informazioni parlamentari su agricoltura, ...: LATTE RUSSO PER I GELATI EUROPEI



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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Sempre più contradditoria la politica dell'Unione europea sul latte. Da un
lato si mantiene in vita il sistema delle quote fino al 2014, dall'altro si
autorizza il massiccio ingresso di latte estero di dubbia qualità, a tutto
vantaggio solo della grande industria alimentare. Su questo tema vi
alleghiamo una agenzia stampa ANSA

UE: ALIMENTARE, LATTE RUSSO PER I GELATI EUROPEI/ ANSA
UE APRE FRONTIERE, IN CALO PRODUZIONE DI LATTE MA NON IN ITALIA
   (ANSA) - BRUXELLES, 22 SET - (di Patrizia Lenzarini)
 Pochi  mesi e arriveranno sulla tavola degli europei i gelati prodotti
con latte russo proveniente fino dal profondo sud della Siberia.
    E' una prima assoluta per l'Europa che da decenni si e'
limitata ad importare da Mosca pesce, pelli e pellicce.
    Ora, per la prima volta, i paesi europei hanno deciso di
autorizzare alcuni latterie russe ad esportare il prodotto verso
l'Unione europea.
    In Europa entrera' quindi il latte proveniente dagli
allevamenti situati nella regione di Mosca ma anche nella
provincia di Lipetsk, a 400 km dalla capitale e conosciuta
soprattutto in Italia per un progetto di distretto industriale
in collaborazione con le Marche. Non solo. Il latte giungera'
ancora da piu' lontano, dalla citta' di Barnaul, nel sud della
Siberia, quasi al confine con il Kazakistan.
    Cosi' il gelato, per gli europei del sud spesso sinonimo di
sole e dei piaceri di una lunga e calda estate, potra' avere
origine russe. Del resto una delle caratteristiche della Russia
sono proprio le gelataie che anche con con 22 gradi sotto zero
vendono gelati davanti alle stazioni di metro e nel centro delle
citta'. I golosi devono affrettarsi a mangiarlo altrimenti si
ghiaccia.
    Il latte russo, secondo gli esperti della Commissione,
prendera' per il momento la direzione delle industrie alimentari
e dolciarie tedesche per la produzione di gelati.
    Bruxelles non e' al momento in grado di dire quale sara' il
volume delle esportazioni del prodotto dalla Russia. La
decisione, proposta dal commissario alla sanita' David Byrne e
approvata dai rappresentanti dei 25 stati membri al Comitato
europeo per la catena alimentare, riguarda la salubrita' delle
tre latterie che hanno superato i rigidissimi controlli degli
ispettori veterinari europei.
    L'iniziativa e' comunque rivelatrice dei profondi
cambiamenti che si stanno preparando nella grande europea, in
particolare nei rapporti di vicinato con i partner non europei.
    Il commissario europeo Byrne ne e' convinto: ''Il
provvedimento - ha oggi commentato - e' un segno supplementare
della buona cooperazione tra l'Ue e la Russia con la quale gli
scambi di prodotti alimentari continueranno a svilupparsi nel
rispetto della legislazione delle due parti per quanto riguarda
la sicurezza alimentare''.
    L'apertura alle importazioni di latte da Mosca, dovrebbero
restare contenute considerando che possono transitare solo da
tre stabilimenti, ma rischiano di sollevare interrogativi tra i
produttori europei ed italiani.
   In Europa infatti, la produzione di latte e' regolata da un
sistema di quote di produzione per paese quasi ventennale. Il
loro superamento fa scattare pesanti sanzioni sui produttori che
ne sono responsabili.
   Lo scorso anno la situazione delle multe a carico dei
produttori italiani e' stata regolamentata con una decisione
europea, ma la tendenza della produzione a livello nazionale
resta al rialzo, mentre in Europa tende a diminuire. Per i
produttori pero' il catenaccio delle quote rimarra' in vigore
almeno fino al 2014-2015.(ANSA). 
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