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da Il Gazzettino di Venezia pagina di Chioggia varie le iniziative contro
la nave di soia ogm anche AltrAgricoltura dice la sua



BLOCCO DI GREENPEACE

A Chioggia si scarica a singhiozzo





Si è concluso ieri sera, con l'assicurazione che i carabinieri del Nucleo
ecologico verificheranno la destinazione della soia ogm, il blocco della
nave coreana Keoayang Majesty da parte degli attivisti di Greenpeace. Un
incontro svoltosi a bordo del rimorchiatore di Greenpeace aveva consentito,
dalla mezzanotte di martedì, di avviare le operazioni di allibo del carico,
che viene aspirato e trasferito in chiatte. L'operazione è di solito
preliminare all'entrata in porto della nave. La vicenda ha provocato ieri
un lungo incontro in Capitaneria di porto, al quale hanno partecipato
rappresentanti dei carabinieri, della guardia di finanzia, della polizia di
stato, della stessa Greepeace e della ditta che ha noleggiato la nave
coreana ed è interessata alla merce trasportata. La soluzione è arrivata in
serata, con l'impegno dei carabinieri di vigilare sui traffici di cibi
transgenici, che ha convinto i rappresentanti di Greenpeace a cessare la
manifestazione. Il secondo tavolo che sul quale affrontare la questione dei
prodotti ogm è stato provocato dall'assessore all'Ambiente di Chioggia,
Giorgio Varisco, che ieri ha ospitato alcuni rappresentanti di "Altra
agricoltura", un'organizzazione che si batte per la difesa dei prodotti ogm
free. Piena la solidarietà espressa da Christian Dal Grande ai
rappresentanti di Greenpeace e dura la critica nei confronti degli
importatori di prodotti ogm che speculerebbero approfittando della mancanza
di informazione dei consumatori. La carenza di controlli, l'effettuazione
di operazioni di carico e scarico di prodotti ogm e non comporta, secondo
"Altra agricoltora", la possibilità se non la certezza della commistione e
dell'inquinamento. Per quanto riguarda la città di Chioggia - ha poi
rilevato Varisco - "esiste una deliberazione del Consiglio comunale,
assunta lo scorso mese di aprile, che dichiara l'intero territorio comunale
off limits circa l'introduzione di colture ogm. Ma di prodotti del genere -
precisa l'assessore- è vietata anche la commercializzazione. Per questo, se
i controlli del prodotto che arriva per mare sono di competenza
dell'autorità marittima, quando poi arrivano a terra le competenze
diventano comunali. E il Comune, ripeto, ha deciso di non tollerare la
presenza di prodotti del genere". L'operazione di allibo del carico della
nave coreana è proceduto ieri a singhiozzo. Di tanto in tanto gli uomini di
Greenpeace dal rimorchiatore Esperansa, che stazione davanti a Chioggia da
domenica scorsa, salivano sulla Clodia, l'unità dotata di dispositivo
aspirante per scaricare la soia nelle chiatte e questo ha interrotto più
volte le operazioni di scarico. Verso le 18 di ieri sera "le operazioni
commerciali - ha riferito il comdanante della Capitaneria di Chioggia,
Paolo Meneghetti- sono riprese: si spera per completare lo scarico". La
nave scaricherà davanti a Chioggia solo una parte del carico perché
dovrebbe completare questa operazione in un altro porto. L'incontro in
Capitaneria tra le parti, Greenpeace e rappresentanti della ditta Pagnan,
interessata alla commercializzazione della soia, presenti il comandante
Meneghetti, rappresentanti dei carabinieri, finanza e polizia, s'è
protratto per buona parte del pomeriggio. Greenpeace ha chiesto ai
rappresentanti della Pagnan, che non l'hanno fornita, rassicurazione della
sospensione definitiva delle operazioni commerciali riguardanti la soia. È
stata comunque fornita ai rappresentanti di Greenpeace documentazione
concernente il carico della Keoyang Majesty. Giorgio Boscolo