Bike Office




Bike Office
La Provincia di Venezia istituisce l'ufficio Bike Office per la mobilità
sostenibile
15-02-2004 - Fonte: cunegonda.info

La riscoperta della bicicletta come alternativa all'automobile ha indotto
molte amministrazioni ha confrontarsi con i problemi del traffico ricercando
nuove strategie. Città all'avanguardia Ferrara, Parma, Reggio Emilia, ma tra
le grandi città anche Milano ha fatto i primi positivi passi. Maglia nera è
Torino, città dimenticata e decadente, sempre più schiacciata da un
inquinamento da record e dalle false promesse di un disastro ecoambientale
chiamato Olimpiadi invernali del 2006.
Uno studio recente sugli spostamenti su breve distanza, finanziato
dall'Unione Europea ha infatti evidenziato che il 30% dei tragitti
effettuati in automobile copre distanze di meno di 3 km ed il 50% è
inferiore ai 5 km.
Tali distanze, vantaggiosamente coperte dalla bicicletta, indicano che
favorendo l'uso della bici è possibile sostituire l'automobile per una parte
importante della domanda contribuendo al rispetto degli accordi
internazionali per la riduzione dei gas per l'effetto serra e degli
obiettivi europei e nazionali sulla qualità dell'aria.
Ma il ruolo della bicicletta, e la sua potenzialità, non deve essere
trascurato nemmeno per quel che riguarda le attività di svago, del tempo
libero e più in generale per tutte quelle attività che rientrano nel
concetto più ampio di turismo sostenibile.
L'Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Venezia, ha
iniziato ad affrontare il tema della mobilità ciclabile sia dal punto di
vista ambientale, culturale e turistico, che per gli aspetti progettuali e
realizzativi. A tale riguardo il censimento delle piste ciclabili nel
territorio provinciale, ha messo in evidenza una realtà disomogenea, ove
accanto a Comuni dinamici e attenti alla questione della mobilità
sostenibile ve ne sono altri il cui livello di coinvolgimento e l'attività
nel settore è pressoché nulla.
Per sviluppare la ciclabilità in sintonia con obiettivi di riqualificazione
ambientale del territorio , con l'offerta d'itinerari turistici alternativi
e, più in generale, a garanzia della sicurezza dei cittadini in ambito
urbano, era necessario che l'Ente Provincia di Venezia si ponesse come
elemento catalizzatore ed ordinatore degli interventi da attuare in tutto il
territorio provinciale.
Cogliendo le indicazioni contenute nel manuale della Comunità Europea dal
titolo "Città per la bicicletta, città dell'avvenire" che riteneva
condizione indispensabile per una efficace politica di promozione dell'uso
della bicicletta la costituzione di un ufficio ad hoc, l'amministrazione
provinciale della città lagunare ha istituito, presso l'assessorato alle
Politiche Ambientali, un Bike Office per la Mobilità Sostenibile con il
compito di coordinare le attività dei vari assessorati, di avviarne di nuove
cercando di porsi come punto di riferimento per i Comuni della provincia che
intendano sviluppare, in qualsiasi forma, la mobilità ciclistica nel loro
territorio.
Tra le prime iniziative attivate dal nuovo ufficio vi sono quelle di
ideazione di una collana di itinerari naturalistici da effettuarsi in bici
attraverso straordinari e poco conosciuti ambienti delle terre di Venezia.
Attualmente sono disponibili i primi tre pieghevoli relativi agli itinerari
"lungo il Muson", "nel Parco fluviale del Lemene - Reghena e dei Laghi di
Cinto" e quello più recente "dalla Brenta all'Adige per i vecchi canali".
Altri due pieghevoli saranno realizzati nel corso dell'anno. E' allo studio,
inoltre, attraverso la collaborazione degli assessorati al Turismo e alle
Politiche Ambientali, la realizzazione di una specifica cartina per
cicloescursionisti, il cui primo prodotto si riferirà alla Riviera del
Brenta ed il secondo al territorio del miranese.
Parallelamente è stata avviata, in collaborazione con Trenitalia Veneto,
un'interessante iniziativa di promozione del treno+bici dal titolo "Treni &
Bici nelle Terre di Venezia" che ha già visto nella prima uscita, lungo la
Riviera del Brenta, la partecipazione di oltre 350 persone. Si tratta di 4
uscite che prevedono l'uso del treno, con le bici al seguito del
viaggiatore, per raggiungere località della provincia altrimenti non
raggiungibili solo con la bicicletta. Le prossime iniziative sono previste
per il 12 maggio con un itinerario lungo il Piave, il 2 giugno lungo il
Livenza e il 16 giugno con destinazione l'oasi WWF di Alvisopoli. In tutte
le uscite la provincia metterà a disposizione delle guide naturalistiche per
una approfondita conoscenza dei luoghi.
Per quel che riguarda la ciclabilità urbana, e più in generale la
ciclabilità non turistica, è alla fase conclusiva la seconda parte del
censimento degli interventi realizzati, progettati e previsti a medio
termine da parte di Comuni e Provincia. Si tratta di un'analisi puntuale che
servirà a capire sia l'entità degli interventi e i relativi finanziamenti,
sia la relativa qualità progettale, al fine di pianificare al meglio gli
interventi futuri.
Tratto da: www.cunegonda.info