rassegna stampa: Riso Ogm- la Cina pronta al via libera



a cura di ALtrAgricoltura Nord Est
----------------------------
tratto da "Il Corriere della Sera" - 02/12/2004
Forti le opposizioni, sia internazionali che interne
Riso Ogm: la Cina pronta al via libera
In un meeting su salute e biologia svolto a Pechino, presentati quattro
nuovi tipi di riso geneticamente modificato
CINA - Il governo cinese è a un passo dal dire sì alla produzione di quattro
nuove varietà di riso geneticamente modificato, nonostante l'opposizione di
gruppi come Greenpeace e dell'opinione pubblica occidentale. E' quanto
emerge dal recente meeting sul tema biologia e salute, svolto a Pechino e
promosso dal Ministero dell'Agricoltura, durante il quale i ricercatori
cinesi hanno mostrato i risultati delle loro ricerche su nuovi tipo di riso,
resistenti ai parassiti e alle malattie. Nella stessa occasione gli
scienziati hanno chiesto formalmente al governo di autorizzare la produzione
in larga scala del riso Ogm. Se la riforma verrà approvata, la Cina
diventerebbe il primo operatore mondiale nella produzione di riso biotech.
BISOGNI - «La produzione del riso Ogm è essenziale per il sostentamento
della Cina, in paese di un 1 miliardo e 300 milioni di abitanti che si
cibano principalmente di questo prodotto» ha affermato Zhu Zhen, il biologo
che ha guidato la ricerca. Sei anni di esperimenti e prove di pre-produzione
sul campo hanno dato risultati notevoli, a livello scientifico. Il nuovo
riso e i nuovi prodotti chimici, assicurerebbero un incremento della
produzione dal 4 all'8% e un ribasso dell'80% del pericolo di danneggiamento
dei raccolti a causa dei parassiti.

PERICOLI - Ma l'ok politico è osteggiato non soltanto dai gruppi
internazionali come Greenpeace, che accusano i produttori di voler
esclusivametne incrementare la produzione a minor costo senza badare alle
conseguenze sulla salute, ma anche da parte di alcuni biologi cinesi, che
temono le possibili ripercuissioni sulla salute popolazione a causa dei
residui tossici dei nuovi pesticidi. E sull'ambiente in generale, a causa
dell'immissione di questo seme «ibrido» di cui non si può prevedere
l'impatto a lungo termine.

MERCATO - Le ragioni commerciali di questa pressione, da parte dei
produttori, sono evidenti: dei 25 milioni di tonnellate di riso prodotte a
livello mondiale, la Cina ne produce ben il 30% ma gli introiti che derivano
dall'esportazione del prodotto riguardano una fetta minima, solo 1 milione
di tonnellate, ultimamente persino diminuita. La prospettiva di incremento
offerta dalla manipolazione genetica è attraente, ma gli agricoltori delle
province di Fujan e Hubei, le zone-cavia dove si sono svolti gli esperimenti
negli ultimi sei anni, secondo alcune fonti indipendenti, non sono molto
tranquilli.
-----------------------------------

N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at italytrading.com