rassegna stampa: Porto Alegre. Anche José Bové contro la Monsanto



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Tratto da "Carta.org" - 31/01/05
Porto Alegre. L'ambasciata della soya contro la Monsanto
Alessio Surian
29 gennaio 2005
Più di trecento persone hanno solennemente sfilato e sonoramente inaugurato,
venerdì 28 gennaio, l'Ambasciata della Repubblica della Soya davanti
all'edificio della Monsanto.
Gli attivisti di GreenPeace hanno installato proprio davanti all'entrata
della sede della multinazionale del transgenico una targa di due metri di
circa 120 chilogrammi di peso, mentre un gruppo di teatro di strada
richiamva l'attenzione sulla trasformazione del Cono Sur
latinoamericano in zona Ogm.
I pochi membri della guardia militar presenti si sono limitati ad osservare
il lavoro di informazione degli attivisti delle diverse organizzazioni della
campagna per un Brasile libero dagli Ogm, come i Sem Terra e il sindacato
dei contadini che lottano per difendere la biodiversità, l'autonomia
alimentare e le propsettive di lavoro in questo settore: «La pratica degli
Obm è ripudiata dalle organizzazioni che partecipano al Forum che
continueranno a opporsi al tentativo di monopolizzare la produzione agricola
da parte delle imprese di biotecnologia» ha detto Marcelo Furtado,
coordinatore delle campagne di GreenPeace in Brasile. «In Argentina molti
produttori agricoli già si sono resi conto che la produzione di Ogm è un
vicolo cieco» ha rincarato Emiliano Ezcurra di GreenPeace Argentina. Fin
dalla prima edizione del Forum sociale mondiale le attività della Monsanto e
il tema degli Ogm hanno costituito uno dei temi di lotta trasversale per le
organizzazioni presenti al Forum: la sfida sembra essere riuscire ad
allargare il fronte di questa lotta: in Brasile sono già ottanta le
organizzazioni della società civile che partecipano alla campagna.

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Porto Alegre. Anche José Bové contro la Monsanto
Alberto Chicayban e Fabio Della Pietra
29 gennaio 2005
Durante l'azione promossa con successo da Greenpeace a Porto Alegre contro
la sede della Monsanto, per protestare contro la multinazionale degli Ogm -
di cui abbiamo già accennato in questo sito con la notizia intitolata «Porto
Alegre. L'ambasciata della soya contro la Monsanto» di Alessio Surian - gli
attivisti hanno ricevuto una telefonata di José Bové, che, in quel preciso
istante, partecipava a una protesta contro lo sbarco della soia transgenica
in Francia al Porto di Lorient.
Una delegazione degli attivisti è entrata per parlare con i rappresentanti
della Monsanto a Porto Alegre, ma sono stati informati che l'azienda ha
chiuso la rappresentanza nella città. Comunque, i manifestanti sono riusciti
a scovare l'avvocato della multinazionale e gli hanno consegnato un
documento con la formale protesta contro "un piano di dominazione
dell'agricoltura da parte delle aziende di biotecnologia". Queste aziende
hanno la pretesa di espandere la coltivazione di transgenici in Brasile,
Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia.
Si sono aggregate a Greenpeace la ben nota Via Campesina, le locali
Federazione dei Lavoratori nell'Agricoltura Familiare di Rio Grande do Sul,
e la nazionale Centrale Unica dei Lavoratori Brasiliani. E' stata davvero
una protesta pacifica e intelligente.
[fonte cooperativa Itaca di Pordenone]
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