ritiro della BP



da: Asianews - 17 Gennaio 2004

CINA - TIBET
La BP si ritira dal progetto dell'oleodotto tibetano

New York (Asia News) - La British Petroleum (BP) ha annunciato di avere
intenzione di ritirare le proprie azioni dalla più grande
compagnia petrolifera cinese, la China National Petroleum Corporation
(CNPC). La notizia, pubblicata il 13 gennaio scorso, ha
suscitato l'acclamazione di tibetani e attivisti che sostengono la causa di
un Tibet indipendente dalla Cina e avevano intrapreso una
campagna contro gli investimenti della BP nella compagnia cinese. Lhadon
Tethong, Direttore Esecutivo dell'organizzazione
Students for a Free Tibet, ha detto di accogliere con gioia la notizia che
la BP non sosterrà più la Cina nella colonizzazione del
Tibet.

La BP, insieme ad altre compagnie europee tra cui l'AGIP, partecipava dal
2000 alla costruzione di una conduttura lunga 953 km per
il trasporto di gas e petrolio da Sebei, bacino di Tsaidam, nell'altopiano
settentrionale del Tibet, a Lanzhou in Cina. Ad aprile dello
stesso anno, la BP ha contribuito a sollevare la CNCP da una grave crisi
finanziaria con un versamento di 578 milioni di dollari,
diventando così il principale investitore straniero della compagnia cinese e
sostenendo praticamente tutte le spese del progetto, che
ammontano a 530 milioni di dollari. La costruzione dell'oleodotto aveva
suscitato l'opposizione del governo tibetano in esilio a
Dharamsala, che la considerava una strategia della Cina per intensificare il
controllo sul Tibet. Il progetto ha sollevato dubbi anche
nel resto del mondo, sia per l'impatto ambientale, sia perché la CNPC
detiene l'uso esclusivo dei diritti di sfruttamento delle risorse
petrolifere e gassose del Tibet.

Recuperato da Francesco Castracane