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Nell’ambito della Campagna europea

dei ponte non dei mure

arci nazionale - arci liguria

In collaborazione con
 Migreurope - Cgil - Emmaus internazionale - Emmaus  -Italia - Emmaus Europe Asgi - 
con il patrocinio della Regione Liguria    
    
In Europa ci sono 5 milioni di cittadini europei che vivono in un paese diverso da quello in cui sono nati, 18 milioni di non comunitari, un numero indefinito di persone senza un titolo di soggiorno, decine di migliaia di reclusi in campi situati all’interno o alla periferia dell’UE, minoranze rom, sinti e viaggianti.

L'Europa "fortezza" si sta costruendo senza di loro e molto spesso sullo sfruttamento del loro lavoro senza un riconoscimento dei loro diritti.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a ripetuti fallimenti nelle politiche sull’immigrazione del Consiglio Europeo che ha trovato in tutti gli ambiti accordi al ribasso e soluzioni che delegano ai singoli paesi le scelte sostanziali, rinunciando ad una politica europea in questo settore.

Le sole scelte su cui si riesce a raggiungere accordi generali riguardano le politiche di controllo ed espulsione che, per come si stanno delineando, rischiano di mettere in discussione i principi della democrazia. Siamo convinti, infatti, che non ci possa essere nessuna democrazia costruita sull’esclusione di milioni di cittadini e cittadine migranti.

La costruzione di un fronte comune per la tutela dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati è da tempo una priorità per la società civile organizzata.

Provare a lavorare in rete è stato ed è complesso. Si tratta di una strada in salita, ma siamo ancora certi che sia questa la strada da percorrere per ottenere risultati concreti per la vita di milioni di persone e evitare che l’Europa di trasformi in un grande laboratorio di una moderna apartheid.

L’esperienza di questi anni ci dimostra che - a livello nazionale, europeo ed internazionale – l’azione della società civile organizzata è più efficace quando le nostre rivendicazioni sono portate avanti congiuntamente o in maniera coordinata da attori diversi, ONG, sindacati, organizzazioni di ispirazione religiosa, movimenti, reti formali e non.

Quando reti ampie si esprimono con una sola voce, le istituzioni - nazionali ed europee - tendono a considerare più autorevoli le loro posizioni e ad interloquire con questi soggetti durante i processi decisionali, l’opinione pubblica è più attenta e lo è anche il mondo della comunicazione: basti pensare al ruolo svolto dal processo dei social forum in questi anni, nonostante molti limiti e contraddizioni.

Di fronte al perpetrarsi di gravissime violazioni dei diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati in tutta l’UE e alle sue frontiere esterne e esternalizzate e di fronte al moltiplicarsi di strumenti di persecuzione, discriminazione e repressione per stranieri e minoranze, alla criminalizzazione di milioni di persone, realizzata anche attraverso la legislazione europea pensiamo sia necessario trovare un terreno di lavoro unitario per i diritti dei migranti individuando una piattaforma comune.

L’occasione può essere rappresentata dalle prossime elezioni europee che porteranno al voto i cittadini e le cittadine dei 27 paesi membri.

Con questa lettera proponiamo che il 15 e 16 maggio prossimi, in contemporanea con le mobilitazioni per i diritti dei migranti che si terranno in molti paesi europei, si tenga a Genova una conferenza per una Europa aperta e solidale, per costruire una piattaforma comune da sottoporre alle forze politiche e alle istituzioni europee e nazionali.

Scopo della conferenza dovrebbe essere quello di avviare un percorso per:

    * Sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni e lanciare campagne su singoli obiettivi concreti,
    * Portare avanti attività di lobby nei confronti delle istituzioni europee (a partire proprio dai candidati alle elezioni del PE del giugno prossimo),
    * Mobilitarsi in modo coordinato in occasione di casi eclatanti ed emblematici (si pensi all’episodio dei pescatori tunisini, alla mobilitazione a Lampedusa, o alla recente strage davanti alle coste della Libia).

