Ombre sospette



UNO. Tre adolescenti palestinesi uccisi a Gaza  
DUE. Foto del muro
TRE. Gaza e' ancora una grande prigione. Intervista al Dr. Mustafa Barghouthi
QUATTRO. Manifestazione di ebrei conto il sionismo
CINQUE. DA SABATO 15 OTTOBRE NELLE SALE ITALIANE 'PARADISE NOW', DI HANY ABU-ASSAD, PATROCINATO DA AMNESTY ITALIA
SEI. ASSASSINIO DI NICOLA CALIPARI - Siamo tutti parte lesa!
SETTE. Fotografie - Amira Hass
OTTO. Articolo/saggio di Jamil Hilal

UNO. Tre adolescenti palestinesi uccisi a Gaza  
GAZA - Tre giovani palestinesi sono stati uccisi da militari israeliani che stavano pattugliando la frontiera fra Israele e la Striscia di FGaza. Lo hanno riferito fonti della sicurezza palestinese e la notizia e' stata confermata da fonti ospedaliere.
I corpi dei tre adolescenti - dei civili disarmati - sono stati trovati vicino al varco di Kissufim, nel sud della Striscia. L'esercito israeliano ha comunicato che le sue truppe dislocate lungo la frontiera avevano aperto il fuoco contro "tre ombre sospette".
SDA-ATS di Lunedi', 10 Ottobre 2005 - 08:56 AM  

DUE. Foto del muro
L'edificio scolastico di Anata, sorge a cavallo del confine
con la Cisgiordania dove Israele ha eretto la "barriera difensiva" Gerusalemme, quel pezzo di muro che divide la scuola palestinese
http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/esteri/jerus/jerus.html

TRE. Gaza e' ancora una grande prigione. Intervista al Dr. Mustafa Barghouthi
Il Dr. Mustafa Barghouthi si trovava in questi giorni in Italia. Lo abbiamo intervistato per commentare l¹attuale situazione politica in Palestina dopo il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza.
[audio: http://www.globalproject.info/IMG/mp3/081005_intervistabarghouti-2.mp3] durata 9:13

*Il Dr. Mustafa Barghouthi e' segretario di Al Mubadara (http://www.almubadara.org/), un movimento democratico di opposizione che si pone come alternativa ai partiti islamici e alla corruzione dell¹ANP, partecipando attivamente al processo di costruzione di una societa' civile palestinese democratica.
Vedi anche: Palestine Monitor: http://www.palestinemonitor.org/nueva_web/

http://www.globalproject.info/art-5951.html


QUATTRO. Manifestazione di ebrei conto il sionismo di fronte agli uffici delle Nazione Unite a New York
contro la presenza di Ariel Sharon 
http://www.nkusa.org/activities/Demonstrations/2005Sept15/220.jpg

CINQUE. DA SABATO 15 OTTOBRE NELLE SALE ITALIANE 'PARADISE NOW', DI HANY 
ABU-ASSAD, PATROCINATO DA AMNESTY ITALIA

'Paradise now' e' una piccola storia che parla di un grande conflitto. E' un racconto che ha una morale, ma che non pretende di fare la morale; e' commovente, ma non sentimentale. E' un film che ti costringe a confrontarti con la realta' e ti ricorda che ogni persona puo' fare la  differenza' (Nina Hoss, attrice, portavoce del premio Amnesty  International al 55mo Film Festival di Berlino).

(...)

Per ulteriori informazioni:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa 
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it

LUCKY RED - Ufficio stampa Tel. 06 37352296 
Georgette Ranucci (cell. 335 5943393, g.ranucci at luckyred.it) 
Alessandra Tieri (cell. 335 8480787, a.tieri at luckyred.it) www.luckyred.it/paradise.html

SEI. ASSASSINIO DI NICOLA CALIPARI - Siamo tutti parte lesa!
Firma l'appello
Preso da una news di un ponte per... (http://www.unponteper.it)
Il link preciso per aderire e'
http://www.riferimenti.org/Pagine/Primo%20Piano/Primo%20piano.htm
L'e-mail a cui bisogna inviare il proprio nome e cognome e' giustizia at riferimenti.org
Vi invito a firmare e diffondere questa petizione affinche' il caso Calipari non venga archiviato.

SETTE. Fotografie - Amira Hass
Il link di quest'articolo
www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=10530
I settanta chilometri insormontabili tra Gaza e Ramallah sembravano tutti contenuti in questo cd
Internazionale 609, 22 settembre 2005

OTTO. L'articolo/saggio di Jamil Hilal, sociologo palestinese indipendente, e' apparso su la rivista "Lo Straniero" (ott 2005) insieme all'intervento di Ilan Pappe a Friburgo (giugno 2005) gia' a vostre mani e a un saggio di rema hammami "l'economia morale di un check-point.

