rassegna stampa: Canada, Wal-Mart chiude negozio sindacalizzato



Il nostro occhio cade spesso su Wal-Mart, la più importante impresa della
GDO al mondo, poichè le sue strategie commerciali e di impresa fanno scuola
nel settore e non in senso positivo.
Wal-Mart allarga il suo impero commerciale abusando della sua posizione
dominante e non rispettando i diritti dei lavoratori suoi dipendenti o
fornitori,...e sta sempre bussando alle porte di Esselunga!
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da " www.rsinews.it" - 22/02/05
Canada, Wal-Mart chiude negozio sindacalizzato
E negli Usa paga 135.000 dollari di multa per lavoro minorile pericoloso
Mentre in Italia si riaccendono le voci su un possibile acquisto di
Esselunga da parte di Wal-Mart, il colosso americano della grande
distribuzione fa parlare ancora di sé, per le sue politiche anti-sindacali.
Nei giorni scorsi, la compagnia ha annunciato che il 6 maggio chiuderà il
proprio negozio canadese di Jonquire, in Quebec, il primo centro Wal-Mart in
Canada dove, lo scorso agosto, la maggioranza dei 190 lavoratori ha aderito
al sindacato United Food and Commercial Workers (UFCW).
La decisione è stata assunta durante le trattative che avrebbero dovuto
portare al primo contratto collettivo di lavoro. Dopo tre mesi di riunioni
infruttuose, il sindacato aveva chiesto, il 1° febbraio, l'arbitrato del
ministro del Lavoro del Quebec.
La motivazione ufficiale data da Wal-Mart è che il negozio di Jonquire non
fa abbastanza profitti ma secondo l'UCFW si tratta di "un'amara lezione"
inflitta ai lavoratori, colpevoli di aver aderito al sindacato, scoraggiando
altri dall'imitarli.
Secondo l'UCFW, che ha annunciato un'azione legale, la motivazione fornita
da Wal-Mart è infondata e la decisione della chiusura sarebbe stata presa da
Wal-Mart diversi mesi fa, prima di sedersi al tavolo delle trattative,
quando è stata ufficializzata la nascita della rappresentanza sindacale a
Jonquire.
"Ciò che Wal-Mart vuole è il potere assoluto sui suoi lavoratori, i suoi
fornitori e le città in cui opera", accusa l'UCFW.
Una rappresentanza sindacale dell'UFCW si è costiuita il 19 gennaio anche
nel negozio canadese di Wal Mart a Saint-Hyacinthe, in Quebec, dove ha
aderito al sindacato la maggioranza dei duecento dipendenti, mentre è in
corso la costituzione di rappresentanze in altri 12 centri Wal-Mart in
Quebec, Saskatchewan e British Columbia.
Ieri Wal-Mart ha pubblicato un annuncio a pagamento di un'intera pagina su
alcuni quotidiani canadesi, rivolgendosi ai suoi dipendenti, sotto forma di
lettera aperta, affermando: "Voi rappresentate la pietra angolare della
nostra organizzazione e riteniamo che sia un privilegio avere un team così
eccezionale".
La compagnia afferma che gli ultimi giorni sono stati "molto faticosi" e
assicura i propri lavoratori che essi rappresentano la "più grande forza":
"Non lasciate mai che qualcuno o i mezzi d'informazione vi dicano il
contrario".
La presidente territoriale del sindacato UCFW, Marie-Josée Lemieux, ha
replica che "il Quebec non è il Far-West, dove tutto è permesso al cowboy
che possiede il revolver più grosso. Noi abbbiamo delle leggi sul lavoro.
Noi chiediamo a Wal-Mart di rispettare i suoi lavoratori e le sue
lavoratrici e di smettere di ridicolizzare il loro diritto d'associazione,
previsto dal Codice del lavoro".
In Canada, sono oltre 60.000 i lavoratori impiegati presso i 241 centri
Wal-Mart. In Europa, la catena americana è presente in Gran Bretagna, con il
marchio ASDA, e in Germania.
Sul sito statunitense di Wal-Mart, al paragrafo "Sindacati", si legge: "A
Wal-Mart rispettiamo i diritti individuali dei nostri dipendenti e li
incoraggiamo ad esprimere le loro idee, commenti e preoccupazioni. Poiché
siamo impegnati a mantenere un clima di comunicazioni aperte, non riteniamo
ci sia necessità di una rappresentanza terza".
Intano, negli Stati Uniti, l'11 febbraio il Dipartimento del Lavoro ha
comunicato che Wal-Mart ha accettato di pagare una multa di 135.540 dollari,
per aver impiegato minorenni in lavori pericolosi.
I fatti si riferiscono al periodo 1998-2002, riguardano 24 ragazzi e sono
avvenuti in Arkansas, Connecticut e New Hampshire. Wal-Mart ha accettato di
pagare, pur respingendo le accuse.
(http://www.ufcw.ca/cgi-bin/full_story.cgi?story_id=1397&from_page=6)
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