DOCUMENTO ISRAELIANO FORNISCE UN TERRIFICANTE SGUARDO SULL' APARTHEID



Postato il Venerdì, 09 febbraio @ 19:00:00 EST di comedonchisciotte   
    
DI ALI ABUNIMAH

Global Research

Cio' che esiste, e che tutto il mondo può vedere chiaramente, e' un
orrendo regime di controllo totalitario di milioni di Palestinesi
che rimangono prigionieri del sistema razzista di Israele, del suo
esercito e delle milizie territoriali che lo impongono.

Il Presidente Jimmy Carter si infuriò con Israele e i suoi amici
descrivendoli "l'abominevole persecuzione ed oppressione nei
territori palestinesi occupati, con un sistema rigido di richieste
di lasciapassare e stretta segregazione tra cittadini palestinesi e
colonizzatori ebrei nella West Bank".
Ora, The Electronic Intifada ha ottenuto una presentazione in
Powerpoint preparata dal Ministro della Difesa israeliano che offre
un terrificante spunto sulla mentalità della burocrazia
dell'Apartheid.
La prima pagina del documento porta il nome "Coordinazione delle
attività di governo nei territori", oltre all'acronimo "COGAT"
presente nel fondo di ogni pagina. Questi sembrano riferirsi
all'unità dell'esercito israeliano che attua l'occupazione nei
confronti della popolazione israeliana.

Nella parte in alto della prima diapositiva si trovano anche i nomi
e le insegne dello "Stato di Israele" e del "Ministero della
Difesa". Datata 12 gennaio, la presentazione è intitolata "misure
per facilitare la vita quotidiana della popolazione palestinese".

Lungi da ciò, il documento fornisce dettagli del regime di rigide
restrizioni allo spostamento, di pulizia etnica burocratica, di
manipolazione politica e di incoraggiamento ai collaborazionisti che
Israele mette in atto nella striscia di Gaza e nella West Bank.

Il documento, in inglese, sembra essere vero. Nonostante non siano
noti il suo esatto scopo e i suoi destinatari, potrebbe essere stato
progettato per impressionare i diplomatici stranieri con la scusa
della generosità israeliana verso i palestinesi.

Tra le linee di condotta sottolineate nel documento si trovano:

Tentativi per "rinforzare Abu Mazen" (presidente dell'Autorità
Palestinese Mahmoud Abbas) facilitando l'ingresso
di "equipaggiamenti di sicurezza per la Guardia Presidenziale"
donati da paesi stranieri. (Gli Stati Uniti hanno recentemente
annunciato che ciò fornirebbe milioni di dollari di armi ed
equipaggiamenti a questa unità che serve come milizia personale di
Abbas e alla fazione di Fatah che cerca di sovvertire il governo
democraticamente eletto di Hamas).

Provvedere privilegi speciali per "il movimento dei VIP e dei
palestinesi di alto rango" e altri alleati di Abbas
includendo `movimenti facilitati senza controlli di sicurezza'.
Questi privilegi speciali, non disponibili per milioni di
palestinesi, sono destinati a "rinforzare Abu-Mazen",
presumibilmente a spese del governo e del consiglio legislativo,
democraticamente eletto e legato ad Hamas, di cui decine di membri ,
lungi dal godere del trattamento riservato ai VIP, sono stati
sequestrati, incarcerati senza accuse o processi dalle forze di
occupazione israeliane.

Permessi speciali per 505 uomini d'affari palestinesi, consentendo
loro di essere esenti dalla legge sui lasciapassare, che proibisce
ai palestinesi di restare tutta la notte in Israele. Saranno inoltre
soggetti a pochi controlli della sicurezza. Questa classe
privilegiata potrebbe anche usufruire del "possibile restituzione di
60 milioni di dollari di tasse congelate al settore privato, dopo
l'identificazione dell'uomo d'affari, e la formazione di un
meccanismo di lavoro". Ciò potrebbe indicare che Israele, in
collusione con Abbas, cerchi di appropriarsi indebitamente delle
risorse pubbliche palestinesi che ha illegalmente confiscato,
scavalcando il Ministro delle Finanze dell'autorità palestinese, e
ridistribuendoli agli amici di Abbas.

