'La Terra Promessa? Non era questa'



UNO. Sul ritiro israeliano.
DUE. Come rispondere all'appello di piu’ di 170 organizzazioni della societa' civile palestinese per il boicottaggio di Israele
TRE. ISRAELE: SHARON EVITA LONDRA PERCHE' TEME ESSERE ARRESTATO
QUATTRO. Intervento di Ilan Pappe al Forum Sociale Svizzero
CINQUE. 'La Terra Promessa? Non era questa'.
SEI. Foto della carovana per la Palestina.

UNO. Sul ritiro israeliano.
Un nuovo progetto israeliano, i confini orientali e il rafforzamento della separazione.
Ieri sono stati rivelati i nuovi progetti israeliani che mirano alla definizione dei confini orientali dello stato arabo e a rafforzare la separazione dalle terre palestinesi attraverso l'apertura di passaggi situati nel muro di separazione tra la west bank e Israele e tra Israele e la striscia di Gaza. Il progetto israeliano afferma la falsita' delle rivendicazioni di Tel Aviv che il muro di separazione costruito lungo 100 km nelle terre palestinesi occupate nel 1967 e' un muro di sicurezza che mira ad impedire il verificarsi di esplosioni. Il piano costituisce anche un nuovo movimento per la separazione dalle terre palestinesi e viene dopo l'esecuzione del piano di ritiro dalla striscia di Gaza, deciso da Israele. Secondo il giornale Haretz il muro di separazione formera' i confini tra Israele e cio' che resta delle terre palestinesi, spiegando che Israele sta preparando un grande progetto per costituire 33 passaggi tra Israele e la west bank e altri 3 con la striscia di Gaza, tutti dotati di mezzi tecnologici "per rafforzare la separazione israeliana dalle zone palestinesi occupate senza alcuna relazione con il riassetto politico che si compira' con l'autorita' palestinese". Israele, sostiene il giornalista, che ha relazioni con l'autorita' circa il futuro dei passaggi nella west bank, ritiene che la loro forma decidera' la natura delle relazioni tra Israele e lo stato. Il giornale riporta che il Ministro della Difesa israeliano che ha istituito alla fine nel suo Ministero "l'amministrazione dei passaggi" ha chiesto a questa di preparare "un'autorita' nazionale dei passaggi" responsabile della loro amministrazione, in considerazione del fatto che si tratta di confini civili ufficiali. Israele chiede un finanziamento internazionale per istituire i passaggi, ma essi saranno comunque creati senza aspettare l'approvazione palestinese. Il giornalista termina affermando che gli organi di finanziamento internazionale si oppongono al finanziamento di passaggi nel profon¿http://www.daralhayat.com/arab_news/levant_news/09-2005/Item-20050910-414006e0-c0a8-10ed-009e-ffe0f7ea58a7/story.html

DUE. Come rispondere all'appello di piu’ di 170 organizzazioni della societa' civile palestinese per il boicottaggio di Israele
http://www.against-the-wall.org/rubrique.php3?id_rubrique=6

TRE. ISRAELE: SHARON EVITA LONDRA PERCHE' TEME ESSERE ARRESTATO
(AGI) - Londra, 17 set. - Il premier israeliano Ariel Sharon ha declinato un invito a Londra del suo collega britannico, Tony Blair, nel timore di essere arrestato per crimini di guerra. Lo ha scritto il 'Times', secondo cui Sharon -che ha incontrato brevemente Blair a margine dell'Assemblea Onu, a New York- ha raccontato al premier britannico che nei giorni scorsi un generale israeliano ha rischiato di essere arrestato all'aeroporto britannico di Heathrow: Doron Almog, uno degli ex-comandanti israeliani nella Striscia di Gaza, e' rimasto sul Boeing 747 della compagnia israeliana El Al per non cadere nelle mani degli agenti di Scotland Yard che lo attendevano a terra dopo le denunce presentate nei suoi confronti da un gruppo a difesa dei diritti umani (nel mirino, in particolare, un raid del 2002 che costo' la vita a 15 palestinesi, molti dei quali bambini).
   Secondo il 'Times', nelle stesse condizioni si trovano tanto l'ex comandante delle Forze Armate israeliane, Moshe Ya'alon, che il capo di stato maggiore, Dan Halutz che hanno deciso di cancellare viaggi a Londra perche' sul loro capo pendono le denunce per crimini di guerra presentate a un tribunale britannico dal Centro Palestinese per i diritti Umani. Furente Sharon: "Mi piacerebbe davvero venire in Gran Bretagna", avrebbe detto a Blair, "ma il problema e' che sono anche anch'io un generale, sono stato nell'esercito tanti anni.
  E ho sentito dire che le prigioni britanniche sono molto dure, non mi piacerebbe trovarmi in una". Citando fonti vicine al premier, la radio israeliana ha raccontato che Blair, alle parole di Sharon, e' apparso decisamente imbarazzato e ha promesso di occuparsi personalmente della questione. Comunque, secondo il 'Times', per Sharon e' "vergognoso" che "soldati e militari di alto rango israeliani non possano recarsi in Paese europei". "Non dimentichiamo che la Gran Bretagna ha truppe in Iraq. Che succederebbe se gli altri Paesi decidessero che i soldati e gli ufficiali britannici hanno commesso crimini di guerra in Iraq? Gli si consentirebbe di arrestarli? Credo che dobbiamo intervenire immediatamente". (AGI) Bia 171316 SET 05 .

QUATTRO. Intervento di Ilan Pappe al Forum Sociale Svizzero
E’ disponibile, per chi lo richiede all’indirizzo palestina_libera at libero.it oppure a a.tradardi at flashnet.it,  l'intervento di Ilan Pappe al Forum Sociale Svizzero (4 giugno 2005) tradotto in italiano.
Mi sembra costituisca un contributo prezioso per una riflessione sul nostro pensare e sul nostro agire, anche in relazione all'appello per il boicottaggio della societa' civile palestinese che ho gia' provveduto a distribuire.
Dopo l'orgia di dichiarazioni scomposte, se non oscene, che hanno accompagnato il ritiro da Gaza , Ilan Pappe, uno dei pochissimi dissidenti "radicali" israeliani, dice dure, anzi durissime, verita'.
Alfredo Tradardi

CINQUE. 'La Terra Promessa? Non era questa'.
Il Mose' risorto, con in mano il documento cartografico della "Terra Promessa", mormora: "non era questa".
http://www.comics.com/editoons/stein/archive/stein-20050824.html

SEI. Foto della carovana per la Palestina.
A questo indirizzo si trovano un bel po' di foto della carovana per i diritti in Palestina.
La segnalazione viene da Christian, amico della "roulotte" francese.
http://www.eutopic.lautre.net/coordination/article.php3?id_article=339