TAV e danni ambientali



COMUNICATO STAMPA Firenze, 23.2.'04

 
 
> MEGA-PROCESSO A FIRENZE ALL'ALTA VELOCITÀ PER I DANNI AMBIENTALI E LA
> COMPROMISSIONE DELLE RISORSE IDRICHE DELL'APPENNINO.
> 
> LA LEZIONE DEL MUGELLO SERVIRÀ A SCONGIURARE IL PROGETTATO TAGLIO DELLA
> FALDA ANCHE SOTTO LA CAPITALE DELLA CULTURA?
> 
> 
> 
> "Per avere danneggiato con più azioni esecutive di un medesimo disegno
> criminoso, in concorso tra loro i seguenti corsi d'acqua [segue un elenco
di
> 24 corsi d'acqua]. Condotte tutte più volte reiterate, così causando una
> grave perdita di potabilità e qualità delle acque e con una sostanziale
> compromissione ed alterazione della vita vegetale e animale all'interno
dei
> corsi d'acqua, nonché una alterazione degli stessi corsi d'acqua mediante
> accumulo nel loro alveo e sulle sponde di limi fangosi, tali da
> distruggere, limitare e comunque alterare il normale sviluppo
> dell'ecosistema dei luoghi. Con le aggravanti di avere commesso il fatto
su
> cose destinate a pubblico servizio e utilità, di aver agito con il
concorso
> di più di cinque persone, di avere cagionato un danno anche patrimoniale
di
> rilevante gravità".
> 
> "Per avere, in concorso tra loro e con più azioni esecutive del medesimo
> disegno criminoso, nelle rispettive qualità indicate, danneggiato i
seguenti
> fiumi, torrenti, fossi [segue un elenco di 17 fiumi, torrenti e fossi],
le
> seguenti sorgenti [51 unità], i seguenti pozzi [28 unità], i seguenti
> acquedotti [2 unità]. In particolare per averli prosciugati o comunque
> disperdendone le acque limitandone le portate e pregiudicandone anche in
> modo irreversibile il loro utilizzo sia in relazione
all'approvvigionamento
> idrico di acque potabili, sia in relazione ad ogni altro uso antropico,
sia
> economico che di svago che, infine alle funzioni proprie negli ecosistemi
> locali e ciò in difetto di previe specifiche richieste alle autorità
> competenti e quindi in difetto delle relative autorizzazioni.
> Complessivamente per aver drenato e disperso dall'inizio dei lavori la
somma
> complessiva di non meno di 44.933 milioni di metri cubi di acqua nel
> territorio della Comunità Montana del Mugello. Con l'aggravante di aver
> commesso il fatto
> su acque superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal
sottosuolo,
> pubbliche ai sensi della l.n. 36/94 e comunque su acque destinate per
loro
> natura a pubblico servizio e per avere agito in più di cinque persone".
> 
> 
> 
> Questi alcuni passaggi relativi ai primi due capi di imputazione
derivanti
> dai danni ambientali che hanno provocato i cantieri TAV fra Monte Morello
e
> Firenzuola negli ultimi anni. Il processo si apre oggi nell'Aula Bunker
di
> Via dell'Agnolo a Firenze. Risultano rinviati a giudizio esponenti di un
> consorzio - il CAVET - che raggruppa imprese fra le più quotate del
nostro
> Paese (Impregilo S.p.A., CMC-Cooperativa Muratori e Cementisti, FIAT
> Engineering S.p.A., CRPL-Consorzio Ravennate di Produzione e Lavoro). Si
> tratta del consorzio al quale il general contractor FIAT ha affidato la
> progettazione e l'esecuzione dei lavori per la costruzione della tratta
> ferroviaria ad Alta Velocità fra Bologna e Firenze (una galleria
ciclopica
> monotubo - nella quale dunque i supertreni sono destinati a incrociarsi
-, e
> tuttavia priva per 60 km del tunnel parallelo di sicurezza!).
> 
> 
> 
> L'associazione di volontariato ecologista Idra - parte offesa nel
> procedimento per i danni ambientali causati dalla cantierizzazione TAV in
> Toscana - esprime gratitudine ai magistrati fiorentini per l'enorme
lavoro
> svolto nella fase istruttoria e di individuazione dei reati.
> 
> A prescindere dal futuro esito del processo, restano tuttavia aperti
alcuni
> interrogativi ancor più inquietanti sul ruolo svolto nella vicenda TAV
dalle
> autorità pubbliche (Ministeri, Regione Toscana, Enti Locali): quanta
> attenzione hanno prestato alla qualità ambientale del progetto al momento
> dell'approvazione dell'opera? quale capacità di controllo hanno saputo
> esercitare una volta avviati i cantieri? come giustificano agli occhi del
> contribuente la spaventosa e perdurante lievitazione dei costi e il
> reiterato ritardo nella consegna? quanto risulta affidabile l'opera
stessa
> in termini di sicurezza? quali danni ha prodotto la TAV nelle economie
> locali della valle del Mugello e della montagna appenninica? quali costi
> umani e sociali hanno comportato e comportano i contratti e le condizioni
di
> lavoro ai quali vengono sottomesse le maestranze?
> 
> Il pessimo esempio fornito dalle conseguenze ambientali dell'Alta
Velocità
> sull'appennino tosco-emiliano servirà ad aprire gli occhi a coloro che si
> ostinano a proporre anche nel delicatissimo tessuto urbano della città
> d'arte di Firenze un'opera così onerosa, distruttiva e invadente? Quale
> logica è mai in grado di giustificare ad esempio la spesa di 240 milioni
di
> euro pubblici per una stazione faraonica alla quale arrivano due soli
> binari, progettata per giunta sotto l'alveo di un torrente che ha
esondato
> meno
>