Con terrificante precisione, consentire a "42.899" lavoratori
palestinesi di lavorare "in Israele e nei territori", ed
esentando "2000" lavoratori agricoli palestinesi dalla legge del
lasciapassare così da rendere possibile "il pernottamento in
Israele". Di questi lavoratori, solo a "1600" sarà permesso di
entrare nel territorio occupato di Gerusalemme est, la più grande
città palestinese nella West Bank.

A milioni di palestinesi in tutto il mondo e' vietato visitare o
vivere nel loro paese a causa delle leggi e delle restrizioni di
Israele che discriminano chiunque non sia ebreo. A pochi
privilegiati viene consentito di farlo, grazie alla loro
cittadinanza statunitense o europea, a questi cittadini e'
consentito di entrare in Israele senza bisogno neppure del visto
turistico. Perfino questa precaria esistenza e' stata recentemente
minacciata dalla nuova pratica di Israele di negare loro la
possibilità di rientrare qualora abbiano lasciato il paese per
qualsiasi motivo. Mentre questo documento afferma che queste
restrizioni saranno attenuate, conferma anche la politica di
proibire la normale vita familiare ai palestinesi. I palestinesi
(sempre riferendosi a loro come `cittadini stranieri') con
passaporti stranieri, perfino quelli con consorti e famiglie che
Israele riconosce come residenti, saranno limitati da un permesso
massimo cumulativo non superiore ai 27 mesi nel loro paese. Nessun
altro paese che si autodefinisce democratico tratta la popolazione
locale come stranieri e li espelle in questa maniera spezzando le
famiglie.

Infine il documento elenca un numero di categorie di
lavoratori "umanitari" a cui sarà dato un margine di manovra contro
le restrizioni della legge del lasciapassare. Queste includono 1.450
religiosi, 1.300 del personale ospedaliero, 300 del personale
alberghiero, inoltre avvocati, insegnanti, e residenti di un enclave
che risiede in Gerusalemme est che è stata assediata dai coloni e
dal muro dell'apartheid.

All'interno di un sistema spietato e ossessivo di controllo come
quello operato da Israele contro i palestinesi, neanche questo
gettone vantaggioso, disegnato per le pubbliche relazione tra le
parti, può esser preso per certo; Israele mente per abitudine su
quello che fa. Per esempio durante un incontro con Mahmoud Abbas in
dicembre, il primo ministro israeliano, Ehud Olmert, ha promesso di
rimuovere decine di postazioni di controllo e di ostacoli che
impedivano il movimento dei palestinesi all'interno dei territori
occupati della West Bank. La forza di occupazione israeliana ha
quindi affermato di aver rimosso 44 dei centinaia di ostacoli per
mantenere la promessa di Olmert. Ed infatti, il giornale israeliano
Ha'aretz ha scritto, il 22 gennaio, che l'esercito israeliano "ha
ammesso domenica che i 44 ostacoli che si dice siano stati rimossi
intorno ai villaggi della West Bank non esistevano".

Quello che esiste, e che tutto il mondo può vedere chiaramente, e'
un orrendo regime di controllo totalitario di milioni di Palestinesi
che rimangono prigionieri del sistema razzista di Israele, del suo
esercito e delle milizie territoriali che lo impongono.

Ali Abunimah è un fondatore di The Electronic Intifada e autore di
One Country: A Bold Proposal to End the Israeli-Palestinian Impasse.

Ali Abunimah
Fonte:
http://www.globalresearch.ca
Link
28.01.2007

Traduzione per
www.comedonchisciotte.org a cura di MARCO PATERNESI

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