% circa dei consumatori ha indicato nel
livello medio dei prezzi praticati uno dei fattori chiave nella scelta del
supermercato di fiducia.























Sole 24 ore, 15 aprile 2005
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ACCORDO TRA CARREFOUR E ALIGROSS, NASCE UN GIGANTE DEL COMMERCIO

Intesa siglata con il gruppo pugliese, la società francese diventa leader
nella regione. Acquisito il 70 per cento dell´azienda che manterrà però il
marchio Cash e Carry. Sono coinvolti160 punti vendita disseminati nelle
cinque province.

La più grande piattaforma commerciale della Puglia. È il risultato
dell´accordo siglato fra la società francese Carrefour e il gruppo
Aligross, una delle più significative realtà pugliesi del settore
distributivo attraverso la collegata Sviluppo Alimentare srl. L´accordo si
è concretizzato proprio con l´acquisizione da parte di Carrefour del 70 per
cento della società a responsabilità limitata e prevede che Aligross
continuerà a gestire autonomamente e direttamente gli altri rami del
gruppo, relativi in particolare all´ingrosso alimentare, in particolare con
il marchio Cash & Carry, e del commercio al dettaglio non alimentare, oltre
all´area tecnico - immobiliare.

La piattaforma commerciale realizzata con l´agreement sottoscritto nei
giorni scorsi prevede il coinvolgimento di 160 punti vendita, sia diretti
che in franchising su una rete che ha chiuso il bilancio 2004 con una
consistenza di oltre 160 milioni di euro. Di fatto, l´acquisizione della
proprietà di Sviluppo Alimentare permette a Carrefour di realizzare un
vastissimo programma di «colonizzazione commerciale» senza dover incorrere
nelle disposizioni della legge regionale sul commercio che contingenta le
nuove aperture di ipermercati in base a specifiche disponibilità per classi
di superfici.

Acquisendo invece direttamente i nuovi punti vendita, Carrefour applicherà
un semplice cambio di marchio. Le ditte che passeranno sotto il controllo
di Carrefour attraverso Sviluppo Alimentare sono il Gulliper, il Gulliver,
il Gully e il Biondi: i cui negozi sono dislocati fra la provincia di
Lecce, quella di Taranto e quella di Brindisi. Le insegne, nei prossimi
mesi, come da accordi passeranno sotto il marchio Carrefour.

Il gruppo francese, grazie a quest´accordo, solidifica ulteriormente la
propria presenza in Puglia diventando leader della grande distribuzione sul
territorio regionale e potendo fare affidamento oltre che sul marchio
diretto anche su quelli di Gs e Diperdi. «La Puglia - dice Didier Fleury,
amministratore delegato di Carrefour Italia - è una regione di forte
interesse per la nostra azienda, così come tutto il Sud Italia. L´accordo
s´inserisce nella strategia aziendale a favore del multiformato e quindi
dello sviluppo di tutte le formule di vendita con cui Carrefour Italia
opera».

A guidare questa nuova fase della società Sviluppo alimentare sarà Brizio
Montinari, già presidente e fondatore del gruppo Aligross. «Questo accordo
- commenta Montinari - rende onore a un´azienda che sul territorio ha
sempre lavorato con criteri innovativi e assoluta serietà e fa oggi del
Salento la base della più importante catena di supermercati del Meridione,
con ambiziosi programmi di sviluppo su tutto il territorio regionale». La
Sviluppo Alimentare a guida Carrefour conterà, inizialmente, su 365
collaboratori. Per il momento non sono previste nuove assunzioni. Ma sia i
vertici francesi che quelli della società salentina hanno già garantito che
gli attuali livelli occupazionali verranno mantenuti.
Repubblica, 15 aprile 2005
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