Protocollo Kyoto: Cop10, contrasti con gli Usa





(ANSA) - BUENOS AIRES, 6 DIC - Nel corso della prima giornata
dei lavori della decima Conferenza internazionale sui cambi
climatici (Cop 10), inaugurata oggi a Buenos Aires, e' emerso
che nell'ambito dei negoziati sullo scottante tema del
Protocollo di Kyoto e del relativo abbattimento dei gas terra,
sono stati fatti dei passi avanti.
  Lo hanno lasciato intendere il ministro della sanita' e
dell'ambiente argentino Gines Gonzalez Garcia e la segretaria
esecutiva della Cop 10, l'olandese Joke Waller-Hunter che, nel
corso di una conferenza stampa hanno rilevato, tra l'altro, che
gli Stati Uniti ''si sono impegnati davanti a tutto il mondo''
ad affrontare il problema, mentre Cina e Brasile presenteranno
per la prima volta i loro 'rapporti nazionali', sulla situazione
dell'impatto del cambio climatico sui rispettivi territori.
  Un passo, tra l'altro, che ha gia' effettuato l'India,
appunto a dimostrazione che qualcosa si sta muovendo in tal
senso.
  L'olandese Waller-Hunter, inoltre, ha specificato che i
lavori della Cop 10 si incentreranno soprattutto nel discutere
le azioni da intraprendere per l''adattamento'' al cambio
climatico, in pratica, tra l'altro, piani sanitari ed opere per
prevenire inondazioni e altri disastri. La diplomatica ha
precisato che, in questo ambito, ''i paesi industrializzati
hanno fatto meno di quelli in via di sviluppo''.
  Dal canto suo, il ministro argentino Gonzalez Garcia ha
assicurato che, come presidente della Cop 10, si adoperera'
affinche' gli Stati Uniti ed i paesi che hanno gia' firmato il
Protocollo di Kioto ''possano trovare delle coincidenze e
stabilire un consenso'' sulle misure necessarie.
  In proposito, pero', Harlan Watson, il responsabile della
folta delegazione statunitense, dopo aver sottolineato che
Washington ''gia' sta facendo quanto necessario per raggiungere
i suoi obiettivi nell'ambito del cambio climatico'', ha
illustrato un punto di vista diverso dagli altri paesi, basato
su criteri di breve e lungo termine, lasciando intendere insomma
che gli Usa si prefiggono mete diverse da quelle del Protocollo
di Kyoto.
  ''L'obiettivo di Bush - ha precisato Watson - a breve termine
e' quello di ridurre le emissioni dell'effetto serra nel nostro
territorio del 18% durante i prossimi 10 anni, cio' che
rappresenta circa il 30% del miglioramento reale''.
(ANSA).