Libia, i crimini di guerra. Rapporto di Amnesty International



Roma, 12 set. (TMNews) - Amnesty International ha accusato oggi il regime di Muammar Gheddafi di avere commesso crimini contro l'umanità in Libia, ma ha anche puntato il dito contro i ribelli vicini al Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt) per presunti abusi che, in alcuni casi, costituiscono crimini di guerra.

Il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico deve prendere il controllo dei gruppi armati anti-Gheddafi, in modo da porre fine alle azioni di rappresaglia e agli arresti arbitrari. Lo ha dichiarato oggi l'Ong, diffondendo un lungo rapporto sulle violazioni dei diritti umani durante il conflitto libico.

Il rapporto, di 107 pagine, intitolato "La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture", ha denunciato le violenze commesse dalle forze pro-Gheddafi, ma accusa anche le forze leali al Cnt di violazioni dei diritti umani, che in alcuni casi si configurano come crimini di guerra.

"Le nuove autorità devono girare completamente pagina rispetto alle violazioni degli ultimi quattro decenni e introdurre nuovi standard per porre i diritti umani al centro della loro agenda" ha dichiarato Claudio Cordone, senior director di Amnesty International. "Ora spetta al Cnt comportarsi differentemente, porre fine alle violazioni e avviare riforme sui diritti umani".

A essere particolarmente in pericolo sono i cittadini stranieri di Paesi africani. Tra un terzo e la metà di tutte le persone detenute a Tripoli e ad al-Zawiya è di origine straniera; Amnesty International ritiene che la maggior parte sia costituita da lavoratori migranti e non combattenti e che, dopo alcune verifiche, le voci sull'uso di grandi quantità di mercenari subsahariani da parte di Gheddafi fossero significativamente esagerate.

Il rapporto si basa prevalentemente sulle ricerche effettuate da Amnesty International in Libia tra il 26 febbraio e il 28 maggio 2011, che hanno riguardato, tra le altre, le città di al-Baida, Ajdabiya, Brega, Bengasi, Misurata e Ras Lanouf. Una delegazione di Amnesty International è tornata in Libia nella seconda parte di agosto, giorni prima che l'opposizione conquistasse Tripoli.



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