Fwd) GUERRA ALL'IRAQ : ILLEGALE ED ETICAMENTE ILLE



	Spero di non disturbare. 

E' accessibile, anche se incompleto, il sito 

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per un'azione meno episodica. 

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From:           	Gianni Zampieri <zampieri.gg at libero.it> 
To:             	@C:\PMAIL\GRPARLAM.PML 
Subject:        	GUERRA ALL'IRAQ : ILLEGALE ED ETICAMENTE  
ILLEGITTIMA. 
Send reply to:  	"Gianni Zampieri"<zampieri.gg at libero.it> 
Date sent:      	Fri, 13 Sep 2002 08:23:49 +0200 

Al Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Silvio Berlusconi 
 


Piazza Colonna, 370 - 00187 Roma   

in doverosa copia al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi	
 


  				     Palazzo del Quirinale - 00187 Roma   

		    ed ai 	Presidenti e Gruppi Parlamentari di Camera e Senato 

 GUERRA ALL'IRAQ : ILLEGALE ED ETICAMENTE ILLEGITTIMA.   

					Barzanò, 11 Settembre 2002   

	Signor Presidente e Ministro, 	 
le sue recenti dichiarazioni, peraltro espresse con modalità non  
riguardose del parlamento democraticamente eletto dal popolo  
italiano, ignorato e scavalcato nell'assunzione di atteggiamenti e  
speriamo non di decisioni irrevocabili al riguardo di un problema  
così grave, sono esse stesse di enorme gravità.   

	Io sono politicamente e civilmente cittadino italiano per nascita e  

per sorte privilegiata, sono naturalmente cittadino del mondo per  
ineluttabile e universale destino comune a tutti gli esseri umani, ma 
 
anche per responsabile scelta di voler appartenere all'unica umana  
famiglia: per questo ho sottoscritto e rinnovato il PATTO TRA I  
CITTADINI DEL MONDO.    

	Non sono credente di alcuna confessione religiosa, tuttavia  
condivido interamente le argomentazioni dell'appello del Giubileo  
degli Oppressi 2002, con la differenza che al giudizio di immoralità, 
 
derivante dal tradimento di principi di una fede che non ho,  
sostituisco un fermo e forte giudizio di illegittimità etica in  
quanto la guerra annunciata è contraria al bene di tutti i cittadini  

del mondo.   

	La guerra è illegale perché lo è sempre, secondo la  nostra  
Costituzione che la ripudia senza eccezioni. L'articolo 11 la esclude 
 
esplicitamente sia quale strumento di offesa alla libertà degli altri 
 
popoli sia come mezzo per risolvere le controversie internazionali, é 
 
quindi evidentemente implicito che la esclude per qualsiasi altro  
scopo.   

	La difesa della Patria (solo la difesa della Patria), che l'articolo 
 
52 indica come sacro dovere del cittadino, è sì attuabile anche con  
atti di resistenza di carattere militare, ma questo non può  
certamente eludere o contraddire il Principio Fondamentale sopra  
enunciato. E' stato inoltre chiaramente stabilito dalla Corte  
Costituzionale che la difesa della Patria è attuabile anche con mezzi 
 
e in modi assolutamente pacifici e non violenti. 	Per questo tutte le 
 
guerre o atti di guerra fin'ora compiuti in nome della Repubblica  
Italiana erano e sono illegali. E' grave che ciò sia accaduto, come è 
 
grave che di ciò nessuno sia stato chiamato a rispondere.   

	Questa guerra, non diversamente da altre guerre, potrebbe  
configurarsi come strumento per risolvere una controversia  
internazionale, ma perciò stesso costituzionalmente illegale per  
l'Italia, e i governanti che la decidessero sarebbero colpevoli di  
tradimento della Costituzione e del popolo italiano.   

	Come le altre, questa guerra è illegale anche in base al diritto  
internazionale, perché lo spirito e la lettera delle disposizioni  
della Carta delle Nazioni Unite, dei trattati e delle risoluzioni,  
vengono sistematicamente e proditoriamente elusi, aggirati o  
mistificati, approfittando delle carenze di democraticità delle  
istituzioni internazionali, solo per far prevalere la volontà dei  
potenti.   

	Sappiamo tutti che al di là delle giustificazioni ufficiali, come  
sempre, i veri motivi sono enormi e potenti interessi economici  
(industria bellica e petrolifera in primis) e altrettanto grandi  
interessi politici, di dominio sulle nazioni e perfino di gestione  
del consenso elettorale personale.   

	Ma questa guerra, come tutte le guerre, è anche eticamente  
illegittima perché contraria all'interesse dei popoli e dei  
cittadini, tutti.  Cittadini che da sempre non hanno (non abbiamo)  
mai avuto veri vantaggi dalle guerre, come già testimoniava Tito  
Livio due millenni fa e come possono ancora oggi tristemente  
testimoniare milioni di Vietnamiti, Cambogiani, Colombiani,  
Burundesi, Bosniaci, Croati e Serbi, Ceceni, Congolesi, Israeliani,  
Palestinesi e molti altri, compresi noi Europei che non abbiamo perso 
 
la memoria. Siamo inoltre noi stessi testimoni, con la caduta del  
muro di Berlino e la fine dell'impero sovietico, che la guerra non è  
 
nemmeno necessaria per abbattere e cambiare un regime iniquo, potente 
 
e dittatoriale.   

	Noi tutti, cittadini del mondo, credenti e non credenti, abbiamo il  

massimo comune interesse a difendere i principi e la prassi della  
pace, della giustizia e della convivenza solidale, oltre alla  
preservazione dell'ambiente che ci ospita.   

	Naturalmente ci sono gruppi di persone che ritengono di ottenere  
maggiori vantaggi da "avventure senza ritorno" o "inutili  
carneficine" che dir si voglia, perché identificano erroneamente la  
felicità con la detenzione di grande potere e di tanto denaro, ma  
sono intellettualmente miopi e ingannando si ingannano.   

	Come esplicitato nel PATTO TRA I CITTADINI DEL MONDO, mi oppongo e  
mi opporrò ad ogni guerra e non darò mai il mio consenso politico, il 
 
voto, a persone o partiti che non lo facciano con altrettanto impegno 
 
e concreta determinazione.   


Giovanni Zampieri  
Via Figliodoni, 2 23891 - Barzanò (Lc)   

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Gianni Zampieri - cdm (cittadino del mondo)
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