La piattaforma, da concordare congiuntamente e lanciare in occasione della conferenza, dovrebbe contenere proposte precise nei seguenti ambiti:

    1. politiche migratorie europee e retorica utilitarista
    2. libera circolazione e uguaglianza dei diritti
    3. regolarizzazione dei migranti con diritto al soggiorno e al lavoro
    4. per una concreta ed efficace politica di accoglienza degli stranieri
    5. criminalizzazione dei migranti e repressioni della polizia, contro la detenzione dei “migranti senza permesso di soggiorno” e dei richiedenti asilo
    6. politiche migratorie europee e conseguenze sulle procedure e sulle legislazioni nazionali
    7. diritto di vivere in famiglia
    8. accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo
    9. uguaglianza sostanziale nell’accesso ai diritti sociali (casa, educazione, sanità, …)
    10. cittadinanza europea di residenza e diritto di voto per i non comunitari.
    11. militarizzazione delle frontiere e diritti umani alle frontiere
    12. espulsioni e respingimenti e accordi di riammissione

Invitiamo tutti coloro che fossero interessati a rispondere a questo appello e partecipare all’incontro di Genova il 23 maggio prossimo.
L’Europa del futuro: spazio dei diritti o dell’esclusione?
Per una politica europea su immigrazione e asilo giusta ed efficace

Genova, 23 maggio 2009

Sala Conferenze – Museo Sant’Agostino Piazza Sarzano 35r
(Metrò fermata Sant’Agostino)

Programma

h 10.00

Saluti - Luca Borzani, Presidente della Fondazione Cultura di Genova

Apertura dei lavori
Walter Massa, Presidente Arci Liguria
Enrico Vesco, Assessore all’immigrazione della Regione Liguria

Coordina Filippo Miraglia, responsabile immigrazione ARCI Nazionale

Prima Sessione
Politiche europee
    * Anneliese Baldaccini (consulente della House of Lords), Legislazione europea di immigrazione: ingresso e soggiorno
    * Claire Rodier (Migreurop), Gestione delle frontiere
    * Brigitte Espuche (APDHA), Diritti umani e detenzione amministrativa
    * Claudia Charles (Gisti), Gli accordi di riammissione

Confronto con il pubblico (interventi programmati)

Seconda Sessione
L’immigrazione come paradigma del futuro dell’Europa
    * Ferruccio Pastore (FIERI), Diritti degli immigrati e identità degli europei
    * Piero Soldini (Cgil), Cittadinanza europea e immigrazione
    * Chadia Arab (IDD), Immigrazione e sviluppo nell’UE

Confronto con il pubblico (interventi programmati)

Terza Sessione
Il diritto d’asilo
    * Lorenzo Trucco (Asgi), Legislazione europea e diritto d’asilo
    * Carmen Cordaro (Arci - Asgi), L’accesso alla procedura e la gestione dei flussi misti: frontiere e diritto d’asilo
    * Mauricio Valiente (CEAR), Politiche europee per l’accoglienza e l’inclusione sociale di richiedenti asilo e rifugiati

Confronto con il pubblico (interventi programmati)

Quarta Sessione
Donne migranti
    * Maria Miguel Sierra (Voix des Femmes), Politiche europee rivolte a donne migranti
    * Mercedes Frias, Ruolo dell’associazionismo e empowerment delle donne migranti

Conclusioni




h 17.00

Assemblea pubblica

Quale futuro per l’immigrazione in Europa?
Riflessione sul ruolo della società civile, delle ONG e delle Istituzioni

Saranno invitati parlamentari uscenti e candidati, deputati nazionali, funzionari delle istituzioni europee e nazionali, esponenti delle ONG e militanti del mondo dell’immigrazione

Discussione su una piattaforma europea della società civile sull’immigrazione

Conclusioni con lancio della piattaforma

Saranno presenti tra gli altri:
I parlamentari europei uscenti Patrizia Toia, Monica Frassoni, Claudio Fava, Vittorio Agnoletto

I rappresentanti della società civile Claire Rodier, Filippo Miraglia, Piero Soldini, Lorenzo Trucco, Mauricio Valiente, Brigitte Espuche, Nazzareno Guarnieri, Omeyya Seddik, Joao Antunes, Sean Bamford, Michele Curto

E’ stato invitato al dibattito il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando.







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