E' disponibile per chi volesse anche l'originale in arabo.

Eyad el sarraj e' uno psichiatra presidente del gaza community menthal health
program.
Alfredo Tradardi
 
Via Giovanni xxiii n. 21
10010 Mercenasco (TO) Italy
0125 710411 fax 0125 644819 cell 347 2745166
a.tradardi at flashnet.it
www.frammenti.it


NOVE. "Io sono di la'" di Muin Masri
Care tutte e tutti,
vi inoltro la scheda sintetica del nuovo libro scritto dal mio amico palestinese Muin Masri intitolato "Io sono di la'". La sua famiglia abita a Nablus, e molte di noi hanno avuto occasione 
di conoscere sua madre. Vi invito quindi ad acquistare e leggere questo bel libro per incontrare  Muin anche attraverso la sua scrittura. Per chi fosse interessato a organizzare la presentazione  del libro vi lascio inoltre un recapito email da contattare: ass.servizisociali at comune.ivrea.to.it
Un abbraccio,
Luisa Morgantini

SCHEDA TECNICA
 
Titolo: Io sono di la'
Autore: Muin Masri
Editore: Michele Di Salvo - Divisione TracceDiverse
Dati: 102 p.
Isbn: 88-89862-00-9
Prezzo: 10 Euro
  
Introduzione
Sono tre, a mio avviso, le parole attorno alle quali si costruisce l'intenso romanzo di Masri, e, sempre a partire da queste, si dischiudono al lettore le diverse vie di interpretazione.
La prima e' solitudine: il protagonista che incontriamo e' solo, e lo e' in modo radicale perche' e' orfano di padre e di madre. E' talmente solo che non ha neppure un nome a fargli compagnia, a donargli un volto. Il suo nome e cognome li ha persi in guerra, nella guerra quotidiana e personale che combatte per sopravvivere, e nella guerra collettiva del popolo palestinese cui appartiene. La condizione di orfanita' del "ragazzo senza nome" si innalza allora a condizione esistenziale del suo popolo orfano di patria e di speranze, nazione alla quale insieme alla terra e' stata strappata l'identita'. L'essere solo diviene, ad un certo punto, un essere altro, estraneo, e cio' si desume anche dal titolo che denuncia sin da subito il suo appartenere ad un 'altrove', ad un mondo altro, con le sue regole ferree anche se appena intuibili e non codificabili. 
La seconda parola chiave e' guerra, sentita dai personaggi che popolano questo romanzo come impellente necessita', unica risposta dei disperati, dei dannati della terra palestinese-si potrebbe dire parafrasando Fanon-.Andare a combattere per la Palestina diviene, nel romanzo, estremo gesto d'amore per la patria, impresa che promette onore a chi la intraprende, unica strada possibile- e qui diviene tragicamente reale la riflessione di Masri-per riscattare una vita che sembra aver perso senso nel momento in cui ha perso terra e storia. Ma l'odio e la diffidenza che reca con se' la guerra conducono l'uomo all'aberrazione, che e' lo scagliarsi deliberatamente contro cio' che in se' e' bello e buono. Contro questa ottusa violenza l'autore compone il delicato racconto-idillio della danzatrice caduta in guerra che offriva ai passanti la grazia dei suoi movimenti e si sentiva a casa in Palestina.
La terza parola e' giustizia; tutto il testo e' animato da una profonda tensione verso cio' che e' giusto e si oppone con fermezza a cio' che non lo e'. Il protagonista, sopratutto nei momenti piu' bui cerca una giustizia che poi spesso e' la Giustizia che si svela nei versetti del Corano. E' proprio quest'ultima parola che costituisce la lente attraverso cui vedere e leggere gli eventi.
La disperazione iniziale si traduce allora in sorprendente speranza quando l'autore ci rivela che, alla fine dei sentieri tortuosi e interrotti percorsi dall'uomo, ci aspetta la certezza del ritorno a casa e la gioia della festa. 
Silvia De Marchi
 
Biografia
Muin Masri e' nato a Nablus (Palestina) nel 1962, residente in Italia dal 1985, si occuppa di Informatica e , tempo permettendo, racconta "storie del proprio paese". Ha gia' pubblicato Racconti? (1994) edito da Scriptorium, Il sole d'inverno (1999) e Pronto, ci sei ancora? (2001) editi da Portofranco. Ha realizzato un programma radiofonico per Rai3 "Viaggio di sola andata" nell'ambito di Cento Lire.