Drastico aumento del bilancio cinese per la difesa minaccia Taiwan



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080304it.html

Il drastico aumento del bilancio cinese per la difesa minaccia Taiwan
L'embargo europeo alla vendita di armi alla Cina deve restare - La Francia non può mettere in discussione le sanzioni

Bolzano, Göttingen, 4 marzo 2008

In considerazione dell'annuncio di un drastico aumento del bilancio cinese per la difesa, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha messo in guardia l'Europa da un possibile annullamento dell'embargo alla vendita di armi alla Cina. Per l'APM l'embargo deve essere mantenuto per garantire la sicurezza non solo della democratica isola di Taiwan ma di tutta l'Asia orientale. Durante la sua visita in Cina in novembre 2007 il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva annunciato che con la presidenza francese al Consiglio europeo a partire da luglio 2008 la Francia si sarebbe impegnata per l'annullamento delle sanzioni contro la Cina.

L'odierno annuncio della Cina di aver aumentato il bilancio per la difesa 2008 del 17,6% è stato accompagnato dalla minaccia di un'aggressione militare contro Taiwan. Nel corso del 2007 Pechino ha stazionato oltre 100 nuovi missili lungo lo stretto di mare che separa la Cina da Taiwan che vanno ad aggiungersi ai 1.070 missili di breve e media gittata che la Cina ha già puntato verso l'isola asiatica.

La preoccupazione per il riarmo cinese desta molta preoccupazione anche nel vicino Giappone. Il bilancio militare cinese segna per la 20. volta un aumento a due cifre, ma gli esperti militari suppongono che la crescita militare reale sia notevolmente più alta, fino a raggiungere il 30%. Secondo le stime del ministero per la difesa degli USA, il bilancio per la difesa cinese del 2007 sarebbe stato il doppio di quanto ufficialmente dichiarato. Secondo il ministero USA, la Cina avrebbe speso circa 130 miliardi di dollari USA per riarmare il proprio esercito, e non 45 miliardi come ha invece dichiarato.

Da quando l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder ha promesso nel 2003 al governo di Pechino di voler sostenere l'annullamento delle sanzioni imposte dopo i massacri di piazza Tienanmen nel 1989, l'APM si impegna per il loro mantenimento. La Cina è interessata ad acquistare l'alta tecnologia militare prodotta in Europa, grazie alla quale vorrebbe migliorare la proprio tecnologia missilistica e i propri sistemi di difesa nello spazio. L'interesse francese per un annullamento dell'embargo è evidentemente legato alla promessa di ottenere accordi commerciali molto lucrativi con la Cina.

Per il settimo vertice del Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU, l'APM ha presentato prese di posizione scritte relative alla situazione dei diritti umani in Cina, ma anche in Sudan, Birmania, Sri Lanka, Somalia e Guatemala. Le prese di posizione scritte su queste gravi violazioni dei diritti umani sono consultabili in www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080229en.html.

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071126it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080229en.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070823it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070514it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060913it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060519it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060824ait.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/uig-kadeer.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/mongol/mongol.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet-it.html

* www: http://web.amnesty.org/library/index/engasa170462006 | www.worldcoalition.org | www.unglobalcompact.org | www.ohchr.org | www.hrichina.org | www.falunhr.org