non è che certi studi si possano prendere a scatola chiusa, però...





	*28.10.2006
* *Uno studio critico del terrorismo *
/Più complessi di quanto spesso ritenuto i rapporti con l'estremismo religioso /


Un gruppo internazionale di esperti presenti al convegno Is it Time for a Critical Terrorism Studies? <http://www.socialsciences.man.ac.uk/politics/events/cst/default.htm>, in corso a Manchester ha fatto un appello perché i media forniscano un ritratto più veritiero del fenomeno terrorismo, senza cadere in facili luoghi comuni. Anche i governi, nello stabilire le linee politiche di contrasto al terrorismo -- ha osservato Richard Jackson, del Gruppo di studio sul terrorismo dell'Università di Manchester <http://www.man.ac.uk/> -- cadono vittime di miti che ne depotenziano l'azione: "L'assunzione da parte di governanti e commentatori giornalistici che l'estremismo islamico sia una causa del terrorismo è estremamente dannosa. Un importante studio condotto da Robert Pape dell'Università di Chicago <http://www.uchicago.edu> ha esaminato tutti gli attentati suicidi dal 1980 al 2003, trovando che meno della metà degli attentatori era religioso. E dei 41 attacchi suicidi Hezbollah in Libano, otto erano dovuti a musulmani, tre a cristiani e due a socialisti. Mark Sageman del Foreign Policy Research Institute <http://www.fpri.org/>, di Philadelphia, ha studiato circa 180 jihadisti, scoprendo che sono divenuti più radicali e religiosi dopo essersi uniti a gruppi terroristici. Non è un sorprendente che le persone che conoscevano gli attentatori suicidi spesso dicano che sembravano persone del tutto normali, e questo perché lo erano." Per sviluppare questo tipo di analisi è stato così deciso di dare vita a una nuova rivista internazionale con /peer review/ dedicata agli studi sul terrorismo, la cui pubblicazione inizierà nella primavera 2008.


http://www.lescienze.it/index.php3?id=12788