cosa contengono i profumi?



I seguenti interventi appartengono a Pietro Porto, responsabile scientifico di Fitocose, 
azienda specializzata in cosmesi naturale. Sono comparsi un po' di tempo fa in uno dei 
forum di Promiseland.
Ve li riporto perchè non credo che l'argomento sia molto conosciuto (personalmente 
non mi ero mai posta il problema).

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1) Prima di procedere all’acquisto di un prodotto cosmetico, è consuetudine comune 
alla maggior parte di noi dare un giudizio personale di gradevolezza cosmetica 
valutando sensorialmente sia la presentazione del prodotto , sia la sensazione olfattiva 
che sprigiona la
tal crema o profumo sulla nostra pelle .
Vengo subito alla questione :
Avete mai pensato se quell’odore tanto sensuale , fresco, frutta o verde che richiama 
fiori o frutti esotici esista nella realtà?
Vi siete mai posti il problema se da un frutto come il Kiwi o
il melograno, da un fiore come la Magnolia o il Mughetto o dal fantomatico Muschio 
bianco si possano ottenere per estrazione, enfluerage o per distillazione essenze tali da 
poter ottenere
il profumo che avete in questo momento addosso? 
No! ...per la maggior parte di voi !
Perchè se lo sapeste .....forse qualcuna di voi cambierebbe immediatamente il metro di 
misura con cui fa gli acquisti normalmente!
Alla prossima.
Cordialmente

2) Prima però rilassatevi con questa storiella:
Il famoso profumiere Ernest Beaux fu incaricato da M.lle Chanel di preparare dei nuovi 
profumi per la sua casa di moda. Ella scelse il numero 5 tra due serie di profumi 
codificati dall’1 al 5 e dal 20 al 24.Quando le fu chiesto quale nome avrebbe dato al 
profumo , lei rispose “ Presenterò la mia nuova collezione il 5 Maggio, cioè il quinto 
giorno del quinto mese dell’anno. Chiameremo il profumo n°5 , il numero che esso ha 
già. Porterà fortuna .”
Mlle Chanel non sbagliava.
Ernest Beaux ebbe l’ispirazione nel 1920 e creò questo profumo durante un viaggio nei 
paesi del Nord, dove lo colpì in particolare modo la fresca fragranza dei laghi, dei fiumi 
e della campagna attorno; il risultato fu che egli utilizzò per primo le aldeidi alifatiche 
come nota
dominante e comne lui stesso disse” non senza difficltà, perchè le prime aldeide 
sintetizzate che trovai non erano stabili e non venivano prodotte regolarmente”
Alla prossima

3) Ho voluto citare proprio questo profumo perchè ha rappresentato un cambiamento di 
tendenza nelle composizioni di note profumate di quel periodo. Se il profumiere di allora 
basava la propria esperienza componendo e creando profumi basati solo sui distillati di 
piante, concrete e assolute di fiori, con Chanel n°5 iniziava una nuova era nel campo 
delle profumeria alcolica . Si imponeva la tendenza di creare profumi non più naturali 
ma basati su fragranze create in laboratorio attraverso processi di sintesi che davano al 
profumiere la possibilità di spaziare a tutto campo miscelando secondo il proprio gusto 
nuovi odori frutto di sapienti reazion chimiche ed alchemiche .
Senza questo cambiamento non sarebbero esistiti profumi come “L’air du temps” dalle 
note floreali a base di Benzylsalicilato e neanche Diorella con il Methyl dihydro 
jasmonate e neanche profumi cipriati come Cabochart senza l’isobutyl quinolone!
E le Aldeidi di Chanel n°5 da dove derivano ? 
date un’occhiata qui sotto 
Benzene--Styrene--Styrene oxide--Phenylethyalcohol--Phenylethylester 
Benzene--Styrene--Styrene oxide--Phenylethan1,2diol--Phenylacetaldehyde
Benzene--Styrene--Styrene oxide--Phenylethan1,2diol--Phenylacetaldehyde acetals
Benzene--Styrene--Styrene oxide--Phenylethan1,2diol--Hydratropic Aldeyde acetals 
Benzene----Chlorobenzene---Diphenylether
Benzene----Trichloro methyl benzyl acetate
Benzene----Cumene--Cuminaldehyde--Cyclamen aldehyde
Benzene ---Benzophenone
Benzene----Acetophenone---Styrolyl alcohol--Styrolyl acetate 
Benzene----Acetophenone---Phenylmethylglycidate ester” Aldehyde C16” 
Sapete anche quanto c’è di essenza naturale in un profumo normalmente ? Meno del 
30% , e tutto il resto è chimica, pura chimica organica fatta di composti sintetici
ottenuti a partire dal Benzene come le aldeidi , dal Toluene , dal Naphthalene, dal 
Cresolo
ecc.ecc
E i profumi di Magnolia, il Kiwi, di Fragolae Mughetto e di Muschio bianco tanto per 
citarne alcune, non crediate che siano naturali ! Vi hanno raccontato una balla .
Oggi si fanno in laboratorio.
Cordialmente

4) Secondo il mio punto divista dobbiamo andare più in là con lo sguardo e cercare di 
capire cosa la tecnologia mette in moto per arrivare ad un profumo. Se la materia prima 
da cui partono è il Benzene ,noto cancerogeno, non mi sta bene ,se la materia prima è 
una pianta da cui estraggono l'olio essenziale, mi sta bene 
Anche i profumi dovrebbero dichiarare la composizione , non sono forse cosmetici 
anche loro?
Cordialmente
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Barbara