URGENTE: Denuncia di intimidazioni alla sede di CIEPAC in Messico



Fate circolare il più possibile

 URGENTE: Denuncia di intimidazioni alla sede di CIEPAC


         Care e cari tutt@,
   senza volervi mettere in ansia ed apprensione, visto che
noi qui    stiamo tutti molto bene e cerchiamo, come
possiamo, di tenerci    allegri, vi giro in allegato la
denuncia di quanto è avvenuto lunedì    mattina qui alla
sede di CIEPAC.    Un foglio manoscritto, gettato
all'interno del cortile, avanza    esplicite minacce di
morte ad un imprecisata persona di CIEPAC; la    cosa non
è
nuova qui in Messico, ma preoccupante sembra l'escalation  
 di minacce, intimidazioni e persecuzioni che colpiscono le
comunità,    in lotta nella selva, e le organizzazioni
della società civile, attive    nei centri urbani.
   L'impressione mia è che si tratti solo dell'inizio, ed
in questo    senso, la cosa più importante mi pare quella
di guardare avanti,    predisponendo canali informativi,
meccanismi di denuncia e di    solidarietà internazionale:
"la nostra difesa sta nel costruire >   relazioni,
identità
e cammini...", così diceva ieri un responsabile di   
CIEPAC, ad una riunione urgente a livello cittadino.    Vi
ringrazio dell'attenzione e soprattutto del vostro esserci;
vi    prego di diffondere la notizia il più possibile
attraverso i vostri    indirizzari mail e magari presso
gruppi, associazioni, collettivi, a    voi vicini,
sensibili a tematiche internazionali e, nello specifico,   
alla questione Chiapas.    Un grande abbraccio,
>   Gabriele

>   Crescente clima di persecuzione e repressione in Messico
>   Appello alla Solidarietà della Comunità
Internazionale
>   
Care compagne e cari compagni,
ricevano il nostro fraterno saluto da San Cristobal de
las Casas, nel    Sudest Messicano, dove, come volontari
italiani, ci troviamo a    collaborare nel lavoro sociale,
portato avanti dai compagni messicani    dellorganismo non
governativo CIEPAC.    Con la presente chiediamo la vostra
attenzione di donne e uomini    giusti, nella speranza di
raggiungere il vostro cuore con la nostra    parola: è,
infatti, con profondo turbamento che vi comunichiamo e vi  
 facciamo partecipi del pesante clima di minacce ed
intimidazioni con    il quale si sta cercando - comunque
invano - di atterrire, paralizzare    e disarticolare
lazione della Società Civile messicana, impegnata nel   
sostegno alle lotte di giustizia e dignità di questo
popolo
e nella    costruzione di alternative al modello
neoliberista.    Oggi è toccato a CIEPAC - come potete
leggere nella denuncia allegata    del 26/02/2007 - ma
episodi di persecuzione, intimidazione e minacce    di
morte purtroppo non rappresentano una novità in questo
Messico >   "democratico".
   Nuova, piuttosto, e la segnaliamo con crescente
preoccupazione, è la    pericolosa accelerazione degli
ultimi mesi nella perversa strategia    governativa di
persecuzione e criminalizzazione dellopposizione   
popolare, ogni giorno più ampia e visibile, di
militarizzazione del    territorio e di repressione
violenta del dissenso, nel più grande    disprezzo dei
Diritti Umani.    Mentre oggi, nella "tranquilla" cittadina
di San Cristobal de las    Casas, registriamo i gravi
episodi di violenza intimidatoria ai danni    di CIEPAC,
intorno a noi osserviamo e, a nostra volta, denunciamo:   
1 - il crescente clima di provocazioni, minacce ed attacchi,
cui sono    sottoposte quotidianamente le Comunità
Zapatiste di Olga Isabel,    Vicente Guerrero, San Manuel y
Ricardo Flores Magón (Zona Ocosingo e    Altamirano), da
parte dei membri di presunte associazioni civili, che >  
dietro una veste ufficiale di organismi non governativi,
nascondono il    lavoro sporco di paramilitari, che
attaccano, con la più ampia    copertura governativa,
terre
zapatiste, liberate e redistribuite tra    le comunità
indigene dellarea, allindomani del Levantamiento del94.  
Per maggiori dettagli, vedi: La Jornada 25/02/2007 -   
[3]www.jornada.unam.mx 
   2 - il costante clima di impunità che regna
pesantemente sulle vicende 
   di Atenco e Oaxaca,
nei confronti dei responsabili, delle forze    dellordine,
statali e federali, protagonisti di gravissimi atti di   
violazione dei Diritti Umani ai danni delle rispettive
cittadinanze,    registratisi nelle diverse operazioni di
sgombero e repressione    violenta, con cui il governo ha
cercato di cancellare entrambe le    sollevazione popolari.
  

Per maggiori dettagli, vedi: La Jornada 21/01/2007 -
   [4]www.jornada.unam.mx

   3 - la continua e crescente militarizzazione del
territorio del    Messico, in particolar modo degli Stati
più poveri del Sud (Guerrero,    Oaxaca e Chiapas) ed in
aggiunta dei territori di Michoacan e Tijuana,    col
pretesto della lotta allimmigrazione illegale ed al
narcotraffico,    che permette il riposizionamento di
ingenti contingenti di esercito e    polizia federale, giá
unificati sotto un unico comando, in aree con    forte
polarizzazione sociale e presenza di articolati fronti   
antigovernativi.    Vi chiediamo, pertanto, di mantenervi
attenti e informati sui futuri    sviluppi della situazione
in Messico, di manifestare la vostra parola    di
solidarietà ai movimenti sociali messicani e di denunciare
presso    le istituzioni locali ed internazionali
competenti le continue    violazioni dei Diritti Umani.
   
!Libertad, justicia y democracia!
   Gabriele Ciapparella e Fabio Vergani
   
CIEPAC [[5]www.ciepac.org] Organismo Non Governativo con
sede a San    Cristobal de las Casas, Chiapas, in
coordinamento con altre realtà    messicane ed
internazionali, è impegnato da anni in attività di
studio  
 e ricerca sul territorio, integrate da azioni di formazione
ed   informazione comunitaria sugli effetti locali della
globalizzazione    neoliberista e da percorsi di
accompagnamento alle comunità indigene    contadine del
Chiapas, nel lungo processo di costruzione della propria   
Autonomia.    
____________________________________________________________


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